Nuovo piano casa, un incontro a Palazzo di Città
Iniziativa per condividere le scelte da attuare con la città
venerdì 2 settembre 2022
11.20
Una iniziativa che nasce dalla volontà di coinvolgere tutti gli operatori del settore per programmare il futuro urbanistico di Gravina. Una sperimentazione di governo condiviso della città che rappresenta uno dei principali credo di questa amministrazione.
Questa l'introduzione all'incontro voluto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Lagreca con le imprese, i professionisti, le associazioni di categoria e tutte le componenti che operano nel settore dell'edilizia e dell'urbanistica per discutere del Nuovo Piano Casa varato dalla Regione Puglia lo scorso 16 agosto. "Un incontro per raccogliere le istanze che provengono dalla città- ha sottolineato il sindaco Lagreca, introducendo i lavori del consesso.
L'idea dell'amministrazione, infatti, non è quella di presentare un piano da far ratificare agli addetti ai lavori, ma di costruirlo insieme alla città. E la folta presenza degli addetti ai lavori all'iniziativa è stata salutata come un sintomo della voglia di partecipazione attiva della comunità locale alla costruzione della Gravina del futuro.
"Un passaggio fondamentale per la visione che vorremmo realizzare della città"- ha affermato l'assessore alle politiche urbanistiche e pianificazione territoriale, Vito Stimolo, che ha avuto il compito di relazionare sull'argomento, evidenziando la volontà del governo cittadino di sperimentare questo nuovo modo di fare politica. Con le amministrazioni comunali che hanno un ruolo centrale perché il Nuovo Piano Casa varato dalla Regione Puglia con legge n.20, demanda proprio ai Comuni la definizione delle aree su cui poter intervenire e le modalità di intervento.
Stimolo ha parlato degli spunti che la legge propone sugli standard e sul reimpiego degli stessi per realizzare aree verdi e riforestazione, con la volontà di ricongiungere la città alla campagna, aprendosi a tutte le proposte provenienti dall'assemblea, tenendo però alcuni punti fermi come ad esempio la tutela delle strutture con particolare valore culturale. L'argomento si presenta complesso e richiede l'impegno di tutti. Un impegno al quale non intende sottrarsi l'ordine degli architetti che ha inteso dare il proprio contributo all'iniziativa, proponendosi di affiancare il Comune nell'attività di formazione dei tecnici.
Tecnici che non si sono fatti pregare nel voler entrare nel merito della legge, valutandone punti di forza e di debolezza, tutti d'accordo sulla necessità di intervenire quanto prima per fornire regole chiare e applicabili per tutti. E' emersa la necessità di censire gli immobili e le aree cittadine interessate dalla legge per riuscire a varare un documento che si affianchi alla legge regionale sul Piano Casa, che si presenta come un vero e proprio strumento di programmazione sul territorio. Numerosi gli interventi a riguardo, con l'assessore Stimolo che ha ribadito le priorità dell'amministrazione sulla necessità di fare scelte condivise, producendo proposte coerenti e praticabili, nel minor tempo possibile, senza però dimenticare alcuni temi centrali come l'importanza dello sviluppo delle zone esterne al centro abitato che danno l'idea del paesaggio e il tema attualissimo dell'efficientamento energetico. Anche perché se il primo Piano Casa risale al 2009, il Piano Regolatore della città di Gravina è del lontano 1994, e non solo risulta datato, ma -secondo molti degli intervenuti- risulta ancora inattuato. Ecco perché "uno degli obiettivi strategici di questa amministrazione è proprio quello dell'applicazione del Prg" -ha detto Stimolo. Anche perché questa legge rappresenta l'occasione per recuperare una logica dell'urbanistica e ripensare alcune parti della città.
Insomma, un confronto positivo, con l'invito finale dell'amministrazione a presentare proposte e idee documentate da portare all'attenzione del consiglio comunale. Un primo round, che ha visto tutti concordi sulla necessità di dare risposte a breve termine, con le parti che si sono date appuntamento al 16 settembre per valutare e approfondire le proposte che perverranno in municipio e che andranno ad integrare quanto previsto dall'amministrazione comunale, così da ripensare una nuova visione della città.
