Mosaicodigitale a Host
Non uno stand espositivo ma ovunque presente
lunedì 31 ottobre 2011
9.29
Non aveva uno spazio espositivo proprio ad Host, salone internazionale dell'ospitalità professionale della Fiera di Milano che dal 21 al 25 ottobre è stato visitato da più di 130.000 operatori provenienti da tutto il mondo. Ma con il suo Mosaicodigitale, Salvatore Pepe era presente nel catalogo della fiera, oltre ad essere, possiamo dire, dappertutto in una delle tre gradi macroaree in cui è stata divisa Host, quella dedicata agli ambienti e alla dimensione del benessere coniugati a quelli dell'ospitalità e denominata "Hotel & Spa Emotion". Entrando nel mega stand di "Hotel spa design", una super selezione di progettisti d'eccezione, si veniva accolti da una specie di mandria di cervi che occupava una grande parete realizzata da Mosaicodigitale per Edelweissuite Dada Architecture+Design di Davide D'Agostino, un architetto di Salerno trasferitosi in Svizzera, specializzandosi nella progettazione e realizzazione di centri benessere come il lussuoso hotel Guarda Golf.
Sempre nell'accogliente e tecnologico stand di "Hotel spa design", Mosaicodigitale era presente nella natural suite realizzata da Aetherea di Sergio Bizzarro & Partner, uno studio che in vent'anni di attività è diventato uno dei più importanti nel campo "della progettazione di strutture per l'ospitalità e il benessere, con una forte connotazione legata al design e all'italian style". Lo studio Bizzarro & Partners, infatti, progetta hotel e resort dal design raffinato e innovativo, come il piccolo, intimo e meraviglioso concept presentato a Milano con l'albero riprodotto sul mosaico di Salvatore Pepe e che occupava la facciata centrale della camera da letto progettata da questo architetto. Mentre l'architetto Diego Granese, anche lui salernitano e vincitore di premi in tutto il mondo, nel suo concept presentato a Milano, "agorà hs loungue bar restaurant", Mosaicodigitale era collocato su due pareti con la funzione specifica di invogliare i visitatori del salone a scoprire le bellezze del particolare spazio espositivo allestito come una finestra aperta sui principali trend del design in materia di ospitalità e benessere in previsione dell'Expo 2015.
Spostandosi dal padiglione 4, dove c'era "Hotel spa design", al 14, nel grande stand allestito da Costa Group, si incontrava di nuovo Mosaicodigitale che in questo caso aveva rivestito la bellissima tosteria di un'area espositiva che riproduceva bar e pasticceria, ristorante e rosticceria, stanza d'albergo e centro benessere. Una conferma, questa, ci dice lo stesso Pepe, dello stretto rapporto di collaborazione tra Mosaicodigitale e Costa Group, una delle più grandi aziende mondiali specializzata negli arredi per locali commerciali. Con Costa, infatti, Pepe ha realizzato i banconi – qualcosa come un chilometro e mezzo di lunghezza – del primo punto vendita Eataly a New York, realizzato in un palazzo di cinque piani che si affaccia sulla centralissima Fifth Avenue della metropoli americana. Il duo Costa-Mosaicodigitale, poi, sta realizzando altri locali, tra alberghi e ristoranti, sparsi in tutto il mondo.
Ad utilizzare il mosaico in resina altamente personalizzabile nelle forme e nei contenuti grazie a tecniche digitali, prodotto da Pepe nell'azienda ubicata nell'area industriale di Gravina, c'è anche Migros, il colosso svizzero della grande distribuzione, che gli ha affidato la realizzazione dei banconi presenti nei supermercati distribuiti su tutto il territorio di quel paese.
Citare il lavoro realizzato nel pazzo della Biennale di Venezia adesso può sembrare quasi superfluo. E per il semplice motivo che Pepe, nel frattempo, è stato incaricato di realizzare i rivestimenti di alcuni interni del centro commerciale Esp di Ravenna. Coinvolto anche nel progetto avveniristico del Casinò Marriot di Bucarest "per il quale – dice Pepe – stiamo producendo il primo mosaico con organza incorporata". E, sempre all'estero, in Portogallo questa volta, il gruppo Hilton ha scelto l'azienda gravinese per rivestire il suo "Conrad hotel" che sta realizzando in quel paese. Chi ne ha la possibilità, nel frattempo può ammirare la piscina realizzata ad Ischia dove, sul fondo rivestito di mosaico gravinese, campeggia un grande delfino; oppure le sale massaggio delle Regie terme di Acqui, in Piemonte.
