Morte Operaio, espiantati organi
Il cordoglio delle città di Gravina e Santeramo. Vicinanza alla famiglia dall’Ospedale Miulli e ringraziamento per l’altruismo
sabato 8 febbraio 2025
12.19
Si susseguono le testimonianze di cordoglio per Michele Mandolino: l'operaio gravinese morto per un tragico incidente sul lavoro avvenuto giovedì presso il cantiere del PalaCooper di Santeramo.
Il primo ad esprimere il proprio profondo dispiacere per l'accaduto è stato il sindaco di Santeramo, Vincenzo Casone, che ha inviato un messaggio di vicinanza alla famiglia da parte di tutta la cittadinanza santermana.
Non da meno il sindaco di Gravina Fedele Lagreca che attraverso i social ha voluto ricordare Michele e Massimo, gravinesi scomparsi a poche ore uno dall'altro per incidenti avvenuti sul lavoro. "Nel 2025 non si dovrebbe morire mentre si svolge la propria professione, cercando di procurare il sostentamento per la propria famiglia, spesso con tanti sacrifici. È una piaga che ci tocca come esseri umani, come cittadini e come amministratori. Da Sindaco esprimo a nome mio, dell'Amministrazione e di tutta la comunità il mio cordoglio alle famiglie coinvolte e invito tutti, governanti, imprenditori, enti preposti alla tutela e alla sicurezza sul lavoro, ciascuno nel proprio ruolo, a impegnarci affinché non si debbano più piangere vittime"- ha scritto il primo cittadino gravinese.
Anche dal personale medico e amministrativo dell'ospedale Miulli di Acquaviva, dove il 60enne era stato ricoverato in gravissime condizioni subito dopo il tragico incidente, è arrivato un messaggio di cordoglio e di vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore.
Al contempo dal nosocomio di Acquaviva hanno voluto ringraziare Michele per il suo nobile gesto di generosità, consentendo la donazione di alcuni organi vitali che permetteranno di dare nuova speranza di vita ad altre persone. "Grazie alla donazione del cuore, del fegato e dei reni, il suo altruismo continuerà a vivere attraverso coloro che hanno ricevuto questa preziosa opportunità" - hanno commentato dal Miulli.
Il primo ad esprimere il proprio profondo dispiacere per l'accaduto è stato il sindaco di Santeramo, Vincenzo Casone, che ha inviato un messaggio di vicinanza alla famiglia da parte di tutta la cittadinanza santermana.
Non da meno il sindaco di Gravina Fedele Lagreca che attraverso i social ha voluto ricordare Michele e Massimo, gravinesi scomparsi a poche ore uno dall'altro per incidenti avvenuti sul lavoro. "Nel 2025 non si dovrebbe morire mentre si svolge la propria professione, cercando di procurare il sostentamento per la propria famiglia, spesso con tanti sacrifici. È una piaga che ci tocca come esseri umani, come cittadini e come amministratori. Da Sindaco esprimo a nome mio, dell'Amministrazione e di tutta la comunità il mio cordoglio alle famiglie coinvolte e invito tutti, governanti, imprenditori, enti preposti alla tutela e alla sicurezza sul lavoro, ciascuno nel proprio ruolo, a impegnarci affinché non si debbano più piangere vittime"- ha scritto il primo cittadino gravinese.
Anche dal personale medico e amministrativo dell'ospedale Miulli di Acquaviva, dove il 60enne era stato ricoverato in gravissime condizioni subito dopo il tragico incidente, è arrivato un messaggio di cordoglio e di vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore.
Al contempo dal nosocomio di Acquaviva hanno voluto ringraziare Michele per il suo nobile gesto di generosità, consentendo la donazione di alcuni organi vitali che permetteranno di dare nuova speranza di vita ad altre persone. "Grazie alla donazione del cuore, del fegato e dei reni, il suo altruismo continuerà a vivere attraverso coloro che hanno ricevuto questa preziosa opportunità" - hanno commentato dal Miulli.