Mensa scolastica: gratis solo per gli amici?
Il Movimento 5 stelle denuncia disparità di trattamento. Chiesto l'intervento del sindaco.
mercoledì 20 marzo 2013
14.30
Mense scolastiche ancora nell'occhio del ciclone.
Dopo le polemiche dei mesi scorsi, prima sui ritardi per l'inaugurazione del servizio e poi sulle modalità di affidamento temporaneo, ora scoppia il caso dei buoni mensa gratuiti. A sollevare la questione è Mario Conca, portavoce del Movimento 5 stelle di Gravina, a detta del quale "sono passati 4 mesi dall'apertura della mensa e non si è ancora fissato un criterio per l'assegnazione dei buoni gratuiti".
Secondo i grillini gravinesi, "i buoni gratuiti sono diventate agevolazioni che si concedono ad amici o a chi ha il coraggio di lamentarsi. Che ne sarà di tutti quelli che per dignità e per pudore non avranno il coraggio di andare a bussare al politico di turno?". Ricordando peraltro l'iniziativa della dirigente delle scuole "San Giovanni Bosco", Lucia Palluca, che lamentava i ritardi nel concedere i buoi ai bambini bisognosi, Conca polemizza con gli uffici dei servizi sociali, che "in perfetto ritardo rispondono giustamente che devono verificare lo stato di indigenza". Stato che andrebbe certificato già al momento dell'iscrizione a scuola con la certificazione Isee, ma "poichè così non avviene, in un paese di furbi i veri indigenti vengono danneggiati dai falsi indigenti".
Sotto la lente dei grillini, che stigmatizzano "l'immobilismo dell'amministrazione comunale", finiscono anche le modalità di distribuzione dei buoni pasto cartacei, "che hanno rimpiazzato la card elettronica su cui i genitori, sino allo scorso anno, accreditavano il costo dei buoni direttamente on line: mentre la tecnologia avanza, noi abbiamo fatto passi indietro".
Contestazioni racchiuse in una nota, già protocollata in Comune e indirizzata al primo cittadino Alesio Valente, sollecitato ad "intervenire per offrire un servizio realmente rispondente alle esigenze della cittadinanza, ottimizzando e implementando un servizio mensa che, per quanto evidenziato, è alquanto carente".
Dopo le polemiche dei mesi scorsi, prima sui ritardi per l'inaugurazione del servizio e poi sulle modalità di affidamento temporaneo, ora scoppia il caso dei buoni mensa gratuiti. A sollevare la questione è Mario Conca, portavoce del Movimento 5 stelle di Gravina, a detta del quale "sono passati 4 mesi dall'apertura della mensa e non si è ancora fissato un criterio per l'assegnazione dei buoni gratuiti".
Secondo i grillini gravinesi, "i buoni gratuiti sono diventate agevolazioni che si concedono ad amici o a chi ha il coraggio di lamentarsi. Che ne sarà di tutti quelli che per dignità e per pudore non avranno il coraggio di andare a bussare al politico di turno?". Ricordando peraltro l'iniziativa della dirigente delle scuole "San Giovanni Bosco", Lucia Palluca, che lamentava i ritardi nel concedere i buoi ai bambini bisognosi, Conca polemizza con gli uffici dei servizi sociali, che "in perfetto ritardo rispondono giustamente che devono verificare lo stato di indigenza". Stato che andrebbe certificato già al momento dell'iscrizione a scuola con la certificazione Isee, ma "poichè così non avviene, in un paese di furbi i veri indigenti vengono danneggiati dai falsi indigenti".
Sotto la lente dei grillini, che stigmatizzano "l'immobilismo dell'amministrazione comunale", finiscono anche le modalità di distribuzione dei buoni pasto cartacei, "che hanno rimpiazzato la card elettronica su cui i genitori, sino allo scorso anno, accreditavano il costo dei buoni direttamente on line: mentre la tecnologia avanza, noi abbiamo fatto passi indietro".
Contestazioni racchiuse in una nota, già protocollata in Comune e indirizzata al primo cittadino Alesio Valente, sollecitato ad "intervenire per offrire un servizio realmente rispondente alle esigenze della cittadinanza, ottimizzando e implementando un servizio mensa che, per quanto evidenziato, è alquanto carente".