“Natività in Chiostro”, il presepe come opera d’arte
Grande successo per la manifestazione presso "San Francesco"
mercoledì 8 gennaio 2020
19.50
"Natività in Chiostro" è il nome dell'evento che ha arricchito il Santo Natale presso la Parrocchia San Francesco d'Assisi di Gravina in Puglia. L'incantevole Chiostro francescano ha fatto da scenario alla prima edizione del Presepe Vivente, interamente realizzato ed animato dalla comunità parrocchiale. L'evento si è svolto in tre date - 8, 22 dicembre e 5 gennaio - che hanno fatto registrare, nonostante le temperature rigide, un'ottima affluenza e un giudizio positivo da parte dei visitatori.
L'iniziativa è stata fortemente voluta dalla Comunità dei Frati Minori Conventuali, con la preziosa collaborazione dell'associazione "Corteo Storico Montfort" fondamentale partner che ha messo a disposizione gli abiti, gli oggetti per allestire le scene e lo spaccato della civiltà contadina nel larghetto antistante la Chiesa.
Le fasi di progettazione e allestimento delle scene sono state seguite nei minimi particolari dal direttore artistico Francesco Loglisci "la Felce" che non ha voluto rappresentare il Presepe Vivente con le classiche capanne a cui siamo abituati, ma ha inteso dare un taglio artistico alla Natività, rappresentando 10 scene come veri e propri quadri, posti su piedistalli rialzati rispetto al piano strada. Questa opzione ha permesso a tutti di vedere al meglio i particolari delle scene riprodotte, anche nei momenti di grande calca e, al contempo, di salvaguardare l'aspetto architettonico del Chiostro.
Le scene riprodotte: la locanda, il casaro, le lavandaie, il falegname, il fabbro, il fruttivendolo, il pastore, il calzolaio, I Re Magi e l'immancabile Natività, sono state interpretate dagli appartenenti ai diversi gruppi parrocchiali. Una rappresentazione non statica ma movimentata dall'azione dei protagonisti, impegnati nel riprodurre le scene di vita, che ha reso il tutto più emozionante perché vissuto nel "qui ed ora". All'occhio attento dei visitatori non è sfuggito il chiaro richiamo e omaggio ai quadri del Caravaggio, nella scelta dei colori e nella rappresentazione realistica delle scene.
La rappresentazione della Natività, durante le tre serate, ha vissuto eventi collaterali nella piazzetta antistante la Chiesa, come lo spaccato della civiltà contadina (a cura del "Corteo Storico Montfort") e l'immancabile degustazione di prodotti dell'enogastronomia tipicamente natalizia come pettole e cartellate, castagne arrostite accompagnate dal buon vino locale.
Ogni serata è stata pensata e realizzata in modo differente, offrendo momenti suggestivi. Nella prima serata l'arrivo a sorpresa di Giuseppe e Maria su di un asinello ha commosso i presenti giunti per l'inaugurazione; nella seconda serata è arrivato il suono delle zampogne, strumento che da sempre richiama grandi e piccini alle melodie tipiche del Natale, degli Zampognari dell'Alta Murgia con i loro abiti tipici. Immancabile, nel terzo ed ultimo appuntamento, alla vigilia della Epifania, l'arrivo a cavallo dei Re Magi che, dopo aver rievocato la deposizione ai piedi della Natività con oro, incenso e mirra, hanno consegnato a grandi e piccini cioccolatini e caramelle.
Quello che rimane è l'esempio di una comunità parrocchiale coesa e impegnata a far bene.
L'iniziativa è stata fortemente voluta dalla Comunità dei Frati Minori Conventuali, con la preziosa collaborazione dell'associazione "Corteo Storico Montfort" fondamentale partner che ha messo a disposizione gli abiti, gli oggetti per allestire le scene e lo spaccato della civiltà contadina nel larghetto antistante la Chiesa.
Le fasi di progettazione e allestimento delle scene sono state seguite nei minimi particolari dal direttore artistico Francesco Loglisci "la Felce" che non ha voluto rappresentare il Presepe Vivente con le classiche capanne a cui siamo abituati, ma ha inteso dare un taglio artistico alla Natività, rappresentando 10 scene come veri e propri quadri, posti su piedistalli rialzati rispetto al piano strada. Questa opzione ha permesso a tutti di vedere al meglio i particolari delle scene riprodotte, anche nei momenti di grande calca e, al contempo, di salvaguardare l'aspetto architettonico del Chiostro.
Le scene riprodotte: la locanda, il casaro, le lavandaie, il falegname, il fabbro, il fruttivendolo, il pastore, il calzolaio, I Re Magi e l'immancabile Natività, sono state interpretate dagli appartenenti ai diversi gruppi parrocchiali. Una rappresentazione non statica ma movimentata dall'azione dei protagonisti, impegnati nel riprodurre le scene di vita, che ha reso il tutto più emozionante perché vissuto nel "qui ed ora". All'occhio attento dei visitatori non è sfuggito il chiaro richiamo e omaggio ai quadri del Caravaggio, nella scelta dei colori e nella rappresentazione realistica delle scene.
La rappresentazione della Natività, durante le tre serate, ha vissuto eventi collaterali nella piazzetta antistante la Chiesa, come lo spaccato della civiltà contadina (a cura del "Corteo Storico Montfort") e l'immancabile degustazione di prodotti dell'enogastronomia tipicamente natalizia come pettole e cartellate, castagne arrostite accompagnate dal buon vino locale.
Ogni serata è stata pensata e realizzata in modo differente, offrendo momenti suggestivi. Nella prima serata l'arrivo a sorpresa di Giuseppe e Maria su di un asinello ha commosso i presenti giunti per l'inaugurazione; nella seconda serata è arrivato il suono delle zampogne, strumento che da sempre richiama grandi e piccini alle melodie tipiche del Natale, degli Zampognari dell'Alta Murgia con i loro abiti tipici. Immancabile, nel terzo ed ultimo appuntamento, alla vigilia della Epifania, l'arrivo a cavallo dei Re Magi che, dopo aver rievocato la deposizione ai piedi della Natività con oro, incenso e mirra, hanno consegnato a grandi e piccini cioccolatini e caramelle.
Quello che rimane è l'esempio di una comunità parrocchiale coesa e impegnata a far bene.