Nove milioni di euro per piccole e medie imprese
La dotazione del bando “Aiuti a sostegno dei partenariati regionali per l’innovazione”. L'ottavo nell'ambito del "Piano Straordinario per il Lavoro" della Regione Puglia
venerdì 8 luglio 2011
10.44
Nove milioni di euro per un numero minimo di 30 piccole e medie imprese e 15 organismi di ricerca, per promuovere le partnership tecnologiche pubblico-private, trasformare la ricerca in prodotto, creare innovazione e posti di lavoro per giovani ricercatori in Puglia: questa la somma resa disponibile dall'ottavo bando del Piano straordinario per il lavoro della Regione Puglia "Aiuti a sostegno dei partenariati regionali per l'innovazione".
L'intervento, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Economico favorirà le forme di ricerca e sviluppo collettivo. Saranno, infatti, previste proposte in cui vi sia la compresenza di una o più imprese e, obbligatoriamente, di uno o più organismi di ricerca. Inoltre, per la prima volta, una cospicua fetta delle risorse (3,5milioni di euro) sarà espressamente riservata al finanziamento di progetti coerenti con i Programmi di Sviluppo dei Distretti Produttivi pugliesi.
L'obiettivo è perseguire un buon posizionamento della Puglia rispetto alle prospettive di crescita dell'Europa 2020, attuando strategie cosiddette di Smart Specialization (specializzazione intelligente) del tessuto produttivo regionale, accompagnando cioè la crescita delle aggregazioni promosse dai 16 Distretti, che coinvolgono circa tremila imprese sul territorio, coinvolgendo giovani ricercatori negli organismi di ricerca e promuovendo il distacco di personale altamente specializzato presso le PMI pugliesi.
I settori coinvolti nell'iniziativa sono nove: Biotecnologie e scienze della vita; Agroalimentare, Tecnologie per l'energia e l'ambiente, Aerospazio, Meccanica e meccatronica, Nuovi materiali e nanotecnologie, ICT, Logistica e tecnologie per i sistemi produttivi e Tecnologie per i Beni culturali.
L'intervento, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Economico favorirà le forme di ricerca e sviluppo collettivo. Saranno, infatti, previste proposte in cui vi sia la compresenza di una o più imprese e, obbligatoriamente, di uno o più organismi di ricerca. Inoltre, per la prima volta, una cospicua fetta delle risorse (3,5milioni di euro) sarà espressamente riservata al finanziamento di progetti coerenti con i Programmi di Sviluppo dei Distretti Produttivi pugliesi.
L'obiettivo è perseguire un buon posizionamento della Puglia rispetto alle prospettive di crescita dell'Europa 2020, attuando strategie cosiddette di Smart Specialization (specializzazione intelligente) del tessuto produttivo regionale, accompagnando cioè la crescita delle aggregazioni promosse dai 16 Distretti, che coinvolgono circa tremila imprese sul territorio, coinvolgendo giovani ricercatori negli organismi di ricerca e promuovendo il distacco di personale altamente specializzato presso le PMI pugliesi.
I settori coinvolti nell'iniziativa sono nove: Biotecnologie e scienze della vita; Agroalimentare, Tecnologie per l'energia e l'ambiente, Aerospazio, Meccanica e meccatronica, Nuovi materiali e nanotecnologie, ICT, Logistica e tecnologie per i sistemi produttivi e Tecnologie per i Beni culturali.