Moretti chiede chiarimenti al Prefetto sulla validità del Consiglio comunale scorso

Il segretario generale del comune, Dott. Casalino: consiglio comunale regolare. Moretti: "Chino rispettosamente il capo a chi conta più di me"

sabato 4 giugno 2011 12.56
A cura di Marina Dimattia
Era il 24 maggio quando si celebrava, presso il Palazzo di Città, uno dei consigli comunali più discussi di tutti i tempi.
A destare i maggiori dubbi, lo sfaldamento della maggioranza sulla presa d'atto della revoca dei Revisori dei Conti e conseguente nomina, la mancanza insomma durante la votazione del quorum strutturale; dubbi che hanno portato il consigliere Moretti, a poche ore dalla conclusione dell'assemblea, ad inviare una richiesta di chiarimenti al Prefetto, per il tramite del segretario comunale, in una missiva, sottoscritta dallo stesso consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà, all'interno della quale si legge: "…In occasione del consiglio comunale del 24 maggio, alle ore 21.05 durante una votazione è venuto meno il quorum strutturale dell'assemblea. Di fatti i consiglieri comunali presenti in aula che hanno risposto alla chiamata sono stati 15. Si chiede se l'assemblea che ne è seguita con l'approvazione dei punti all'o.d.g. sia valida oppure no…".

La risposta del dott. Casalino, segretario generale del comune, non ha tardato ad arrivare, e in un responso di non facile lettura, emerge quanto segue: "…Sarebbe stato pertanto in contrasto con il Regolamento l'operato del Presidente se avesse proceduto allo scioglimento della seduta consiliare sulla base della mancanza del numero legale su verifica irrituale, in quanto al di fuori delle tassative ipotesi indicate".
Il riferimento normativo è al comma 3 dell'art. 59, rubricato "Verìfica del numero legale", e richiamato dallo stesso dott. Casalino, e che prevede che: "Durante la seduta, al termine dell'intervento in corso o prima che inizi l'intervento di un consigliere, ciascun consigliere comunale può chiedere al presidente che sia accertata la sussistenza del numero legale. Ove il medesimo non risulti raggiunto, il presidente sospende la seduta per 5 minuti e richiama i consiglieri in aula. Procedutosi ad ulteriore verifica e sussistendo la mancanza del numero legale, la seduta è dichiarata deserta ".
La circostanza insomma riscontrata nel corso dell'appello nominale per la votazione di un punto all'ordine del giorno, non è annoverata fra quelle che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale prevede, per aversi dichiarazione doverosa di diserzione della seduta in corso della stessa.

Così ha continuato il segretario generale: "Seppure suggestiva, la tesi adombrata nella nota di chiarimenti che si sta riscontrando, ovvero la sussistenza di una sorta di caducazione automatica della seduta, che potrebbe verificarsi a seguito di una votazione, non ha un fondamento normativo".  "E, valga il vero, il regolamento di questo Comune, al contrario di quanto previsto in altri, non prospetta l'onere per il Presidente del Consiglio Comunale di verificare la presenza del numero legale ad ogni singola votazione. L'unico effetto verificatosi nel caso che ne occupa è stata l'evidente inefficacia della effettuata votazione, causata dalla mancata presenza del numero dei consiglieri necessari per la validità della stessa. Sia pure detto in termini generali, non pare superfluo rimarcare, in caso di illegittimo scioglimento di una seduta consiliare, le responsabilità non solo di tipo erariale che si assumerebbe il Presidente. Nulla toglie che si possa procedere ad eventuali adeguamenti e/o modifiche del Regolamento Consiliare prevedendo, come già detto, in analogia alla disciplina in vigore presso altri Comuni, che il venir meno del numero legale durante una votazione comporta lo scioglimento automatico della seduta. Ma fino a tale modifica, non può che farsi puntuale applicazione dello strumento regolamentare attualmente in vigore.
In definitiva, la seduta consiliare del 24/5/2011 si è celebrata regolarmente fino alla conclusione dei lavori, avvenuta alle ore 00,40 del giorno 25/5/2011".

Una dose di meraviglia, non la nasconde il consigliere Moretti, post lettura della risposta a firma del dott. Casalino, del resto, come si dice in questi casi, "ubi maior minor cessat": "Nella mia ignoranza sui dispositivi che regolano l'interpretazione dei regolamenti esprimo sommessamente una certa meraviglia essendo la validità delle cose del consiglio legata, credo, alla reale consistenza dei numeri e non la loro interpretazione. Ma chino rispettosamente il capo a chi conta più di me", queste le parole del Consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà.