Michele Caso, un gravinese in Cina
Studente per un anno presso un ateneo cinese, Michele ci ha raccontato la sua esperienza
martedì 10 settembre 2024
Un gravinese in Cina per studiarne la lingua e conoscerne i costumi. Una esperienza indimenticabile per Michele Caso. 26 anni, una laurea triennale in mediazione linguistica presso la SSML Carlo Bo di Bari ed un lavoro presso una importante azienda dove Michele si occupa dello sviluppo e della vendita nel mercato cinese. Il giovane, che attualmente sta completando la laurea magistrale in Lingue Moderne per la Comunicazione e Cooperazione Internazionale all'Università di Macerata, titolo che conseguirà a marzo del prossimo anno, nell'agosto del 2023 ha ricevuto una borsa di studio che lo ha portato a trasferirsi per un anno presso la Xijing University di Xi'an, nella provincia dello Shaanxi, in Cina.
Una esperienza indimenticabile per il 26enne gravinese che nel corso dell'anno, oltre a studiare la lingua cinese, conseguendo il titolo di "Studente laureando eccellente" dell'università, ha avuto anche l'onore di partecipare ad un concorso nazionale di insegnamento della lingua cinese, a cui hanno preso parte studenti da tutto il mondo, classificandosi al secondo posto.
"Un'esperienza che mi ha arricchito sia a livello accademico che personale. Questa opportunità ha ampliato le mie prospettive, consentendomi di confrontarmi direttamente con una cultura tanto affascinante quanto distante dalla nostra" - confessa Michele, che racconta come durante la sua permanenza in Cina, ha potuto notare alcune similitudini sorprendenti tra la cultura italiana e quella cinese, nonostante le due società siano apparentemente molto diverse.
"Ad esempio, ho trascorso il capodanno cinese a febbraio 2024 in una famiglia cinese e ho constatato che sia in Italia che in Cina, la famiglia rappresenta un valore fondamentale e centrale nella vita di molte persone. L'importanza della tradizione viene celebrata in entrambe le culture, così come il piacere del buon cibo e l'attenzione all'ospitalità"- sottolinea il 26enne che, di contro, non manca di annotare le profonde diversità tra i due mondi.
"Le differenze culturali sono altrettanto marcate. Una delle diversità più evidenti riguarda le forme di comunicazione: in Cina, l'interazione è più indiretta e riservata rispetto all'apertura e all'espressività tipiche degli italiani. Allo stesso tempo, la curiosità dei cinesi nei confronti degli stranieri è evidente, soprattutto nelle aree meno internazionalizzate del Paese: una curiosità, non solo linguistica, ma anche culturale, come su cibo, abitudini e tradizioni, espressa in modo rispettoso e amichevole, infatti in tanti chiedono persino di fare foto insieme".
Sicuramente nonostante la distanza di migliaia di chilometri Michele, nel suo soggiorno in estremo, oriente non ha dimenticato la sua terra natia, visto che quando gli è stato chiesto di realizzare un video di auguri in occasione del 30° anniversario dell'università, il giovane ha pensato bene di registrare il filmato dalla sua città natale, Gravina, mostrando così ai cittadini cinesi la bellezza del territorio.
Una esperienza indimenticabile per il 26enne gravinese che nel corso dell'anno, oltre a studiare la lingua cinese, conseguendo il titolo di "Studente laureando eccellente" dell'università, ha avuto anche l'onore di partecipare ad un concorso nazionale di insegnamento della lingua cinese, a cui hanno preso parte studenti da tutto il mondo, classificandosi al secondo posto.
"Un'esperienza che mi ha arricchito sia a livello accademico che personale. Questa opportunità ha ampliato le mie prospettive, consentendomi di confrontarmi direttamente con una cultura tanto affascinante quanto distante dalla nostra" - confessa Michele, che racconta come durante la sua permanenza in Cina, ha potuto notare alcune similitudini sorprendenti tra la cultura italiana e quella cinese, nonostante le due società siano apparentemente molto diverse.
"Ad esempio, ho trascorso il capodanno cinese a febbraio 2024 in una famiglia cinese e ho constatato che sia in Italia che in Cina, la famiglia rappresenta un valore fondamentale e centrale nella vita di molte persone. L'importanza della tradizione viene celebrata in entrambe le culture, così come il piacere del buon cibo e l'attenzione all'ospitalità"- sottolinea il 26enne che, di contro, non manca di annotare le profonde diversità tra i due mondi.
"Le differenze culturali sono altrettanto marcate. Una delle diversità più evidenti riguarda le forme di comunicazione: in Cina, l'interazione è più indiretta e riservata rispetto all'apertura e all'espressività tipiche degli italiani. Allo stesso tempo, la curiosità dei cinesi nei confronti degli stranieri è evidente, soprattutto nelle aree meno internazionalizzate del Paese: una curiosità, non solo linguistica, ma anche culturale, come su cibo, abitudini e tradizioni, espressa in modo rispettoso e amichevole, infatti in tanti chiedono persino di fare foto insieme".
Sicuramente nonostante la distanza di migliaia di chilometri Michele, nel suo soggiorno in estremo, oriente non ha dimenticato la sua terra natia, visto che quando gli è stato chiesto di realizzare un video di auguri in occasione del 30° anniversario dell'università, il giovane ha pensato bene di registrare il filmato dalla sua città natale, Gravina, mostrando così ai cittadini cinesi la bellezza del territorio.