Minacce al sindaco: la lettera ha un mittente

Inviata da Bari ma manca il timbro postale. Continuano le indagini della Polizia

mercoledì 2 aprile 2014 8.56
A cura di Antonella Testini
Poche certezze e tanti interrogativi.

A ventiquattro ore dal vile gesto che ha colpito il sindaco di Gravina, Alesio Valente, a cui nella mattinata di martedì è stata recapitata una busta contenete due proiettili calibro 7,65, le ipotesi investigative sono ancora tutte aperte e diverse sono le strade che gli inquirenti stanno percorrendo per dare un nome e cognome, questa volta reale, al mittente della lettera.
Perché la lettera gialla recapitata ieri a palazzo di città, in realtà, riportava nella parte riservata al mittente un nome e cognome riferibili ad un uomo domiciliato a Bari. Identità ritenuta poco credibile dagli inquirenti che stretti nel riserbo investigativo lasciano pochi dettagli alla curiosità dei cronisti.

Secondo le poche notizie a disposizione, la lettera è stata regolarmente affrancata ma risulta sprovvista del timbro postale, cosa che complica notevolmente le indagini.
E in attesa dei risvolti investigativi, il sindaco Valente ieri sera non ha voluto mancare alla presentazione del libro di Massimo D'Alema in programma presso il teatro Mercadante di Altamura. Valente seduto tra il pubblico accanto al sindaco barese Michele Emiliano, ha raccolto attraverso le parole del segretario democratico di Altamura, Agostino Portoghese, "sentimenti di solidarietà e vicinanza. Siamo con te, caro Alesio, uniti per la legalità". Parole a cui è seguito un lungo applauso che ha commosso il primo cittadino.
Intanto attestazioni di stima e solidarietà arrivano da parte di singoli cittadini ma anche di interi partiti politici come quello socialista i cui rappresentanti si impegnano a "mantenere alta e vigile l'attenzione a difesa della democrazia e della legalità" mantenendo fede all'impegno delle "forze politiche democratiche che hanno, da sempre, condotto una battaglia incessante e continuativa contro qualsiasi forma di violenza e atti intimidatori, volti a minare e destabilizzare le istituzioni".