Entusiasta del prodotto gravinese l'architetto Gianni Veneziano, dopo aver utilizzate il prodotto di Pepe per il Resort Bufi di Molfetta. Dice Veneziano: "I segni sulle pareti si possono leggere come affreschi dell'era digitale: il mosaico per me è una sorta di liquido denso, infinito, dove non è possibile capire l'inizio o la fine in una rappresentazione numerica, celebrale, emozionale che progetta un nuovo modo da definire. Con Mosaicodigitale avviene una sorta di rivoluzione pop con un linguaggio mobile e libertà di trasposizione di qualsiasi forma dettata dal pensiero".
Sempre nell'accogliente e tecnologico stand di "Hotel spa design", Mosaicodigitale era presente nella natural suite realizzata da Aetherea di Sergio Bizzarro & Partner, uno studio che in vent'anni di attività è diventato uno dei più importanti nel campo "della progettazione di strutture per l'ospitalità e il benessere, con una forte connotazione legata al design e all'italian style". Lo studio Bizzarro & Partners, infatti, progetta hotel e resort dal design raffinato e innovativo, come il piccolo, intimo e meraviglioso concept presentato a Milano con l'albero riprodotto sul mosaico di Salvatore Pepe e che occupava la facciata centrale della camera da letto progettata da questo architetto. Mentre l'architetto Diego Granese, anche lui salernitano e vincitore di premi in tutto il mondo, nel suo concept presentato a Milano, "agorà hs loungue bar restaurant", Mosaicodigitale era collocato su due pareti con la funzione specifica di invogliare i visitatori del salone a scoprire le bellezze del particolare spazio espositivo allestito come una finestra aperta sui principali trend del design in materia di ospitalità e benessere in previsione dell'Expo 2015.
Spostandosi dal padiglione 4, dove c'era "Hotel spa design", al 14, nel grande stand allestito da Costa Group, si incontrava di nuovo Mosaicodigitale che in questo caso aveva rivestito la bellissima tosteria di un'area espositiva che riproduceva bar e pasticceria, ristorante e rosticceria, stanza d'albergo e centro benessere. Una conferma, questa, ci dice lo stesso Pepe, dello stretto rapporto di collaborazione tra Mosaicodigitale e Costa Group, una delle più grandi aziende mondiali specializzata negli arredi per locali commerciali. Con Costa, infatti, Pepe ha realizzato i banconi – qualcosa come un chilometro e mezzo di lunghezza – del primo punto vendita Eataly a New York, realizzato in un palazzo di cinque piani che si affaccia sulla centralissima Fifth Avenue della metropoli americana. Il duo Costa-Mosaicodigitale, poi, sta realizzando altri locali, tra alberghi e ristoranti, sparsi in tutto il mondo.
Ad utilizzare il mosaico in resina altamente personalizzabile nelle forme e nei contenuti grazie a tecniche digitali, prodotto da Pepe nell'azienda ubicata nell'area industriale di Gravina, c'è anche Migros, il colosso svizzero della grande distribuzione, che gli ha affidato la realizzazione dei banconi presenti nei supermercati distribuiti su tutto il territorio di quel paese.
Citare il lavoro realizzato nel pazzo della Biennale di Venezia adesso può sembrare quasi superfluo. E per il semplice motivo che Pepe, nel frattempo, è stato incaricato di realizzare i rivestimenti di alcuni interni del centro commerciale Esp di Ravenna. Coinvolto anche nel progetto avveniristico del Casinò Marriot di Bucarest "per il quale – dice Pepe – stiamo producendo il primo mosaico con organza incorporata". E, sempre all'estero, in Portogallo questa volta, il gruppo Hilton ha scelto l'azienda gravinese per rivestire il suo "Conrad hotel" che sta realizzando in quel paese. Chi ne ha la possibilità, nel frattempo può ammirare la piscina realizzata ad Ischia dove, sul fondo rivestito di mosaico gravinese, campeggia un grande delfino; oppure le sale massaggio delle Regie terme di Acqui, in Piemonte.
Entusiasta del prodotto gravinese l'architetto Gianni Veneziano, dopo aver utilizzate il prodotto di Pepe per il Resort Bufi di Molfetta. Dice Veneziano: "I segni sulle pareti si possono leggere come affreschi dell'era digitale: il mosaico per me è una sorta di liquido denso, infinito, dove non è possibile capire l'inizio o la fine in una rappresentazione numerica, celebrale, emozionale che progetta un nuovo modo da definire. Con Mosaicodigitale avviene una sorta di rivoluzione pop con un linguaggio mobile e libertà di trasposizione di qualsiasi forma dettata dal pensiero".