No Imu agricola, a Matera la mega-mobilitazione degli agricoltori
“Il popolo del sud è stanco di piegarsi e vuole il suo riscatto”
martedì 28 aprile 2015
13.27
Sono circa 350 i trattori accolti dalla città dei Sassi, questa mattina, per la mega-mobilitazione degli agricoltori contro l'Imu agricola.
Il mondo agricolo, instancabile e irrefrenabile, non ci sta al pagamento dell'iniqua tassa sui terreni agricoli e batte perentoriamente i pugni sul tavolo pur di ottenere il ritiro del provvedimento legislativo. Nella pratica, oltre a quest'ultimo obiettivo, si chiede di ripristinare le condizioni precedenti al provvedimento con l'apertura al confronto per una soluzione equa e di restituire le somme sottratte ai comuni e ai cittadini per l'anno 2015.
La manifestazione, durata l'arco di due giorni, è stata organizzata dal movimento "Riscatto", nato sempre a Matera, in seguito alla manifestazione del 24 marzo. Entrando nel merito della protesta, nella giornata di ieri, 27 marzo, primo giorno di mobilitazione, è stato sottoscritto il documento costitutivo del movimento nazionale No Imu agricola, a cui hanno aderito agricoltori, sindaci, cittadini e associazioni.
Invece nella giornata odierna agricoltori provenienti dalla Basilicata, dalla Puglia, dalla Sardegna e da tante altre regioni, si sono confrontati su tutte le difficoltà del comparto agricolo e dell'ingiusta tassa. Mina Amendolara di Senise ha alzato i toni della protesta: "Ribellarsi oggi è un diritto, il popolo del sud si è stancato di piegarsi". E poi ha proseguito sferzante: "Lo scheletro della Basilicata è l'agricoltura: se ce la rubano, ci tolgono il nostro futuro. Il governi Renzi e Monti hanno fatto male i conti, il sud vuole il suo riscatto. I cittadini dettano le linee guida, non loro". Mimmo Viscanti di Altamura, agricoltore e padre di 4 figli ha denunciato il comportamento dei sindacati: "Dobbiamo riscattarci da sindacati che vogliono solo dividerci. Ad esempio la Coldiretti ha fermato 20 trattori a Laterza che stavano venendo a Matera. Vergogna!".
Come più volte ripetuto, la tassa affligge anche le comunità locali. Singolare il caso del vice-sindaco e assessore all'agricoltura di Decimo Puzzo, Stefano Piras: "Ritengo la tassa un'assurdità. Io mi ritrovo a tassare me stesso e tutta la mia comunità. Noi amministratori siamo stanchi di essere degli esattori". E tuona: "In attesa dei ricorsi, io non pago". Sulla stessa linea d'onda il sindaco di Miglionico, Angelo Buono, che aggiunge: "E' una battaglia che riguarda gli agricoltori, i proprietari di terreni agricoli e sindaci. Ci batteremo affinchè la tassa sia ritirata dal governo".
Il Tar del Lazio, il 17 giugno 2015, si esprimerà sui ricorsi presentati da centinaia di Comuni di diverse Regioni e di Anci regionali contro il pagamento dell'Imu agricola. In attesa del verdetto, il movimento "Riscatto" si farà sentire con diverse proteste anche in sede nazionale.
Il mondo agricolo, instancabile e irrefrenabile, non ci sta al pagamento dell'iniqua tassa sui terreni agricoli e batte perentoriamente i pugni sul tavolo pur di ottenere il ritiro del provvedimento legislativo. Nella pratica, oltre a quest'ultimo obiettivo, si chiede di ripristinare le condizioni precedenti al provvedimento con l'apertura al confronto per una soluzione equa e di restituire le somme sottratte ai comuni e ai cittadini per l'anno 2015.
La manifestazione, durata l'arco di due giorni, è stata organizzata dal movimento "Riscatto", nato sempre a Matera, in seguito alla manifestazione del 24 marzo. Entrando nel merito della protesta, nella giornata di ieri, 27 marzo, primo giorno di mobilitazione, è stato sottoscritto il documento costitutivo del movimento nazionale No Imu agricola, a cui hanno aderito agricoltori, sindaci, cittadini e associazioni.
Invece nella giornata odierna agricoltori provenienti dalla Basilicata, dalla Puglia, dalla Sardegna e da tante altre regioni, si sono confrontati su tutte le difficoltà del comparto agricolo e dell'ingiusta tassa. Mina Amendolara di Senise ha alzato i toni della protesta: "Ribellarsi oggi è un diritto, il popolo del sud si è stancato di piegarsi". E poi ha proseguito sferzante: "Lo scheletro della Basilicata è l'agricoltura: se ce la rubano, ci tolgono il nostro futuro. Il governi Renzi e Monti hanno fatto male i conti, il sud vuole il suo riscatto. I cittadini dettano le linee guida, non loro". Mimmo Viscanti di Altamura, agricoltore e padre di 4 figli ha denunciato il comportamento dei sindacati: "Dobbiamo riscattarci da sindacati che vogliono solo dividerci. Ad esempio la Coldiretti ha fermato 20 trattori a Laterza che stavano venendo a Matera. Vergogna!".
Come più volte ripetuto, la tassa affligge anche le comunità locali. Singolare il caso del vice-sindaco e assessore all'agricoltura di Decimo Puzzo, Stefano Piras: "Ritengo la tassa un'assurdità. Io mi ritrovo a tassare me stesso e tutta la mia comunità. Noi amministratori siamo stanchi di essere degli esattori". E tuona: "In attesa dei ricorsi, io non pago". Sulla stessa linea d'onda il sindaco di Miglionico, Angelo Buono, che aggiunge: "E' una battaglia che riguarda gli agricoltori, i proprietari di terreni agricoli e sindaci. Ci batteremo affinchè la tassa sia ritirata dal governo".
Il Tar del Lazio, il 17 giugno 2015, si esprimerà sui ricorsi presentati da centinaia di Comuni di diverse Regioni e di Anci regionali contro il pagamento dell'Imu agricola. In attesa del verdetto, il movimento "Riscatto" si farà sentire con diverse proteste anche in sede nazionale.