No al mattatoio
I residenti protestano contro la decisione del consiglio comunale.
sabato 6 dicembre 2014
13.33
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata alla redazione di GravinaLife dal Comitato Pro Murgetta, a seguito di una variante urbanistica per la realizzazione di un opificio artigianale in contrada Murgetta. Mentre i cittadini valutano eventuali azioni, la redazione continuerà a seguire il caso con l'attenzione che merita.
"Regalo di natale anticipato per i residenti della contrada Murgetta"
Si parte dal presupposto che l'opificio dovrebbe sorgere in contrada Murgetta, poiché scriveva Stasi nella sua relazione tecnica:
Una variante indispensabile poiché l'opificio per dimensione e per finalità sarebbe compatibile con la zona artigianale di Gravina e non con contrada Murgetta dove, invece, verrà realizzato perché, "nella zona artigianale di Gravina non sono attualmente disponibili aree in quanto i lotti risultano tutti assegnati"
Infatti, la relazione della Regione Puglia - Assessorato alla Qualità del Territorio a firma del dirigente di settore Dott. Nicola Giordano, riferita alla Conferenza di Servizi 10.12.2012, tra Comune di Gravina, Regione Puglia e responsabile del SUAP, dice che: tale territorio è dotato di un'area destinata alla realizzazione di opifici per attività artigianali (Zona P.I.P.). Nella stessa, pero non sono, attualmente, disponibili aree in quanto i lotti risultano tutti assegnati (tale relazione si trova sul sito del Comune di Gravina Albo on line) .
In realtà il dato che non ci sono lotti disponibili è inesatto, poiché esistono diversi lotti assegnati e su cui non si è mai costruito e che pertanto decorso un certo lasso di tempo, il Comune avrebbe dovuto sottrarre ai destinatari originari per riassegnarlo ai nuovi. E' il primo punto che mettiamo in evidenza, poiché garantirebbe la realizzazione dell'opificio artigianale da adibire a linea di macellazione di ovini e caprini non in contrada Murgetta, ma appunto in zona PIP.
Pensiamo alle tante lettere e articoli di giornali indirizzati al sindaco, in cui si fa riferimento alla mancanza di servizi quali: fogna, strade, scarsa raccolta RSU, carenza illuminazione pubblica, acqua del Consorzio di bonifica con canoni esorbitanti, inadeguatezza del trasporto pubblico, che continua a svolgere la prima corsa alle 7 del mattino, in assenza di utenza, nonostante le reiterate lamentele prodotte. Orbene, non solo non si è fatto niente per migliorare le condizioni di vita dei residenti, ma ora a sorpresa arriva il regalo di Natale: un opificio dedicato alla macellazione di ovini e caprini, realizzato in un aerea destinata ad uso agricolo, come detto sprovvista di strade, fogne ed altro. Inoltre come più volte rimarcato, la zona in cui dovrebbe sorgere il "macello" insiste su un'area in cui ci sono tre cave. Ci si chiede: è normale realizzare la lavorazione di carni destinate all'alimentazione umana in una zona in cui esiste un alto tasso di polveri sottili provenienti dalle cave?
Vogliamo richiamare gli organi comunali alla mancanza di sensibilità nei confronti dei residenti che nonostante i problemi ed i disagi, non sono stati preventivamente avvisati circa la realizzazione dell'opera, ma che ne sono venuti a conoscenza solo dopo l'approvazione all'unanimità della deliberazione da parte del Consiglio comunale, in cui tra l'altro si legge: Di DICHIARARE l'assenza di interesse pubblico alla cessione delle aree a standard per i seguenti motivi: per il basso livello di accessibilità ai servizi pubblici da parte dell'utenza e, in alternativa, prevedere la monetizzazione delle aree stesse come previsto dalla Deliberazione di C.C. n.40 del 18.2.2002, esecutiva ai sensi di legge.. Ciò vuol dire che l'azienda titolare dell'opera, dovrà offrire un ristoro economico al Comune per poter realizzare eventuali opere pubbliche in altre parti del paese, anziché consentire l'esecuzione di opere nel borgo.
In buona sostanza, avevamo creduto alle parole che il sindaco aveva proferito l'ultima volta il 19 settembre, data della sua ultima visita al borgo e ci eravamo illusi che alla pari di molte comunità regionali e nazionali, l'amministrazione comunale avrebbe dato lustro e visibilità al borgo della Murgetta. Ma concretamente da allora non è stato mosso un dito: le balle di fieno ammuffite restano li al loro posto, in bella vista, alla mercé degli animali, le corse dei pulman corrono vuote senza nessuna utilità, le bande rumorose chieste a suo tempo per consentire il rallentamento delle auto che sfrecciano sulla provinciale per Corato, non sono state realizzate per mancanza di competenza, ma allo stesso modo nulla si è fatto per girare la richiesta alla Provincia, le strade restano deturpate dal tempo e dall'incuria e mai nessuno potrà sistemarle in quanto di competenza regionale, ma anche in questo caso non si è dato mandato agli uffici comunali o all'assessore di competenza, di avviare la procedura di accorpamento al Comune.
