Messa in sicurezza della Montemurro, il merito è di Laboratorio Democratico

Il gruppo politico incalza il sindaco su edilizia e rigenerazione

martedì 10 maggio 2016 10.52
"L'azione politica del Laboratorio Democratico supportata dall'azione tecnico amministrativa dell'Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco e delle risorse umane a sua disposizione, ha saputo fare scelte, prendere decisioni, perseguire l'obiettivo della risoluzione del problema".

E' questo il succo di un comunicato diffuso dal gruppo politico Laboratorio Democratico.
Nel ricostruire la complessa vicenda che ha tenuto banco tanto nelle sale del comune di Gravina quanto nelle aule di tribunale a proposito del dissesto della scuola media Eustacchio Montemurro, Cilifrese e company ricordano: "Il 30 giugno 2014, dopo una serie di articoli, incontri e richieste verso l'amministrazione Valente, dalla scuola Montemurro ci muovemmo in corteo, alunni docenti e genitori, alla volta del municipio per un incontro con l'amministrazione sulla questione consolidamento delle fondazioni dell'istituto di via Tripoli.
Insegnanti e genitori lamentavano la chiusura di laboratori attrezzati e l'utilizzo parziale degli spazi comuni. Valente non firmò ma promise: "Lavori entro la fine dell'anno". Un protocollo d'intesa tra scuola e amministrazione comunale. Alla richiesta di un cronoprogramma preciso il primo cittadino non prese impegni per l'inizio dell'anno scolastico ma pose il limite massimo del 31 dicembre".

Di qui l'impegno di Laboratorio Democratico che "ha perseguito l'obiettivo politico di risolvere un problema con il miglior impiego delle risorse a disposizione, certo vi sono stati anche altri contributi: consiglieri comunali e non che a nome personale e di forze politiche, hanno contribuito alla causa degli alunni e del personale della Montemurro".
Un impegno che ha portato il Comune prima ad investire fondi propri e poi a ottenere un nuovo finanziamento dalla Regione Puglia con cui si potrà dare avvio al secondo stralcio dei lavori e consentire così il ripristino delle lesioni strutturali ed il rifacimento ex novo del muro di cinta.
"Nell'immediato – continua la nota - l'impegno del nostro coordinatore Donato Cilifrese di portare avanti il PIRP, piano di riqualificazione delle periferie, il cui progetto prevede il recupero di un'ampia parte delle aree periferiche ai due lati della ferrovia. Le C3 sono in dirittura d'arrivo, infatti, con la consegna della Vas alla regione, i proprietari potranno cedere le aree e procedere all'edificazione. Infine si sono avviate le procedure di accesso e di candidatura del "Progetto Piaggio" per l'ottenimento di fondi Europei utili a sanare una ferita all'interno del cuore del nostro centro storico".

"Permetteteci di sottolineare – conclude il vicario di Labdem Pietro Nolasco - che fare buona politica è possibile e doveroso: Gravinesi impariamo ad essere più coesi per il bene della comunità e per il futuro dei nostri figli".