Meliddo, Turismo: ripresa lenta. occorrono azioni concrete
Numeri impietosi. Il gap di crescita con la vicina Altamura aumentato esponenzialmente negli anni
mercoledì 19 marzo 2025
14.25
Quando si parla di turismo i numeri sono importanti. E di numeri ha parlato il consigliere Ezio Meliddo nella sua interrogazione al sindaco Lagreca e all'assessore al turismo Schinco. Numeri che secondo l'esponente delle Officine Gravinesi non dipingono un quadro roseo della situazione per la città di Gravina.
Nell'esposizione delle sue argomentazioni, il consigliere di maggioranza ha sciolinato una serie di dati che riguardano Gravina, comparati a realtà come la vicina Altamura. Un confronto in perdita per la città del grano e del vino fin dal periodo pre- pandemia. Un confronto impietoso che ha visto la città di Gravina perdere progressivamente appeal rispetto alla vicina città del Pane. E se nel 2015 e 1016 Gravina riusciva a tener testa ad Altamura, totalizzando nel primo anno 19.955 presenze contro le 19.070 di Altamura, e incremento questo divario nell'anno successivo, dove le presenze ad Altamura erano 21.356, mentre quelle di Gravina erano 24.172; dal 2017 in poi il trend si è invertito aumentando sempre più la forbice.
Nell'Anno 2017 Altamura ha fatto registrare 34.953, Gravina 25.095; passando poi al 2018, quando le presenze ad Altamura sono state 38.807 mentre quelle di Gravina 21.608; infine nell'anno successivo la città del Pane ha avuto 48.728, Gravina invece ne ha segnate 25.833.
Dati preoccupanti per il consigliere Meliddo. Infatti- scrive- "dall'analisi dei numeri, emerge chiaramente come il turismo a Gravina in Puglia abbia vissuto una fase di crescita fino al 2019, seguita da una brusca frenata nel periodo della pandemia e da una ripresa estremamente lenta rispetto ad altre realtà territorialmente vicine".
E la situazione non è più incoraggiante nell'era post-covid. Pur volendo considerare una serie di attenuanti, i numeri sono implacabili ed evidenziano un contesto poco edificante. Nel 2022 Gravina registrava 9.273 presenze, Altamura 45.346; nel 2023 le presenze di Gravina erano 15.769, e quelle dei cugini altamurani erano 41.451 ed infine nel 2024 se a Gravina ci sono state 18.675 presenze ad Altamura se ne sono avute ben 57.546.
"Questa differenza di risultati sottolinea la necessità di un'azione più incisiva per far sì che Gravina possa nuovamente inserirsi all'interno di una strategia di sviluppo turistico più ampia, in grado di valorizzare l'intero territorio" - ha rimarcato il consigliere Meliddo, che dall'analisi dei dati ha concluso che la ripresa turistica di Gravina è estremamente lenta e non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia.
"Le misure adottate dall'amministrazione sono state inefficaci, come dimostrato dall'esperienza dell'Infopoint, rimasto irrisolto ancora e in modo precario" -dice Meliddo. Inoltre, secondo il consigliere delle Officine Gravinesi "manca una strategia di lungo periodo, capace di valorizzare il patrimonio locale e di attirare turisti con iniziative mirate e strutturate" ed, infine, "le risorse disponibili non sono state sfruttate adeguatamente, nonostante Gravina vanti un centro storico di rilievo, siti archeologici di pregio e una forte tradizione enogastronomica".
Ecco le ragioni per cui Meliddo ha inteso chiedere all'esecutivo "quali strategie intenda adottare per rilanciare seriamente il turismo a Gravina, sfruttando le sinergie con il territorio circostante; Se siano previsti investimenti concreti per la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, storico e naturale del nostro territorio; Se si intenda sviluppare un piano organico e strutturato per attrarre visitatori, destagionalizzare il turismo e incentivare la permanenza prolungata dei turisti in città; Quali misure si intendano adottare per migliorare la qualità dei servizi turistici, inclusa la creazione di un vero e proprio sistema di accoglienza, che preveda non solo un Infopoint funzionante, ma anche guide, pacchetti turistici e collaborazioni con tour operator; Se sia prevista una maggiore sinergia con il comparto turistico locale, coinvolgendo albergatori, ristoratori e associazioni culturali per costruire una strategia condivisa e realmente efficace".
