Mercato in via Genova, tutto tace

Assessore Calculli: “Stiamo lavorando per approvare il piano del commercio"

mercoledì 20 maggio 2020
A cura di Roberto Varvara
Un contenitore senza contenuto. Da tempo ormai il mercato coperto di via Genova è chiuso e no si sa quale potrà essere il suo futuro. Spesso oggetto di interrogazioni da parte di consiglieri di maggioranza e opposizione, la sensazione che "la spesa non sia valsa l'impresa" per il mercato di via Genova rimane ancora fortemente suggestiva.

In una fase di ripresa economica in cui tutta l'attenzione è rivolta alle attività commerciali che necessitano di aiuti di ogni genere da parte delle istituzioni, chiedersi se questo contenitore potrà avere un ruolo da protagonista nella rinascita economica per alcune attività legate alla vendita di alimenti è lecito, quanto doveroso. Di sicuro a decretare l'eclissi dell'immobile non è stata certo la pandemia. Di questo non si può incolpare il coronavirus, ma sicuramente l'emergenza sanitaria non ha aiutato a sveltire le operazioni per risolvere la questione, che per molti gravinesi rappresenta una ferita mai rimarginata.

E allora quale futuro attende il mercato coperto di via Genova? "La riapertura del mercato rimane una delle nostre priorità, ma è legata all'approvazione del piano del commercio"- spiega a Gravinalife l'assessore al ramo Paolo Calculli, che intende rassicurare in questo senso la cittadinanza, confermando tutta la volontà da parte della civica amministrazione di rimettere in uso, quanto prima, il mercato coperto. La riapertura però è vincolata ad alcuni lavori di adeguamento degli spazi e all'approvazione del piano del commercio, che purtroppo, a causa delle vicissitudini dovute al coronavirus, slitterà di qualche mese.

Solo dopo il via libera in consiglio comunale del documento che disciplina le attività commerciali sarà possibile assegnare i posto, prevedendo anche delle assegnazioni all'esterno della parte coperta, nella stradina adiacente, con bancarelle che rimarranno aperte dalla mattina fino alla sera. Insomma, bisognerà attendere ancora qualche mese, sicuramente dopo l'estate, per poter mettere fine all'odissea del mercato "della discordia".