Natale di paglia nel centro storico di Gravina
Presepe suggestivo in zona Santa Sofia. Il club Unesco e il cioccolataio Mario Ferrante uniti per la valorizzazione del centro storico
giovedì 30 dicembre 2010
12.11
Da Lecce a Napoli, da Matera a GRAVINA! E sì, il Natale fa parte anche del codice genetico gravinese e guai a non rispettare le tradizioni!
Mercatini natalizi e presepi che meritano consensi, si trovano accanto alle nostre case, senza dover percorrere tanta strada…ma chissà in quanti conoscono il presepe di cui parliamo. Un presepe in paglia in un scorcio suggestivo della terra che calpestiamo, un rimando al mondo contadino e alle sue tradizioni, a una dimensione perduta, fatta da persone umili; parole e sensazioni che emergono dal passato, avvolgendo il visitatore in un'atmosfera senza tempo.
È attraverso "abiti, mobilio e momenti di vita di un tempo che fu, di una città da alcuni dimenticata, ma per fortuna da molti fortemente vissuta", che il club Unesco di Gravina ha deciso quest'anno di valorizzare un'area ben precisa del centro storico, riuscendoci alla perfezione.
La zona in questione è quella della chiesa di Santa Sofia, una strada secondaria del centro storico della città che probabilmente e purtroppo tanti giovani non hanno mai percorso; una strada nel cuore più nascosto di Gravina, pur sempre sede di residenze, servizi pubblici, privati e attività commerciali. Una zona additata da molti perché difficile da raggiungere e dotata di un numero esiguo di parcheggi in una Gravina in cui lasciare la macchina altrove e proseguire a piedi sembra sia diventato ormai insidioso e pericoloso! Uno scorcio davvero suggestivo, ma purtroppo effetto dell'amnesia delle amministrazioni succedutesi negli anni, nonché della indolenza di tanti cittadini.
Ma le difficoltà questa volta non hanno fermato la passione per la città e la buona volontà di alcuni. È attualmente possibile visitare un'altra Gravina sotterranea adibita però alla natività, quella dell'ipogeo in zona Santa Sofia che l'artigiano del cioccolato Mario Ferrante ha voluto fortemente impiegare in tal senso, coinvolgendo la gioventù volenterosa gravinese, il club Unesco appunto e l'amministrazione comunale.
"Leccornie" natalizie all'interno della cantina sottostante la cioccolateria Santa Sofia: "un presepe all'interno di un ambiente molto simile a quello che, secondo la tradizione biblica, ospitò il Bambinello quella notte. Una nuda e fredda grotta. Accanto alla Natività trovano spazio le lavandaie, il ciabattino, la massaia che nella sua casa, intenta a filar la lana, cucina e controlla che i panni si asciughino sul braciere, il nonnino che beatamente riposa nel suo letto mentre il Bambino viene alla luce". Di fronte, nella chiesa Santa Sofia lo stesso club Unesco ha realizzato un ulteriore presepe, simbolo di una zona che vive ancora ed è in grado di offrire un legame nuovo con il presente.
Tutte le sere dalle 20.00 alle 21.30 circa a chiunque la possibilità di visitare e di emozionarsi...
Mercatini natalizi e presepi che meritano consensi, si trovano accanto alle nostre case, senza dover percorrere tanta strada…ma chissà in quanti conoscono il presepe di cui parliamo. Un presepe in paglia in un scorcio suggestivo della terra che calpestiamo, un rimando al mondo contadino e alle sue tradizioni, a una dimensione perduta, fatta da persone umili; parole e sensazioni che emergono dal passato, avvolgendo il visitatore in un'atmosfera senza tempo.
È attraverso "abiti, mobilio e momenti di vita di un tempo che fu, di una città da alcuni dimenticata, ma per fortuna da molti fortemente vissuta", che il club Unesco di Gravina ha deciso quest'anno di valorizzare un'area ben precisa del centro storico, riuscendoci alla perfezione.
La zona in questione è quella della chiesa di Santa Sofia, una strada secondaria del centro storico della città che probabilmente e purtroppo tanti giovani non hanno mai percorso; una strada nel cuore più nascosto di Gravina, pur sempre sede di residenze, servizi pubblici, privati e attività commerciali. Una zona additata da molti perché difficile da raggiungere e dotata di un numero esiguo di parcheggi in una Gravina in cui lasciare la macchina altrove e proseguire a piedi sembra sia diventato ormai insidioso e pericoloso! Uno scorcio davvero suggestivo, ma purtroppo effetto dell'amnesia delle amministrazioni succedutesi negli anni, nonché della indolenza di tanti cittadini.
Ma le difficoltà questa volta non hanno fermato la passione per la città e la buona volontà di alcuni. È attualmente possibile visitare un'altra Gravina sotterranea adibita però alla natività, quella dell'ipogeo in zona Santa Sofia che l'artigiano del cioccolato Mario Ferrante ha voluto fortemente impiegare in tal senso, coinvolgendo la gioventù volenterosa gravinese, il club Unesco appunto e l'amministrazione comunale.
"Leccornie" natalizie all'interno della cantina sottostante la cioccolateria Santa Sofia: "un presepe all'interno di un ambiente molto simile a quello che, secondo la tradizione biblica, ospitò il Bambinello quella notte. Una nuda e fredda grotta. Accanto alla Natività trovano spazio le lavandaie, il ciabattino, la massaia che nella sua casa, intenta a filar la lana, cucina e controlla che i panni si asciughino sul braciere, il nonnino che beatamente riposa nel suo letto mentre il Bambino viene alla luce". Di fronte, nella chiesa Santa Sofia lo stesso club Unesco ha realizzato un ulteriore presepe, simbolo di una zona che vive ancora ed è in grado di offrire un legame nuovo con il presente.
Tutte le sere dalle 20.00 alle 21.30 circa a chiunque la possibilità di visitare e di emozionarsi...
Il Club UNESCO di Gravina in Puglia anche quest'anno si è occupato dell'organizzazione degli eventi del Natale nella città, in collaborazione con il Comune. Il Club è motivato dagli ideali d'azione dell'UNESCO, il cui scopo è "contribuire a mantenere la pace e la sicurezza rafforzando, attraverso l'educazione, la scienza e la cultura, il rispetto universale della giustizia, delle opinioni, dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali per ognuno". L'area oggetto di attenzione da parte del Club Unesco è stata quella del rione "dei greci" e soprattutto la zona della chiesa di Santa Sofia. La rivalutazione di quest'area è avvenuta sotto molteplici aspetti: l'architettura, la gastronomia e le tradizioni culturali qui presenti.