"La nostra città non può permettersi di rimanere indietro rispetto alle opportunità di crescita turistica dell'intero territorio. Servono azioni concrete e tempestive per far sì che Gravina torni a essere una destinazione turistica di riferimento, generando ricchezza e opportunità per il territorio e i suoi cittadini" - ha concluso Meliddo.
Nell'esposizione delle sue argomentazioni, il consigliere di maggioranza ha sciolinato una serie di dati che riguardano Gravina, comparati a realtà come la vicina Altamura. Un confronto in perdita per la città del grano e del vino fin dal periodo pre- pandemia. Un confronto impietoso che ha visto la città di Gravina perdere progressivamente appeal rispetto alla vicina città del Pane. E se nel 2015 e 1016 Gravina riusciva a tener testa ad Altamura, totalizzando nel primo anno 19.955 presenze contro le 19.070 di Altamura, e incremento questo divario nell'anno successivo, dove le presenze ad Altamura erano 21.356, mentre quelle di Gravina erano 24.172; dal 2017 in poi il trend si è invertito aumentando sempre più la forbice.
Nell'Anno 2017 Altamura ha fatto registrare 34.953, Gravina 25.095; passando poi al 2018, quando le presenze ad Altamura sono state 38.807 mentre quelle di Gravina 21.608; infine nell'anno successivo la città del Pane ha avuto 48.728, Gravina invece ne ha segnate 25.833.
Dati preoccupanti per il consigliere Meliddo. Infatti- scrive- "dall'analisi dei numeri, emerge chiaramente come il turismo a Gravina in Puglia abbia vissuto una fase di crescita fino al 2019, seguita da una brusca frenata nel periodo della pandemia e da una ripresa estremamente lenta rispetto ad altre realtà territorialmente vicine".
E la situazione non è più incoraggiante nell'era post-covid. Pur volendo considerare una serie di attenuanti, i numeri sono implacabili ed evidenziano un contesto poco edificante. Nel 2022 Gravina registrava 9.273 presenze, Altamura 45.346; nel 2023 le presenze di Gravina erano 15.769, e quelle dei cugini altamurani erano 41.451 ed infine nel 2024 se a Gravina ci sono state 18.675 presenze ad Altamura se ne sono avute ben 57.546.
"Questa differenza di risultati sottolinea la necessità di un'azione più incisiva per far sì che Gravina possa nuovamente inserirsi all'interno di una strategia di sviluppo turistico più ampia, in grado di valorizzare l'intero territorio" - ha rimarcato il consigliere Meliddo, che dall'analisi dei dati ha concluso che la ripresa turistica di Gravina è estremamente lenta e non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia.
"Le misure adottate dall'amministrazione sono state inefficaci, come dimostrato dall'esperienza dell'Infopoint, rimasto irrisolto ancora e in modo precario" -dice Meliddo. Inoltre, secondo il consigliere delle Officine Gravinesi "manca una strategia di lungo periodo, capace di valorizzare il patrimonio locale e di attirare turisti con iniziative mirate e strutturate" ed, infine, "le risorse disponibili non sono state sfruttate adeguatamente, nonostante Gravina vanti un centro storico di rilievo, siti archeologici di pregio e una forte tradizione enogastronomica".
Ecco le ragioni per cui Meliddo ha inteso chiedere all'esecutivo "quali strategie intenda adottare per rilanciare seriamente il turismo a Gravina, sfruttando le sinergie con il territorio circostante; Se siano previsti investimenti concreti per la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, storico e naturale del nostro territorio; Se si intenda sviluppare un piano organico e strutturato per attrarre visitatori, destagionalizzare il turismo e incentivare la permanenza prolungata dei turisti in città; Quali misure si intendano adottare per migliorare la qualità dei servizi turistici, inclusa la creazione di un vero e proprio sistema di accoglienza, che preveda non solo un Infopoint funzionante, ma anche guide, pacchetti turistici e collaborazioni con tour operator; Se sia prevista una maggiore sinergia con il comparto turistico locale, coinvolgendo albergatori, ristoratori e associazioni culturali per costruire una strategia condivisa e realmente efficace".
"La nostra città non può permettersi di rimanere indietro rispetto alle opportunità di crescita turistica dell'intero territorio. Servono azioni concrete e tempestive per far sì che Gravina torni a essere una destinazione turistica di riferimento, generando ricchezza e opportunità per il territorio e i suoi cittadini" - ha concluso Meliddo.