Moretti contro “Giuann Divella”
Sul sito del consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà vignette satiriche. Accuse sottoforma di sketch all'amministrazione comunale
martedì 8 febbraio 2011
11.12
"Crisi politica: siamo su scherzi a parte": è questo il titolo del nuovo attacco firmato Raffaele Moretti e rivolto a "Giuann Divella", così come il consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà suole ormai da tempo rivolgersi al sindaco di Gravina. …il «bilinguismo» dei gravinesi, l'avanzata della lingua nazionale e la contemporanea tenuta del vernacolo, come modo alternativo e a volte sofisticato per comunicare…
Colpi bassi si leggono sul sito del consigliere Moretti: sprechi di denaro pubblico, "assunzioni mascherate" e immobilismo nelle scelte, ogni accusa di malgoverno insomma. Una idiosincrasia non nuova agli utenti, quella tra il consigliere Moretti e il sindaco Divella. "Sabato sera Giuann Divella, sindaco di Gravina, ha ricevuto le delegazioni dei partiti "Gravina nel cuore", "La Puglia prima di tutto", la" D.C". e i "Reppublicani Europei", che lo hanno invitato a rimangiarsi la sua richiesta di nominare assessori o tra gli eletti o tra i primi dei non eletti. Le stesse forze politiche gli hanno esplicitamente detto che la loro rappresentanza in giunta era una loro prerogativa e che il sindaco si doveva limitare a prenderne atto. Dopo un ampia e approfondita disamina, il sindaco ha preso tempo...", queste e tante altre le parole del consigliere Moretti.
Vignette satiriche, santini "manomessi" che stigmatizzano il comportamento non condiviso dalla sinistra, della squadra di governo locale, che se da un lato possono suscitare ilarità, dall'altro lasciano emergere un chiaro ed univoco messaggio: se il un terreno frana sotto i piedi dell'amministrazione comunale, il sindaco deve dimettersi. "Siamo arrivati alla frutta" è una delle vignette che si legge sopra la tavola bandita di una amministrazione che si accinge a terminare la cena;
"Povertà, arroganza, potere…voglio i diritti d'autore", parole queste riferite ad un'altra illustrazione satirica, rivolta questa ad un assessore comunale. Stoccatine anche ai cittadini gravinesi in una nota che suona così: "…Mentre i negozi si svuotano, le piazze si spengono e le strade restano deserte, un'intera classe dirigente di destra resta a discutere dei propri equilibri interni, delle proprie strategie e dei propri torna conto. Dove sono i progetti per la città? Dove sono i cantieri del piano strategico? Dove è il piano del commercio e il canile sanitario? Dove sono i cittadini gravinesi?"
Colpi bassi si leggono sul sito del consigliere Moretti: sprechi di denaro pubblico, "assunzioni mascherate" e immobilismo nelle scelte, ogni accusa di malgoverno insomma. Una idiosincrasia non nuova agli utenti, quella tra il consigliere Moretti e il sindaco Divella. "Sabato sera Giuann Divella, sindaco di Gravina, ha ricevuto le delegazioni dei partiti "Gravina nel cuore", "La Puglia prima di tutto", la" D.C". e i "Reppublicani Europei", che lo hanno invitato a rimangiarsi la sua richiesta di nominare assessori o tra gli eletti o tra i primi dei non eletti. Le stesse forze politiche gli hanno esplicitamente detto che la loro rappresentanza in giunta era una loro prerogativa e che il sindaco si doveva limitare a prenderne atto. Dopo un ampia e approfondita disamina, il sindaco ha preso tempo...", queste e tante altre le parole del consigliere Moretti.
Vignette satiriche, santini "manomessi" che stigmatizzano il comportamento non condiviso dalla sinistra, della squadra di governo locale, che se da un lato possono suscitare ilarità, dall'altro lasciano emergere un chiaro ed univoco messaggio: se il un terreno frana sotto i piedi dell'amministrazione comunale, il sindaco deve dimettersi. "Siamo arrivati alla frutta" è una delle vignette che si legge sopra la tavola bandita di una amministrazione che si accinge a terminare la cena;
"Povertà, arroganza, potere…voglio i diritti d'autore", parole queste riferite ad un'altra illustrazione satirica, rivolta questa ad un assessore comunale. Stoccatine anche ai cittadini gravinesi in una nota che suona così: "…Mentre i negozi si svuotano, le piazze si spengono e le strade restano deserte, un'intera classe dirigente di destra resta a discutere dei propri equilibri interni, delle proprie strategie e dei propri torna conto. Dove sono i progetti per la città? Dove sono i cantieri del piano strategico? Dove è il piano del commercio e il canile sanitario? Dove sono i cittadini gravinesi?"