Monsignor Paciello al Papa: «Dedichi uno dei suoi viaggi apostolici nel Sud Italia alla nostra Diocesi»
Più di 7000 persone partite dalla Murgia per incontrare il Santo Padre. L'invito a valorizzare le iniziative di volontariato esistenti
lunedì 4 luglio 2011
Ci è voluta un'intera nottata per andare dal Papa, ma l'entusiasmo ha vinto la stanchezza. Più di 7000 persone della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti erano in piazza San Pietro, sabato mattina, per incontrare Benedetto XVI. Hanno atteso circa due ore prima di entrare nell'aula intitolata a Paolo VI. Un'attesa che si è fatta fremente qualche minuto prima che arrivasse il Santo Padre. La giornata è stata scandita da forti emozioni, tanto che non sono mancate le lacrime. Il vescovo monsignor Mario Paciello, visibilmente commosso, ha più volte espresso il suo grazie alla comunità diocesana e a Benedetto XVI, che il 29 giugno è entrato nel sessantunesimo anno di sacerdozio.
«Grazie, Beatissimo Padre, per averci chiamati e accolti», ha detto il Vescovo. «Siamo nel cuore dell'anno del Primo Sinodo Pastorale Diocesano - ha continuato - e vogliamo porre a fondamento del cammino che lo Spirito Santo e noi stiamo disegnando le esortazione magisteriali che Vostra Santità ci vorrà consegnare». Poi l'invito a visitare la Diocesi in occasione del Congresso Eucaristico Diocesano, che verrà indetto il prossimo 7 dicembre, a conclusione delle assemblee sinodali. Rappresenta la terza tappa del Sinodo e terminerà il 7 dicembre 2012. «Dedichi, appena possibile, uno dei Suoi viaggi apostolici nel Sud Italia alla nostra Diocesi, alla Diocesi che ha dato i natali a due Suoi illustri, coraggiosi e santi predecessori, Innocenzo XII e Benedetto XIII», ha detto monsignor Paciello rivolgendosi al Santo Padre. L'invito è stato accompagnato dalle parole di tutti i presenti, che, in coro e sollevando insieme una miriade di cappellini bianchi e gialli, hanno gridato «Vieni, vieni». Ogni anno il Papa compie tre visite apostoliche in Italia, una al nord, una al centro ed una al sud.
Poi l'attenzione si è concentrata sull'ospedale Miulli, ente ecclesiastico che ha sede ad Acquaviva delle Fonti. «Una struttura sanitaria modernissima - ha detto il Vescovo - con 700 posti letto, attrezzature tecnologicamente avanzate ed un'equipe di medici e infermieri che offrono un'assistenza sanitaria di eccellenza, nonostante le gravissime difficoltà economiche in cui versano gli ospedali ecclesiastici equiparati al pubblico, ma non trattati da Governo e Regioni alla pari degli ospedali pubblici. Il nostro ospedale, inoltre, ha l'onore di essere l'unico ospedale in Italia al quale è stata affidata la cura dei pazienti affetti dal morbo di Hansen».
«La vostra visita - ha detto papa Ratzinger - mi permette di condividere con voi un momento del cammino sinodale. La Chiesa non è un'organizzazione sociale, filantropica, come ve ne sono molte. Essa è la Comunità di Dio, è la Comunità che crede, che ama, che adora il Signore Gesù e che apre le vele al soffio dello Spirito Santo. L'attuale momento storico è segnato da luci e ombre. Assistiamo ad atteggiamenti complessi, ripiegamento su se stessi, narcisismo, desiderio di possesso e di consumo, sentimenti e affetti slegati dalla responsabilità. Tante - ha aggiunto il Santo Padre - sono le cause di questo disorientamento, che si manifesta in un profondo disagio esistenziale, ma al fondo di tutto si può intravedere la negazione della dimensione trascendente dell'uomo e della relazione fondante con Dio». Poi il richiamo all'impegno educativo dell'uomo, di cui la famiglia «resta la prima responsabile». Rivolgendosi ai genitori, il Papa li ha esortati a non avere paura delle difficoltà in mezzo alle quali sono chiamati a realizzare la loro missione.
L'invito rivolto da Benedetto XVI alla Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti è quello di «valorizzare le proposte educative e le iniziative di volontariato esistenti per formare persone solidali, aperte e attente alle situazioni di disagio spirituale e materiale». Il Papa, commosso, si è complimentato con il Vescovo per la «bella Diocesi» e per la fede espressa anche attraverso la gioia dei pellegrini. L'incontro con Benedetto XVI è stato preceduto da momenti di riflessione e dalla recita comunitaria del Santo Rosario. Non sono mancati i canti - e fra questi, l'inno del Sinodo - preparati ed eseguiti dal coro della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti.
In rappresentanza dei sei Comuni della Diocesi, che comprende anche Spinazzola, Santeramo e Poggiorsini, i rispettivi Sindaci (per Santeramo in Colle c'era il Commissario straordinario). Presenti anche le autorità militari locali. Ogni Comune ha donato al Papa un proprio prodotto tipico: Altamura il pane, Gravina il vino, Acquaviva delle Fonti l'olio, Spinazzola i biscotti, Poggiorsini i legumi e Santeramo la salsiccia. Inoltre è stata consegnata a Benedetto XVI un'immagine della Madonna del Popolo, il cui originale si conserva in una chiesa di Spinazzola, che la festeggia proprio il 2 luglio.
