Nato a Gravina grazie al 118

Da alla luce il suo primo figlio in casa. I sanitari del 118 la aiutano durante il parto.

lunedì 29 ottobre 2012 10.50
A cura di Antonella Testini
Dopo vent'anni Gravina ha dato i natali ad un bambino.

Il reparto di ostetricia di Gravina, infatti, è chiuso da oltre un ventennio e tutti i ragazzi nati dagli anni '80 in poi sono venuti alla luce nel vicino ospedale di Altamura. Eccezion fatta per il piccolo nato questa notte a Gravina grazie all'intervento dei sanitari del 118.

Tutto è partito da una segnalazione trasmessa dalla centrale di Bari alla postazione locale del pronto intervento con a bordo il dottor Francesco Papappicco, l'infermiere Tommaso Lorusso e l'autista soccorritore Nicola Marroccoli. I tre intervenuti prontamente all'indirizzo indicato, nei pressi del centro storico dove si trovava una donna pronta a partorire, si sono visti costretti a lasciare l'ambulanza impossibilitata a passare nei vicoli stretti del centro.

Scesi dal mezzo, i tre sanitari dopo aver preso la barella e tutto l'occorrente, si sono diretti presso l'abitazione nel tentativo di prelevare la donna per portarla in ospedale, ma il parto già avviato ha reso praticamente impossibile la corsa verso l'ospedale.

Così il dottor Papappicco, detto «dr. John Coffey" come il protagonista del celebre film "Il miglio verde", resosi conto della situazione, ha deciso di procedere con il parto casalingo, aiutando la donna a dare alla luce un maschietto di 2 chili e 630 grammi. L'assistenza post-parto è poi proseguita nel pronto soccorso cittadino.

Ora il piccolo gravinese si trova ricoverato nell'ospedale di Altamura insieme alla mamma.

Una giornata movimentata per l'èquipe gravinese che poche ore prima avevano salvato un uomo di 39 anni ritrovato in casa privo di sensi. Il trentanovenne era stato colto da un arresto cardio-respiratorio a causa probabilmente della così detta "Sindrome di Brugada", una grave anomalia cardiaca non facilmente diagnosticabile. dopo l'intervento del 118, l'uomo è stato trasportato sano e salvo presso l'ospedale di Altamura per eventuali accertamenti sanitari.