Ninfea, viva per miracolo

Nonostante la tragica esperienza, è pronta a dare e ricevere amore

martedì 11 luglio 2017 12.47
A soli quattro mesi di vita, tanta crudeltà hanno visto i dolcissimi occhi di Ninfea, una cagnolina scampata alle grinfie della morte per miracolo.

Dopo essere stata chiusa in un sacchetto di plastica dall'uomo che l'aveva in custodia, è stata gettata in un pilone alla periferia di Gravina, con il chiaro obiettivo di porre fine alla sua vita.
La scena è avvenuta sotto gli occhi di un gruppo di ragazzini a cui l'uomo ha anche chiesto se avessero voglia di prendersi cura di un cane.

Dopo il rifiuto del gruppetto di studenti, il pensionato non ha esitato a lanciare in acqua la busta contenete la cagnolina.

Solo la prontezza dei ragazzini ha salvato Ninfea, così è stata ribattezzata la cucciola, da morte certa.

Tirato fuori il sacchetto dall'acqua, i ragazzi hanno allertato la Polizia Municipale e la Lega Nazionale Del Cane di Gravina per trasportare la cagnolina presso la struttura veterinaria più vicina in condizioni oramai critiche.
E' lì che Ninfea ha rivisto la luce, grazie alle cure prestate dai veterinari, alla disponibilità dei vigili e dei volontari, ma soprattutto al gran cuore di quei giovani che si sono prodigati nel salvataggio dell'animale innocente.

La Lega del Cane ha manifestato l'intenzione di sporgere denuncia contro ignoti, e chiesto la collaborazione di tutti - cittadini gravinesi, Polizia Locale e dell'Amministrazione comunale - per individuare il responsabile di questo atto disumano.

Responsabile che è stato rintracciato dalla Municipale di Gravina e denunciato.
La speranza ora è che Ninfea trovi presto un amico, prima ancora di un padroncino, che la accolga nelle confortevoli mura di casa.