Museo civico, affidata la gestione
Contratto triennale per far vivere il contenitore storico-culturale
domenica 11 agosto 2019
10.10
Il Comune di Gravina ha affidato alla società cooperativa Laetitia vincitrice del bando pubblico per l'allestimento e la gestione del museo civico e della zona archeologica del Padre Eterno.
Quattro le società che hanno inviato nei tempi previsti dal bando la propria manifestazione di interesse ma solo due hanno presentato l'offerta economica.
Gli atti di gara hanno dato ragione alla società cooperativa Laetitia una realtà che da anni opera in ambito sociale e culturale con la gestione di progetti sociali come ad esempio il servizio di assistenza educativa domiciliare offerto dal Piano sociale di zona nei comuni dell'ambito e progetti culturali e turistici con la gestione di diverse strutture quali Torre dei Guardiani, l'allestimento del centro visita di Laterza, villa Frammarino di Bitonto e sino al 2017 anche la rete museale dedicata all'Uomo di Altamura.
Dalla firma del contratto la cooperativa dovrà occuparsi dell'allestimento del museo di Gravina per cui sarebbero già in contatto con i tecnici dell'università di Bari e della Basilicata per poi avviare la gestione del museo. Una gestione che da contratto ha durata di tre anni.
Quattro le società che hanno inviato nei tempi previsti dal bando la propria manifestazione di interesse ma solo due hanno presentato l'offerta economica.
Gli atti di gara hanno dato ragione alla società cooperativa Laetitia una realtà che da anni opera in ambito sociale e culturale con la gestione di progetti sociali come ad esempio il servizio di assistenza educativa domiciliare offerto dal Piano sociale di zona nei comuni dell'ambito e progetti culturali e turistici con la gestione di diverse strutture quali Torre dei Guardiani, l'allestimento del centro visita di Laterza, villa Frammarino di Bitonto e sino al 2017 anche la rete museale dedicata all'Uomo di Altamura.
Dalla firma del contratto la cooperativa dovrà occuparsi dell'allestimento del museo di Gravina per cui sarebbero già in contatto con i tecnici dell'università di Bari e della Basilicata per poi avviare la gestione del museo. Una gestione che da contratto ha durata di tre anni.