Museo civico diocesano a un passo dalla riapertura

Appaltati i lavori per l’allacciamento dell’energia elettrica. I lavori di restauro iniziarono nel 1997.

martedì 11 settembre 2012 16.10
A cura di Francesco Mastromatteo
E finalmente luce fu.

Tempi brevi per la riapertura del Museo diocesano? Sembra di sì, se l'ultimo intoppo che teneva ancora chiusi i portoni dell'ex seminario diocesano, ovvero l'allacciamento e l'attivazione della rete elettrica, è stato davvero finalmente superato. Con apposita determina, infatti, il Comune ha affidato all'Enel ed alla Giannelli Impianti Srl i lavori di tubazione e predisposizione dei cavidotti della cabina di trasformazione Enel, per un costo complessivo di 11. 697 euro.

Ottimismo e fiducia di una rapida riapertura anche da Palazzo di Città. "Entro pochi giorni – fa sapere l'assessore Laura Marchetti – faremo il punto definitivo sul polo museale di Gravina, anche perché ci sono tempi ristretti da rispettare in base agli accordi con la Regione". L'amministrazione Valente punta quindi a potersi fregiare del taglio del nastro di una delle tante realtà dei beni culturali gravinesi non fruibili a causa della lentezza della burocrazia.

Era il lontano 1997 quando il capitolo della Cattedrale concesse in comodato d'uso il palazzo dell'ex seminario al Comune che avviò i lavori di ristrutturazione e recupero funzionale della struttura. Fino a pochi anni fa, le sale dell'ex seminario ospitavano al primo piano la ricostruzione delle tombe dei due guerrieri peuceti rinvenuti nella zona del Padre Eterno, oltre a tanti altri reperti storici di inestimabile valore, mentre al secondo piano era allocato il museo di arte sacra, che custodiva, tra l'altro, i paramenti indossati da Papa Benedetto XIII. Cominciati i lavori di restauro, dal costo complessivo di 1.500.000 euro circa finanziati dalla Regione, sul museo civico scese un assordante silenzio e i due guerrieri finirono nei magazzini della Fondazione Pomarici Santomasi in attesa di rivedere la luce, mentre la burocrazia, tra mancati collaudi e cambi di amministrazioni, trovava sempre nuovi motivi per alimentare le sue proverbiali lungaggini. Nell'estate del 2011 l'amministrazione Divella fece costruire una nuova cabina Enel al piano interrato dell'ex seminario vescovile, per un costo complessivo di poco più di 10. 000 euro. Con l'ultimo appalto, quella luce dovrebbe anche essere accesa, per illuminare i tesori della storia patria troppo a lungo rimasti al buio.