Niente fondi per la riqualificazione del centro storico

La Confesercenti chiede che l’Amministrazione impegni ugualmente € 100.000,00. Il progetto presentato dal comune si classifica secondo non avente diritto

sabato 23 ottobre 2010
Cronistoria della "Caporetto" del centro storico gravinese. È con le seguenti tappe che la Confesercenti di Gravina, in persona del suo rappresentante cittadino, Oronzo Rifino, ricostruisce la "perdita" dei finanziamenti del progetto comunale per la riqualificazione della rete commerciale del centro storico di Gravina.


"Con delibera di giunta comunale n. 71 del 29/4/2010 l'amministrazione Divella manifestava la volontà a partecipare al bando regionale per ottenere i contributi per la riqualificazione della rete commerciale cittadina e individuava la zona del storico perché da tempo non è interessata da una vera riqualificazione e per la sua vocazione commerciale.
Con delibera di giunta comunale n. 73 del 30/4/2010 si approvava il programma per la partecipazione al bando e si procedeva anche all'impegno di spesa per la parte non assistita dalla Regione Puglia (€ 100.000,00+100.000,00).
Con Determina Dirigenziale n. 370 del 29/4/2010 si procedeva all'incarico professionale per la redazione del progetto presentato alla Regione Puglia in data 30/4/2010.
Con DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE REGIONALE SERVIZIO ATTIVITA' ECONOMICHE CONSUMATORI del 27 settembre 2010, n. 412, viene approvata in via definitiva la graduatoria per l'assegnazione dei contributi e il progetto presentato dal nostro comune risulta al n. 44 della graduatoria e quindi il secondo non avente diritto".

Morale della storia: "ancora una volta la nostra città viene penalizzata, il centro storico sarà ancora una volta penalizzato e di conseguenza il commercio locale perderà € 200.000,00".
Tanto ciò premesso la Confesercenti di Gravina a nome dei commercianti chiede che l'Amministrazione Divella impegni ugualmente la somma di € 100.000,00 "magari ridimensionando il progetto e magari approvando anche l'altra nostra proposta di finanziare la costituzione del Centro Commerciale Naturale di Corso Aldo Moro, in questo modo si darebbe una parziale risposta alla crisi del commercio nella nostra città".