Nuovo vescovo Russo s'insedierà a febbraio

Monsignor Ricchiuti amministratore apostolico sino al suo ingresso

venerdì 8 dicembre 2023
Il "vescovo eletto" della Diocesi mons. Giuseppe Russo s'insedierà l'11 febbraio del 2024. Prima dovrà essere ordinato vescovo: cerimonia che avverrà il 21 gennaio a Taranto. In questi due mesi a guidare la Diocesi sarà sempre l'arcivescovo Giovanni Ricchiuti nel ruolo di amministratore apostolico, con tutte le funzioni attuali.

Il prossimo vescovo, 57 anni, è anche un ingegnere ed ha un'esperienza quasi ventennale nell'edilizia di culto. Questo è il suo profilo biografico:
Nato a Taranto il 12 giugno 1966. Ha svolto gli studi filosofici e teologici presso il Seminario Romano Maggiore. È stato Ordinato sacerdote il 24 giugno 1995, incardinandosi nell'Arcidiocesi di Taranto.
Nel 1996 ha conseguito la licenza in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Nel 2005 si è laureato in Ingegneria Civile presso l'Università di Pisa.
È membro dell'Istituto Secolare Servi della Sofferenza.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Inoltre, ha al suo attivo esperienze di docenza al master Architettura e Arti per la Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo (2010-2015); è stato componente della giuria del Premio europeo e del Premio internazionale di architettura sacra istituiti dalla Fondazione Frate Sole (2009-2015); componente del Comitato scientifico per l'Osservatorio sull'architettura sacra del Centro Studi Dies Domini di Bologna (2011-2015). Il 14 febbraio 2014 ha ricevuto il titolo di Architetto Onorario dal Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, nella sezione 'committenti'.

Ha rivolto il suo primo messaggio alla Diocesi in cui auspica: "Una Chiesa che intenda decisamente rafforzare la propria identità di comunità, che faccia della comunione e della condivisione il proprio impegno per il futuro, che sia una Famiglia coesa, attenta alle diverse ricchezze storiche e culturali, aperta e accogliente, dialogante e profetica nella società e nel territorio. Non una Chiesa muta o loquace, né nostalgica o sbilanciata in avanti, ma fedele alle sue radici e capace di rinnovarsi, senza inerzia né timore. La nostra Chiesa: bella, grata e generosa". (la lettera integrale in allegato)
Messaggio di mons. RussoLettera alla Diocesi