Il dvd dell'udienza può essere richiesto presso l'Ufficio Comunicazioni della Diocesi. Per informazioni, scrivere a picchionunu@libero.it
In allegato, il discorso integrale del Papa ed il saluto del Vescovo.
«Grazie, Beatissimo Padre, per averci chiamati e accolti», ha detto il Vescovo. «Siamo nel cuore dell'anno del Primo Sinodo Pastorale Diocesano - ha continuato - e vogliamo porre a fondamento del cammino che lo Spirito Santo e noi stiamo disegnando le esortazione magisteriali che Vostra Santità ci vorrà consegnare». Poi l'invito a visitare la Diocesi in occasione del Congresso Eucaristico Diocesano, che verrà indetto il prossimo 7 dicembre, a conclusione delle assemblee sinodali. Rappresenta la terza tappa del Sinodo e terminerà il 7 dicembre 2012. «Dedichi, appena possibile, uno dei Suoi viaggi apostolici nel Sud Italia alla nostra Diocesi, alla Diocesi che ha dato i natali a due Suoi illustri, coraggiosi e santi predecessori, Innocenzo XII e Benedetto XIII», ha detto monsignor Paciello rivolgendosi al Santo Padre. L'invito è stato accompagnato dalle parole di tutti i presenti, che, in coro e sollevando insieme una miriade di cappellini bianchi e gialli, hanno gridato «Vieni, vieni». Ogni anno il Papa compie tre visite apostoliche in Italia, una al nord, una al centro ed una al sud.
Poi l'attenzione si è concentrata sull'ospedale Miulli, ente ecclesiastico che ha sede ad Acquaviva delle Fonti. «Una struttura sanitaria modernissima - ha detto il Vescovo - con 700 posti letto, attrezzature tecnologicamente avanzate ed un'equipe di medici e infermieri che offrono un'assistenza sanitaria di eccellenza, nonostante le gravissime difficoltà economiche in cui versano gli ospedali ecclesiastici equiparati al pubblico, ma non trattati da Governo e Regioni alla pari degli ospedali pubblici. Il nostro ospedale, inoltre, ha l'onore di essere l'unico ospedale in Italia al quale è stata affidata la cura dei pazienti affetti dal morbo di Hansen».
«La vostra visita - ha detto papa Ratzinger - mi permette di condividere con voi un momento del cammino sinodale. La Chiesa non è un'organizzazione sociale, filantropica, come ve ne sono molte. Essa è la Comunità di Dio, è la Comunità che crede, che ama, che adora il Signore Gesù e che apre le vele al soffio dello Spirito Santo. L'attuale momento storico è segnato da luci e ombre. Assistiamo ad atteggiamenti complessi, ripiegamento su se stessi, narcisismo, desiderio di possesso e di consumo, sentimenti e affetti slegati dalla responsabilità. Tante - ha aggiunto il Santo Padre - sono le cause di questo disorientamento, che si manifesta in un profondo disagio esistenziale, ma al fondo di tutto si può intravedere la negazione della dimensione trascendente dell'uomo e della relazione fondante con Dio». Poi il richiamo all'impegno educativo dell'uomo, di cui la famiglia «resta la prima responsabile». Rivolgendosi ai genitori, il Papa li ha esortati a non avere paura delle difficoltà in mezzo alle quali sono chiamati a realizzare la loro missione.
L'invito rivolto da Benedetto XVI alla Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti è quello di «valorizzare le proposte educative e le iniziative di volontariato esistenti per formare persone solidali, aperte e attente alle situazioni di disagio spirituale e materiale». Il Papa, commosso, si è complimentato con il Vescovo per la «bella Diocesi» e per la fede espressa anche attraverso la gioia dei pellegrini. L'incontro con Benedetto XVI è stato preceduto da momenti di riflessione e dalla recita comunitaria del Santo Rosario. Non sono mancati i canti - e fra questi, l'inno del Sinodo - preparati ed eseguiti dal coro della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti.
In rappresentanza dei sei Comuni della Diocesi, che comprende anche Spinazzola, Santeramo e Poggiorsini, i rispettivi Sindaci (per Santeramo in Colle c'era il Commissario straordinario). Presenti anche le autorità militari locali. Ogni Comune ha donato al Papa un proprio prodotto tipico: Altamura il pane, Gravina il vino, Acquaviva delle Fonti l'olio, Spinazzola i biscotti, Poggiorsini i legumi e Santeramo la salsiccia. Inoltre è stata consegnata a Benedetto XVI un'immagine della Madonna del Popolo, il cui originale si conserva in una chiesa di Spinazzola, che la festeggia proprio il 2 luglio.
Il dvd dell'udienza può essere richiesto presso l'Ufficio Comunicazioni della Diocesi. Per informazioni, scrivere a picchionunu@libero.it
In allegato, il discorso integrale del Papa ed il saluto del Vescovo.