Niente disoccupati al Parco
I grillini chiedono di impiegare gli addetti al servizio civico ma l'amministrazione rifiuta l'offerta
giovedì 5 giugno 2014
9.14
Fa discutere, ancora una volta, la riapertura della pineta comunale. Nello specifico a finire sotto la lente del Movimento 5 stelle sono state le dichiarazioni del vice sindaco Gino Lorusso rilasciate proprio alla redazione di Gravinalife con cui anticipava che la gestione e la sorveglianza dei parchi sarebbe stata affidata secondo modalità e tempi già sperimentati lo scorso anno, ovvero affidando il compito di aprire e chiudere i parchi oltre che di sorvegliarli, ad alcune associazioni cittadine.
Una conferma che non è piaciuta agli attivisti del Movimento 5 stelle i quali, presa per l'ennesima volta carta e penna, sono tornati ad interrogare l'amministrazione.
"Ci chiediamo e vi chiediamo – si legge nella interrogazione inviata al primo cittadino e contestualmente agli assessori Gino Lorusso e Felice Lafabiana - anziché spendere 15.000 euro per l'affidamento della gestione dei parchi gioco alle 5 associazioni di volontariato come lo scorso anno, perché di concerto con l'assessore Lafabiana non pensate di impiegare gli addetti del servizio civico che saranno comunque pagati mediante l'utilizzo dei voucher? Perché continuare a spendere male i nostri soldi non ottimizzando la spesa corrente?".
Domande che, in attesa di risposte, si sono concretizzate in una proposta messa nero su bianco e sottoposta all'attenzione degli amministratori: "Sappiamo bene che i servizi resi per il tramite dei vouchers non prevedono la possibilità di assunzioni o l'impiego degli addetti per lavori continuativi, ed infatti non bisognerà assumerli e si tratterà, in questo caso, di prestazioni occasionali. Infatti, considerato che a regime le persone che saranno impiegate per il servizio civico saranno circa 70 e visto che dovranno fare 2 ore giornaliere ciascuno, basterebbero solamente 5 persone al giorno in pineta e 5 al parco giochi della zona PIP e quindi ad ognuno capiterà di fare il proprio turno nello stesso luogo, una volta ogni due settimane".
Argomentazioni che non hanno convinto i due rappresentanti.
L'assessore Lorusso ribadisce le scelte dell'amministrazione spiegando che la gestione dei parchi prevede precisi orari di apertura e di chiusura con un impegno lavorativo di diverse ore al giorno. Se per questo lavoro dovessero essere occupati i cittadini inseriti nelle graduatorie del servizio civico, l'amministrazione sarebbe costretta ad avviare un vero e proprio rapporto di lavoro continuativo, cosa che non è possibile nel regime del servizio civico. "La gestione della pineta impone intere giornate di lavoro e un impegno notevole, oltre che un certo carico di responsabilità, che non può essere coperto dagli aventi diritto ai vouchers" spiega Gino Lorusso.
Dello stresso avviso anche l'assessore Lafabiana che prima chiarisce quali sono i criteri di individuazione degli aventi diritto al "compenso condizionato" ovvero la situazione economica e finanziaria del nucleo familiare, e poi difende il provvedimento del servizio civico "perché non solo offrimmo occasioni di lavoro seppure minimo ma, grazie alla associazione delle Samaritane, diamo un servizio di ascolto e di supporto per le famiglie in difficoltà".
Dunque niente sorveglianza e niente gestione dei parchi per i disoccupati che hanno presentato richiesta di essere impegnati in lavori di pubblica utilità. "al contrario questi giorni alcuni di loro sono impegnati a ripulire la pineta in vista dell'apertura mentre altri vigilano dinanzi alle scuole per aiutare vigili e genitori ad accompagnare i bambini in piena sicurezza" conclude Lafabiana.
Una conferma che non è piaciuta agli attivisti del Movimento 5 stelle i quali, presa per l'ennesima volta carta e penna, sono tornati ad interrogare l'amministrazione.
"Ci chiediamo e vi chiediamo – si legge nella interrogazione inviata al primo cittadino e contestualmente agli assessori Gino Lorusso e Felice Lafabiana - anziché spendere 15.000 euro per l'affidamento della gestione dei parchi gioco alle 5 associazioni di volontariato come lo scorso anno, perché di concerto con l'assessore Lafabiana non pensate di impiegare gli addetti del servizio civico che saranno comunque pagati mediante l'utilizzo dei voucher? Perché continuare a spendere male i nostri soldi non ottimizzando la spesa corrente?".
Domande che, in attesa di risposte, si sono concretizzate in una proposta messa nero su bianco e sottoposta all'attenzione degli amministratori: "Sappiamo bene che i servizi resi per il tramite dei vouchers non prevedono la possibilità di assunzioni o l'impiego degli addetti per lavori continuativi, ed infatti non bisognerà assumerli e si tratterà, in questo caso, di prestazioni occasionali. Infatti, considerato che a regime le persone che saranno impiegate per il servizio civico saranno circa 70 e visto che dovranno fare 2 ore giornaliere ciascuno, basterebbero solamente 5 persone al giorno in pineta e 5 al parco giochi della zona PIP e quindi ad ognuno capiterà di fare il proprio turno nello stesso luogo, una volta ogni due settimane".
Argomentazioni che non hanno convinto i due rappresentanti.
L'assessore Lorusso ribadisce le scelte dell'amministrazione spiegando che la gestione dei parchi prevede precisi orari di apertura e di chiusura con un impegno lavorativo di diverse ore al giorno. Se per questo lavoro dovessero essere occupati i cittadini inseriti nelle graduatorie del servizio civico, l'amministrazione sarebbe costretta ad avviare un vero e proprio rapporto di lavoro continuativo, cosa che non è possibile nel regime del servizio civico. "La gestione della pineta impone intere giornate di lavoro e un impegno notevole, oltre che un certo carico di responsabilità, che non può essere coperto dagli aventi diritto ai vouchers" spiega Gino Lorusso.
Dello stresso avviso anche l'assessore Lafabiana che prima chiarisce quali sono i criteri di individuazione degli aventi diritto al "compenso condizionato" ovvero la situazione economica e finanziaria del nucleo familiare, e poi difende il provvedimento del servizio civico "perché non solo offrimmo occasioni di lavoro seppure minimo ma, grazie alla associazione delle Samaritane, diamo un servizio di ascolto e di supporto per le famiglie in difficoltà".
Dunque niente sorveglianza e niente gestione dei parchi per i disoccupati che hanno presentato richiesta di essere impegnati in lavori di pubblica utilità. "al contrario questi giorni alcuni di loro sono impegnati a ripulire la pineta in vista dell'apertura mentre altri vigilano dinanzi alle scuole per aiutare vigili e genitori ad accompagnare i bambini in piena sicurezza" conclude Lafabiana.