Michele Laddaga sfida Valente
In standby le primarie della coalizione
lunedì 6 febbraio 2017
13.11
L'attesa è finita e se gli amici di avventura ancora indugiano, Michele Laddaga ha deciso di scendere in campo e di sfidare a viso aperto Alesio Valente.
Con un documento sottoscritto dal candidato sindaco in pectore e dalle quattro liste civiche che lo sostengono, Gravina 2017-19, Noi liberi e forti, Noi Per Gravina e Terra Nostra, si rimarca la volontà di "realizzare una sinergia nella città che vada oltre i personalismi, le dispute ideologiche e le distinzioni di bandiera e che sia veramente in grado di chiamare a raccolta e mettere assieme le forze migliori della nostra comunità, le persone di buona volontà, accomunate da una visione di ampio respiro, che condividano l'idea di riscatto che vada oltre ogni posizione politica e che sia tesa alla costruzione di un progetto politico alternativo che guardi alle generazioni future, che ricostruisca le condizioni per uno sviluppo economico, culturale e sociale capace di risvegliare l'orgoglio sopito della comunità gravinese".
In pratica nessuna chiusura verso le altre forze appartenenti alla nascitura coalizione civica ma intanto chi fa per se fa per tre.
Nel merito della battaglia squisitamente politica, invece, tante sono, a detta di Laddaga e company, i fallimenti del sindaco uscente.
"Tante le lacune, le inadempienze, i ritardi che questo sindaco, unitamente al Partito Democratico, agli altri partiti e ai singoli consiglieri, che ancora lo sostengono, ha accumulato, danneggiando la città, sulla quale pesa la mancanza di un progetto, di una comune visione, di un afflato ideale, a fronte di una giunta interessata unicamente a mantenersi in sella soddisfacendo le singole richieste avanzate, di volta in volta, dai consiglieri di maggioranza. A tutto ciò – si legge nel documento - va aggiunta la perdita di finanziamenti preziosi, come quelli derivanti dal ristoro del parco eolico. Una operazione che finora ha solo portato scempio ambientale al nostro territorio e nessun concreto ristoro ambientale ed economico".
Troppi i ritardi, i rinvii, i fallimenti e i progetti volutamente accantonati tra cui la realizzazione della piscina comunale e l'istituzione dell'ente fiera o "i ripetuti protocolli d'intesa che rischiano di restare lettera morta alla vigilia di un evento storico come Matera 2019".
In definitiva cinque anni di amministrazione Valente hanno costruito "una città allo sbando, senza guida e senza strategia, basata alla conservazione della poltrona, sulla gestione quotidiana del potere per il potere".
Inevitabile, dunque, a detta di Laddaga ripartire dalle energie positive della città, dai movimenti liberi per costruire "una vera e credibile alternativa politica, una radicale e diversa azione amministrativa".
Un'alternativa da costruire in solitaria. Oppure con altri partiti della vecchia politica che oggi hanno deciso di riconoscersi in movimenti civici e che forse nelle prossime settimane chiameranno a raccolta la cittadinanza gravinese per le prime consultazioni primarie.
Con un documento sottoscritto dal candidato sindaco in pectore e dalle quattro liste civiche che lo sostengono, Gravina 2017-19, Noi liberi e forti, Noi Per Gravina e Terra Nostra, si rimarca la volontà di "realizzare una sinergia nella città che vada oltre i personalismi, le dispute ideologiche e le distinzioni di bandiera e che sia veramente in grado di chiamare a raccolta e mettere assieme le forze migliori della nostra comunità, le persone di buona volontà, accomunate da una visione di ampio respiro, che condividano l'idea di riscatto che vada oltre ogni posizione politica e che sia tesa alla costruzione di un progetto politico alternativo che guardi alle generazioni future, che ricostruisca le condizioni per uno sviluppo economico, culturale e sociale capace di risvegliare l'orgoglio sopito della comunità gravinese".
In pratica nessuna chiusura verso le altre forze appartenenti alla nascitura coalizione civica ma intanto chi fa per se fa per tre.
Nel merito della battaglia squisitamente politica, invece, tante sono, a detta di Laddaga e company, i fallimenti del sindaco uscente.
"Tante le lacune, le inadempienze, i ritardi che questo sindaco, unitamente al Partito Democratico, agli altri partiti e ai singoli consiglieri, che ancora lo sostengono, ha accumulato, danneggiando la città, sulla quale pesa la mancanza di un progetto, di una comune visione, di un afflato ideale, a fronte di una giunta interessata unicamente a mantenersi in sella soddisfacendo le singole richieste avanzate, di volta in volta, dai consiglieri di maggioranza. A tutto ciò – si legge nel documento - va aggiunta la perdita di finanziamenti preziosi, come quelli derivanti dal ristoro del parco eolico. Una operazione che finora ha solo portato scempio ambientale al nostro territorio e nessun concreto ristoro ambientale ed economico".
Troppi i ritardi, i rinvii, i fallimenti e i progetti volutamente accantonati tra cui la realizzazione della piscina comunale e l'istituzione dell'ente fiera o "i ripetuti protocolli d'intesa che rischiano di restare lettera morta alla vigilia di un evento storico come Matera 2019".
In definitiva cinque anni di amministrazione Valente hanno costruito "una città allo sbando, senza guida e senza strategia, basata alla conservazione della poltrona, sulla gestione quotidiana del potere per il potere".
Inevitabile, dunque, a detta di Laddaga ripartire dalle energie positive della città, dai movimenti liberi per costruire "una vera e credibile alternativa politica, una radicale e diversa azione amministrativa".
Un'alternativa da costruire in solitaria. Oppure con altri partiti della vecchia politica che oggi hanno deciso di riconoscersi in movimenti civici e che forse nelle prossime settimane chiameranno a raccolta la cittadinanza gravinese per le prime consultazioni primarie.