Mercato quindicinale: gli ambulanti protestano
Il presidente di Unimpresa chiede un incontro al sindaco. "Vorremmo evitare contenziosi".
giovedì 4 aprile 2013
08.30
Si torna a parlare di mercato quindicinale.
Il presidente dell'associazione di categoria "Unimpresa", Savino Montaruli, ha protocollato una richiesta di incontro urgente al sindaco di Gravina per discutere modalità e tempi per il trasferimento del mercato quindicinale. Dopo l'istanza inviata già lo scorso 16 novembre, il presidente Montaruli torna a chiedere "un urgente incontro al fine di verificare la fondatezza e la fattibilità delle ipotesi rappresentate a mezzo stampa dagli organi di informazione circa l'eventuale trasferimento del mercato quindicinale di Gravina in Puglia e altre ipotesi correlate rispetto alla periodicità e alle modalità di svolgimento del mercato medesimo".
Un'ipotesi che serpeggia da tempo, da troppo tempo, nelle stanze di Palazzo di città, divulgata dagli organi di stampa per mezzo delle segnalazioni degli abitanti del quartiere che da anni chiedono il trasferimento del mercato in una sede più consona e rimbalzata tra le notizie di cronaca già lo scorso novembre, dopo il malore accusato da una cittadina proprio tra le bancarelle del mercato con l'ambulanza del 118 che restava imbrigliata tra la folla.
L'ipotesi, con il passare del tempo si sta trasformando in una idea concreta anche grazie alle proposte delle associazioni di categoria che hanno chiesto il trasferimento del mercato quindicinale presso il quartiere fieristico e l'apertura di un nuovo mercato attrezzato in piazza Pellicciari con cadenza settimanale. Ipotesi tutte al vaglio dell'amministrazione comunale che, almeno per il momento, non sono piaciute alla federazione provinciale di "Unimpresa", che a detta del suo presidente "non è stata ancora consultata nel merito e quindi non ha potuto, ad oggi e nonostante l'espressa richiesta formale, né prendere coscienza della volontà politico-amministrativa dell'amministrazione comunale di Gravina né, tantomeno, appurare la fattibilità dal punto di vista legislativo e regolamentare delle soluzioni ventilate né, men che meno, esprimere i pareri nel merito".
E mentre gli ambulanti chiedono lumi e Montaruli annuncia "contenziosi anche di carattere sindacale che a nostro avviso andrebbero evitati per salvaguardare le caratteristiche storiche, culturali, economiche e sociali di uno dei mercati più importanti del meridione d'Italia", non resta che aspettare l'intervento del Comune.
Il presidente dell'associazione di categoria "Unimpresa", Savino Montaruli, ha protocollato una richiesta di incontro urgente al sindaco di Gravina per discutere modalità e tempi per il trasferimento del mercato quindicinale. Dopo l'istanza inviata già lo scorso 16 novembre, il presidente Montaruli torna a chiedere "un urgente incontro al fine di verificare la fondatezza e la fattibilità delle ipotesi rappresentate a mezzo stampa dagli organi di informazione circa l'eventuale trasferimento del mercato quindicinale di Gravina in Puglia e altre ipotesi correlate rispetto alla periodicità e alle modalità di svolgimento del mercato medesimo".
Un'ipotesi che serpeggia da tempo, da troppo tempo, nelle stanze di Palazzo di città, divulgata dagli organi di stampa per mezzo delle segnalazioni degli abitanti del quartiere che da anni chiedono il trasferimento del mercato in una sede più consona e rimbalzata tra le notizie di cronaca già lo scorso novembre, dopo il malore accusato da una cittadina proprio tra le bancarelle del mercato con l'ambulanza del 118 che restava imbrigliata tra la folla.
L'ipotesi, con il passare del tempo si sta trasformando in una idea concreta anche grazie alle proposte delle associazioni di categoria che hanno chiesto il trasferimento del mercato quindicinale presso il quartiere fieristico e l'apertura di un nuovo mercato attrezzato in piazza Pellicciari con cadenza settimanale. Ipotesi tutte al vaglio dell'amministrazione comunale che, almeno per il momento, non sono piaciute alla federazione provinciale di "Unimpresa", che a detta del suo presidente "non è stata ancora consultata nel merito e quindi non ha potuto, ad oggi e nonostante l'espressa richiesta formale, né prendere coscienza della volontà politico-amministrativa dell'amministrazione comunale di Gravina né, tantomeno, appurare la fattibilità dal punto di vista legislativo e regolamentare delle soluzioni ventilate né, men che meno, esprimere i pareri nel merito".
E mentre gli ambulanti chiedono lumi e Montaruli annuncia "contenziosi anche di carattere sindacale che a nostro avviso andrebbero evitati per salvaguardare le caratteristiche storiche, culturali, economiche e sociali di uno dei mercati più importanti del meridione d'Italia", non resta che aspettare l'intervento del Comune.