Nuovo crollo in via Giudice Montea
Si aggrava la situazione dell'immobile caduto nel 2011. Il Comune esclude pericoli per le case vicine.
giovedì 22 novembre 2012
16.50
Piove. E con la pioggia dal cielo cadono tufi e laterizi. Ancora una volta, l'ennesima.
Un boato in piena notte e l'incubo si materializza dinanzi agli occhi degli abitanti di via Giudice Montea. La scorsa notte, probabilmente a causa delle abbondanti piogge di questi giorni, è venuta giù un'altra porzione dell'immobile già collassato nel marzo dello scorso anno.
Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e gli esperti dell'Ufficio tecnico comunale, accompagnati dall'architetto Egidio Buonamassa, componente dello staff del sindaco. Impegnati in un sopralluogo finalizzato ad appurare i contorni dell'accaduto, segnalato in mattinata dai cittadini allarmati. Da Palazzo di città, però, almeno per il momento non si prevedono interventi in via urgente e sostitutiva nè l'adozione di provvedimenti relativi all'immobile interessato dall'ultimo, parziale crollo, peraltro già oggetto di alcune ordinanze di messa in sicurezza emanate dalla passata amministrazione comunale a guida Divella: "Via Montea è già chiusa al passaggio pedonale - dicono tranquillizzanti dall'ufficio tecnico - e si esclude un possibile effetto domino sugli altri immobili". Dunque, "il problema resta circoscritto a quel immobile", come conferma anche dalla Polizia municipale il comandante Giuseppe Donatiello.
E questo sembra poter bastare a ritenere chiuso il caso. Intanto, però, in via Montea torna la paura, di un nuovo crollo, di una nuova ordinanza di sgombero per i pochi abitanti rimasti ancora in quelle case.
Sono lontani i tempi delle proteste, e delle mobilitazioni. Dalle parti di cavato san Marco solo silenzi e solitudine. L'inverno incombe e la primavera, per il centro storico di Gravina, tarda ad arrivare.
Un boato in piena notte e l'incubo si materializza dinanzi agli occhi degli abitanti di via Giudice Montea. La scorsa notte, probabilmente a causa delle abbondanti piogge di questi giorni, è venuta giù un'altra porzione dell'immobile già collassato nel marzo dello scorso anno.
Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e gli esperti dell'Ufficio tecnico comunale, accompagnati dall'architetto Egidio Buonamassa, componente dello staff del sindaco. Impegnati in un sopralluogo finalizzato ad appurare i contorni dell'accaduto, segnalato in mattinata dai cittadini allarmati. Da Palazzo di città, però, almeno per il momento non si prevedono interventi in via urgente e sostitutiva nè l'adozione di provvedimenti relativi all'immobile interessato dall'ultimo, parziale crollo, peraltro già oggetto di alcune ordinanze di messa in sicurezza emanate dalla passata amministrazione comunale a guida Divella: "Via Montea è già chiusa al passaggio pedonale - dicono tranquillizzanti dall'ufficio tecnico - e si esclude un possibile effetto domino sugli altri immobili". Dunque, "il problema resta circoscritto a quel immobile", come conferma anche dalla Polizia municipale il comandante Giuseppe Donatiello.
E questo sembra poter bastare a ritenere chiuso il caso. Intanto, però, in via Montea torna la paura, di un nuovo crollo, di una nuova ordinanza di sgombero per i pochi abitanti rimasti ancora in quelle case.
Sono lontani i tempi delle proteste, e delle mobilitazioni. Dalle parti di cavato san Marco solo silenzi e solitudine. L'inverno incombe e la primavera, per il centro storico di Gravina, tarda ad arrivare.