Nuove norme sullo sport
La Regione Puglia tutela i disabili. Per palestre e strutture sportive c'è tempo fino a giugno per adeguarsi.
lunedì 12 novembre 2012
15.15
Sono state approvate dal Consiglio regionale, con l'astensione dei consiglieri del PdL, le modifiche alla legge regionale sullo sport per tutti.
La legge del 2006 mirava a promuovere nuovi e migliori stili di vita soprattutto tra i più giovani favorendo l'attività fisica e il miglioramento delle abitudini alimentari attraverso il coinvolgimento degli enti pubblici e soprattutto delle scuole. Le modifiche introdotte mirano alla tutela delle persone con disabilità puntando soprattutto sulla qualità e alla sicurezza delle strutture sportive anche attraverso il coinvolgimento di personale altamente specializzato per la cura e l'assistenza alle persone con disabilità. Infatti, oltre al responsabile tecnico, che deve essere laureato in scienze motorie, anche gli istruttori che lavorano nelle palestre, sale ginniche e strutture sportive aperte al pubblico dovranno essere qualificati e muniti di brevetti o titoli rilasciati dalle competenti federazioni ed enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip. Entro il 30 giugno 2013 le palestre ritenute non in regola dovranno procedere all'adeguamento. Comuni e Province sono chiamati a vigilare e, laddove vengano accertate irregolarità, ad intervenire con formale diffida, indicando il termine entro il quale provvederanno agli adeguamenti, pena la sospensione dell'attività fino all'adempimento della prescrizione.
Inoltre le Province, cui annualmente vengono assegnate le risorse finanziarie da destinare all'attuazione delle misure di intervento del Piano triennale per l'impiantistica sportiva, devono provvedere alla graduatoria di merito dei progetti da ammettere a finanziamento; nel caso di inadempienza la Regione provvederà ad esercitare il potere di surroga, provvedendo direttamente e non tramite un commissario ad acta. "Recependo il nuovo testo – ha detto l'assessore allo sport Maria Campese – la Regione conferma la massima attenzione alle esigenze delle persone meno garantite socialmente e prende in cura la salute dei minori, grazie all'istituzione di un capitolo di spesa specifico nel Bilancio regionale per il finanziamento del programma interassessorile di "Educazione ai corretti stili di vita SBAM!" da attuarsi in tutte le scuole primarie pugliesi, con l'obiettivo di promuovere l'attività fisica e correggere nei minori abitudini alimentari sbagliate". A tal proposito, è stato approvato anche l'emendamento proposto dal consigliere Andrea Caroppo che prevedeva l'erogazione dei fondi regionali anche alle associazioni di promozione sociale iscritte all'albo regionale aventi come attività prevalente quella sportiva, anche in assenza di riconoscimento da parte del Coni.
"Possiamo parlare di ampia soddisfazione - ha commentato il presidente pugliese dell'Unione Italiana Sport Per tutti, Vincenzo Liaci - Con l'inserimento di questo emendamento, di fatto, si allarga il panorama sportivo. Possiamo dire oggi di veder realizzato un ddl che rispetta per larghi e ampi tratti quelli che sono gli ideali e l'ispirazione dello sport per tutti e che si inserisce nel solco di alcune iniziative che la Uisp promuove ormai da anni, come il progetto "Diamoci una mossa". Anche per questo possiamo sostenere di essere compartecipi di una svolta importante dal punto di vista dello sport pugliese e non solo".
La legge del 2006 mirava a promuovere nuovi e migliori stili di vita soprattutto tra i più giovani favorendo l'attività fisica e il miglioramento delle abitudini alimentari attraverso il coinvolgimento degli enti pubblici e soprattutto delle scuole. Le modifiche introdotte mirano alla tutela delle persone con disabilità puntando soprattutto sulla qualità e alla sicurezza delle strutture sportive anche attraverso il coinvolgimento di personale altamente specializzato per la cura e l'assistenza alle persone con disabilità. Infatti, oltre al responsabile tecnico, che deve essere laureato in scienze motorie, anche gli istruttori che lavorano nelle palestre, sale ginniche e strutture sportive aperte al pubblico dovranno essere qualificati e muniti di brevetti o titoli rilasciati dalle competenti federazioni ed enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip. Entro il 30 giugno 2013 le palestre ritenute non in regola dovranno procedere all'adeguamento. Comuni e Province sono chiamati a vigilare e, laddove vengano accertate irregolarità, ad intervenire con formale diffida, indicando il termine entro il quale provvederanno agli adeguamenti, pena la sospensione dell'attività fino all'adempimento della prescrizione.
Inoltre le Province, cui annualmente vengono assegnate le risorse finanziarie da destinare all'attuazione delle misure di intervento del Piano triennale per l'impiantistica sportiva, devono provvedere alla graduatoria di merito dei progetti da ammettere a finanziamento; nel caso di inadempienza la Regione provvederà ad esercitare il potere di surroga, provvedendo direttamente e non tramite un commissario ad acta. "Recependo il nuovo testo – ha detto l'assessore allo sport Maria Campese – la Regione conferma la massima attenzione alle esigenze delle persone meno garantite socialmente e prende in cura la salute dei minori, grazie all'istituzione di un capitolo di spesa specifico nel Bilancio regionale per il finanziamento del programma interassessorile di "Educazione ai corretti stili di vita SBAM!" da attuarsi in tutte le scuole primarie pugliesi, con l'obiettivo di promuovere l'attività fisica e correggere nei minori abitudini alimentari sbagliate". A tal proposito, è stato approvato anche l'emendamento proposto dal consigliere Andrea Caroppo che prevedeva l'erogazione dei fondi regionali anche alle associazioni di promozione sociale iscritte all'albo regionale aventi come attività prevalente quella sportiva, anche in assenza di riconoscimento da parte del Coni.
"Possiamo parlare di ampia soddisfazione - ha commentato il presidente pugliese dell'Unione Italiana Sport Per tutti, Vincenzo Liaci - Con l'inserimento di questo emendamento, di fatto, si allarga il panorama sportivo. Possiamo dire oggi di veder realizzato un ddl che rispetta per larghi e ampi tratti quelli che sono gli ideali e l'ispirazione dello sport per tutti e che si inserisce nel solco di alcune iniziative che la Uisp promuove ormai da anni, come il progetto "Diamoci una mossa". Anche per questo possiamo sostenere di essere compartecipi di una svolta importante dal punto di vista dello sport pugliese e non solo".