Le forze dell'ordine insieme contro frodi e caporalato
Nasce il coordinamento interforze in ambito agroalimentare. Coinvolti anche sindacati e associazioni.
martedì 26 marzo 2013
09.00
Combattere il caporalato. Impedire le frodi alimentari. Prevenire reati ambientali.
Sono i tre principali obiettivi del coordinamento interforze nato per contrastare il fenomeno dell'illegalità in ambito agroalimentare. L'iniziativa, varata a livello provinciale dalla Questura di Bari, ha trovato a Gravina il suo motore nel Commissariato di pubblica sicurezza. Nei giorni scorsi, infatti, il commissario Pietro Battipede, su delega del questore Domenico Pinzello, ha promosso il primo incontro tra le parti interessate: Polizia, Carabinieri, Corpo Forestale, Polizia Municipale. Insieme a loro anche le organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil, coinvolte nella fase di programmazione per creare una stretta sinergia e poter meglio definire misure ed azioni da intraprendere.
Dalla riunione, svoltasi a porte chiuse, sarebbe emersa l'inesistenza di motivi di particolare preoccupazione nell'agro gravinese, ma sul tavolo del confronto sarebbero finiti comunque episodi-spia che avrebbero suggerito di tenere comunque alta la guardia sul versante del caporalato (specie in vista della stagione della raccolta delle ciliegie), senza trascurare tuttavia il fronte del lavoro nero in agricoltura (che sarebbe la piaga più grave) e quelli delle frodi alimentari, della macellazione di carni clandestine, dello scarico di acque reflue secondo modalità vietate dalla legge, dello smaltimento non autorizzato di rifiuti.
Questioni e situazioni delle quali si occuperà ora il neonato gruppo di lavoro, che avrà anche il compito di favorire una più fluida circolazione di dati e notizie tra le varie componenti al fine di garantire una maggior incisività delle risposte che, già dai prossimi giorni, saranno date in campo investigativo.
Sono i tre principali obiettivi del coordinamento interforze nato per contrastare il fenomeno dell'illegalità in ambito agroalimentare. L'iniziativa, varata a livello provinciale dalla Questura di Bari, ha trovato a Gravina il suo motore nel Commissariato di pubblica sicurezza. Nei giorni scorsi, infatti, il commissario Pietro Battipede, su delega del questore Domenico Pinzello, ha promosso il primo incontro tra le parti interessate: Polizia, Carabinieri, Corpo Forestale, Polizia Municipale. Insieme a loro anche le organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil, coinvolte nella fase di programmazione per creare una stretta sinergia e poter meglio definire misure ed azioni da intraprendere.
Dalla riunione, svoltasi a porte chiuse, sarebbe emersa l'inesistenza di motivi di particolare preoccupazione nell'agro gravinese, ma sul tavolo del confronto sarebbero finiti comunque episodi-spia che avrebbero suggerito di tenere comunque alta la guardia sul versante del caporalato (specie in vista della stagione della raccolta delle ciliegie), senza trascurare tuttavia il fronte del lavoro nero in agricoltura (che sarebbe la piaga più grave) e quelli delle frodi alimentari, della macellazione di carni clandestine, dello scarico di acque reflue secondo modalità vietate dalla legge, dello smaltimento non autorizzato di rifiuti.
Questioni e situazioni delle quali si occuperà ora il neonato gruppo di lavoro, che avrà anche il compito di favorire una più fluida circolazione di dati e notizie tra le varie componenti al fine di garantire una maggior incisività delle risposte che, già dai prossimi giorni, saranno date in campo investigativo.