Questa l'introduzione all'incontro voluto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Lagreca con le imprese, i professionisti, le associazioni di categoria e tutte le componenti che operano nel settore dell'edilizia e dell'urbanistica per discutere del Nuovo Piano Casa varato dalla Regione Puglia lo scorso 16 agosto. "Un incontro per raccogliere le istanze che provengono dalla città- ha sottolineato il sindaco Lagreca, introducendo i lavori del consesso.
L'idea dell'amministrazione, infatti, non è quella di presentare un piano da far ratificare agli addetti ai lavori, ma di costruirlo insieme alla città. E la folta presenza degli addetti ai lavori all'iniziativa è stata salutata come un sintomo della voglia di partecipazione attiva della comunità locale alla costruzione della Gravina del futuro.
"Un passaggio fondamentale per la visione che vorremmo realizzare della città"- ha affermato l'assessore alle politiche urbanistiche e pianificazione territoriale, Vito Stimolo, che ha avuto il compito di relazionare sull'argomento, evidenziando la volontà del governo cittadino di sperimentare questo nuovo modo di fare politica. Con le amministrazioni comunali che hanno un ruolo centrale perché il Nuovo Piano Casa varato dalla Regione Puglia con legge n.20, demanda proprio ai Comuni la definizione delle aree su cui poter intervenire e le modalità di intervento.
Stimolo ha parlato degli spunti che la legge propone sugli standard e sul reimpiego degli stessi per realizzare aree verdi e riforestazione, con la volontà di ricongiungere la città alla campagna, aprendosi a tutte le proposte provenienti dall'assemblea, tenendo però alcuni punti fermi come ad esempio la tutela delle strutture con particolare valore culturale. L'argomento si presenta complesso e richiede l'impegno di tutti. Un impegno al quale non intende sottrarsi l'ordine degli architetti che ha inteso dare il proprio contributo all'iniziativa, proponendosi di affiancare il Comune nell'attività di formazione dei tecnici.
Tecnici che non si sono fatti pregare nel voler entrare nel merito della legge, valutandone punti di forza e di debolezza, tutti d'accordo sulla necessità di intervenire quanto prima per fornire regole chiare e applicabili per tutti. E' emersa la necessità di censire gli immobili e le aree cittadine interessate dalla legge per riuscire a varare un documento che si affianchi alla legge regionale sul Piano Casa, che si presenta come un vero e proprio strumento di programmazione sul territorio. Numerosi gli interventi a riguardo, con l'assessore Stimolo che ha ribadito le priorità dell'amministrazione sulla necessità di fare scelte condivise, producendo proposte coerenti e praticabili, nel minor tempo possibile, senza però dimenticare alcuni temi centrali come l'importanza dello sviluppo delle zone esterne al centro abitato che danno l'idea del paesaggio e il tema attualissimo dell'efficientamento energetico. Anche perché se il primo Piano Casa risale al 2009, il Piano Regolatore della città di Gravina è del lontano 1994, e non solo risulta datato, ma -secondo molti degli intervenuti- risulta ancora inattuato. Ecco perché "uno degli obiettivi strategici di questa amministrazione è proprio quello dell'applicazione del Prg" -ha detto Stimolo. Anche perché questa legge rappresenta l'occasione per recuperare una logica dell'urbanistica e ripensare alcune parti della città.
Insomma, un confronto positivo, con l'invito finale dell'amministrazione a presentare proposte e idee documentate da portare all'attenzione del consiglio comunale. Un primo round, che ha visto tutti concordi sulla necessità di dare risposte a breve termine, con le parti che si sono date appuntamento al 16 settembre per valutare e approfondire le proposte che perverranno in municipio e che andranno ad integrare quanto previsto dall'amministrazione comunale, così da ripensare una nuova visione della città.