Insomma la gente è stanca di essere presa in giro e di non essere considerata.
Comitato Pro Murgetta
"Regalo di natale anticipato per i residenti della contrada Murgetta"
Si parte dal presupposto che l'opificio dovrebbe sorgere in contrada Murgetta, poiché scriveva Stasi nella sua relazione tecnica:
Una variante indispensabile poiché l'opificio per dimensione e per finalità sarebbe compatibile con la zona artigianale di Gravina e non con contrada Murgetta dove, invece, verrà realizzato perché, "nella zona artigianale di Gravina non sono attualmente disponibili aree in quanto i lotti risultano tutti assegnati"
Infatti, la relazione della Regione Puglia - Assessorato alla Qualità del Territorio a firma del dirigente di settore Dott. Nicola Giordano, riferita alla Conferenza di Servizi 10.12.2012, tra Comune di Gravina, Regione Puglia e responsabile del SUAP, dice che: tale territorio è dotato di un'area destinata alla realizzazione di opifici per attività artigianali (Zona P.I.P.). Nella stessa, pero non sono, attualmente, disponibili aree in quanto i lotti risultano tutti assegnati (tale relazione si trova sul sito del Comune di Gravina Albo on line) .
In realtà il dato che non ci sono lotti disponibili è inesatto, poiché esistono diversi lotti assegnati e su cui non si è mai costruito e che pertanto decorso un certo lasso di tempo, il Comune avrebbe dovuto sottrarre ai destinatari originari per riassegnarlo ai nuovi. E' il primo punto che mettiamo in evidenza, poiché garantirebbe la realizzazione dell'opificio artigianale da adibire a linea di macellazione di ovini e caprini non in contrada Murgetta, ma appunto in zona PIP.
Pensiamo alle tante lettere e articoli di giornali indirizzati al sindaco, in cui si fa riferimento alla mancanza di servizi quali: fogna, strade, scarsa raccolta RSU, carenza illuminazione pubblica, acqua del Consorzio di bonifica con canoni esorbitanti, inadeguatezza del trasporto pubblico, che continua a svolgere la prima corsa alle 7 del mattino, in assenza di utenza, nonostante le reiterate lamentele prodotte. Orbene, non solo non si è fatto niente per migliorare le condizioni di vita dei residenti, ma ora a sorpresa arriva il regalo di Natale: un opificio dedicato alla macellazione di ovini e caprini, realizzato in un aerea destinata ad uso agricolo, come detto sprovvista di strade, fogne ed altro. Inoltre come più volte rimarcato, la zona in cui dovrebbe sorgere il "macello" insiste su un'area in cui ci sono tre cave. Ci si chiede: è normale realizzare la lavorazione di carni destinate all'alimentazione umana in una zona in cui esiste un alto tasso di polveri sottili provenienti dalle cave?
Vogliamo richiamare gli organi comunali alla mancanza di sensibilità nei confronti dei residenti che nonostante i problemi ed i disagi, non sono stati preventivamente avvisati circa la realizzazione dell'opera, ma che ne sono venuti a conoscenza solo dopo l'approvazione all'unanimità della deliberazione da parte del Consiglio comunale, in cui tra l'altro si legge: Di DICHIARARE l'assenza di interesse pubblico alla cessione delle aree a standard per i seguenti motivi: per il basso livello di accessibilità ai servizi pubblici da parte dell'utenza e, in alternativa, prevedere la monetizzazione delle aree stesse come previsto dalla Deliberazione di C.C. n.40 del 18.2.2002, esecutiva ai sensi di legge.. Ciò vuol dire che l'azienda titolare dell'opera, dovrà offrire un ristoro economico al Comune per poter realizzare eventuali opere pubbliche in altre parti del paese, anziché consentire l'esecuzione di opere nel borgo.
In buona sostanza, avevamo creduto alle parole che il sindaco aveva proferito l'ultima volta il 19 settembre, data della sua ultima visita al borgo e ci eravamo illusi che alla pari di molte comunità regionali e nazionali, l'amministrazione comunale avrebbe dato lustro e visibilità al borgo della Murgetta. Ma concretamente da allora non è stato mosso un dito: le balle di fieno ammuffite restano li al loro posto, in bella vista, alla mercé degli animali, le corse dei pulman corrono vuote senza nessuna utilità, le bande rumorose chieste a suo tempo per consentire il rallentamento delle auto che sfrecciano sulla provinciale per Corato, non sono state realizzate per mancanza di competenza, ma allo stesso modo nulla si è fatto per girare la richiesta alla Provincia, le strade restano deturpate dal tempo e dall'incuria e mai nessuno potrà sistemarle in quanto di competenza regionale, ma anche in questo caso non si è dato mandato agli uffici comunali o all'assessore di competenza, di avviare la procedura di accorpamento al Comune.
Insomma la gente è stanca di essere presa in giro e di non essere considerata.
Comitato Pro Murgetta