Museo Acqua e Pietra, assegnati lavori strada Santo Stefano
Sarà la ditta Edil Due A Srl di Gravina ad eseguire le opere
venerdì 28 giugno 2024
9.35
Un contenitore di opere realizzate dalla natura e dal lavoro dell'uomo. Questo il museo dell'Acqua e della Pietra per il quale è stato assegnato l'appalto per i lavori da realizzare in area Santo Stefano. Ad aggiudicarsi l'assegnazione dei lavori è stata la ditta EDIL DUE A SRL di Gravina che ha ottenuto l'appalto con un ribasso del 2,81% sui 383 mila euro previsti per la realizzazione delle opere.
Una idea progettuale ambiziosa dell'amministrazione comunale che interessa l'area posta sul versante opposto a quello in cui si trova il centro abitato e precisamente sulla strada Santo Stefano, e che si estende dalla piazzola di sosta nei pressi dell'accesso del complesso rupestre delle Sette Camere, fino alla cava di tufo adiacente il ristorante Madonna della Stella, comprendendo tutta l'area archeologica ai due lati della strada carrabile asfaltata.
Un progetto che parte dalla centralità della gravina, che rappresenta un esempio straordinario di ecosistema fondato dallo stretto legame esistente tra acqua e pietra, in un luogo dove, attraverso la lavorazione della pietra e la conservazione dell'acqua, è stato possibile vivere e costruirne una intera città.
Le finalità del progetto -si legge nell'elaborato esecutivo- "sono quelle di salvaguardare e di esporre un patrimonio culturale ed ambientale ereditario grazie alla ricchezza delle materie prime dell'acqua e della pietra e dal sapiente lavoro dell'Uomo".
Un Museo dell'Acqua e della pietra con cui "si vuole attuare un processo di recupero, di salvaguardia e di fruizione di quel contesto naturalistico, geologico, storico ed archeologico che è legato alla gravina, luogo definito dal contatto tra l'acqua e la pietra e che si estende sul margine ai piedi della collina archeologica di Botromagno".
Un percorso museale che inizia dall'accesso al complesso rupestre delle Sette Camere e termina all'interno della Cava Grande di tufo, attraverso un sentiero naturalistico tra aree di scavi archeologici di tombe a fossa e altre piccole cave di estrazione di tufo.
In particolare verranno realizzati interventi conservativi e protettivi con pulitura e bonifica dei siti archeologici e il rifacimento dei cordoli stradali con nuovi cordoli in pietra. Sarà realizzata la pavimentazione in pietra alla cava di accesso al complesso rupestre delle Sette Camere, oltre alla creazione di passerelle metalliche per facilitare l'accesso e la fruizione di alcuni luoghi come gli scavi di strada Santo Stefano e Cava Piccola. E' prevista anche la messa in posa di una pavimentazione in terra stabilizzata che non contrasta con l'ambiente circostante ed infine, la trasformazione della Cava Grande in un luogo polifunzionale e spazio di raccolta delle visite di gruppo, ma anche come cavea per eventi culturali.
I lavori dovrebbero prendere il via a partire dal prossimo Settembre.
Una idea progettuale ambiziosa dell'amministrazione comunale che interessa l'area posta sul versante opposto a quello in cui si trova il centro abitato e precisamente sulla strada Santo Stefano, e che si estende dalla piazzola di sosta nei pressi dell'accesso del complesso rupestre delle Sette Camere, fino alla cava di tufo adiacente il ristorante Madonna della Stella, comprendendo tutta l'area archeologica ai due lati della strada carrabile asfaltata.
Un progetto che parte dalla centralità della gravina, che rappresenta un esempio straordinario di ecosistema fondato dallo stretto legame esistente tra acqua e pietra, in un luogo dove, attraverso la lavorazione della pietra e la conservazione dell'acqua, è stato possibile vivere e costruirne una intera città.
Le finalità del progetto -si legge nell'elaborato esecutivo- "sono quelle di salvaguardare e di esporre un patrimonio culturale ed ambientale ereditario grazie alla ricchezza delle materie prime dell'acqua e della pietra e dal sapiente lavoro dell'Uomo".
Un Museo dell'Acqua e della pietra con cui "si vuole attuare un processo di recupero, di salvaguardia e di fruizione di quel contesto naturalistico, geologico, storico ed archeologico che è legato alla gravina, luogo definito dal contatto tra l'acqua e la pietra e che si estende sul margine ai piedi della collina archeologica di Botromagno".
Un percorso museale che inizia dall'accesso al complesso rupestre delle Sette Camere e termina all'interno della Cava Grande di tufo, attraverso un sentiero naturalistico tra aree di scavi archeologici di tombe a fossa e altre piccole cave di estrazione di tufo.
In particolare verranno realizzati interventi conservativi e protettivi con pulitura e bonifica dei siti archeologici e il rifacimento dei cordoli stradali con nuovi cordoli in pietra. Sarà realizzata la pavimentazione in pietra alla cava di accesso al complesso rupestre delle Sette Camere, oltre alla creazione di passerelle metalliche per facilitare l'accesso e la fruizione di alcuni luoghi come gli scavi di strada Santo Stefano e Cava Piccola. E' prevista anche la messa in posa di una pavimentazione in terra stabilizzata che non contrasta con l'ambiente circostante ed infine, la trasformazione della Cava Grande in un luogo polifunzionale e spazio di raccolta delle visite di gruppo, ma anche come cavea per eventi culturali.
I lavori dovrebbero prendere il via a partire dal prossimo Settembre.