“Oh Dio mio”, l’impensabile esperienza di Ella
La Compagnia C.L.A.E.T. solca il palcoscenico del Teatro Vida di Gravina
lunedì 10 aprile 2017
13.57
Cosa pensereste se Dio in persona bussasse alla porta di casa vostra per chiedervi aiuto?
"Impossibile" è l'unica parola che frulla per la mente di Ella, affermata psicologa e madre single di una ragazzina autistica, fino a quando l'insolito "ospite speciale" non le dà prova del suo potere per convincerla. Intimorita e allo stesso tempo incredula, Ella è costretta ad ascoltarlo per lunghi 50 minuti, cercando di scavare nel suo passato ultramillenario alla ricerca della causa della sua depressione divina.
Nel corso del dialogo, focalizzato sul rapporto eterno tra Dio e l'Uomo, partendo dalla creazione del mondo fino al giorno d'oggi, ciò che emerge è la frustrazione del Signore per aver creato l'uomo, corrotto dal peccato e dalla brama di potere, che – nell'Antico Testamento – ha costantemente messo alla prova fino a Giobbe (causa del suo male), uomo distintosi per fede e devozione anche dopo aver perso tutti i suoi averi, gli affetti e la salute, dopo il quale la figura della Divinità minacciosa e violenta sembra dileguarsi nel nulla. Vessato infatti dai sensi di colpa nei confronti del fedele amico Giobbe, decide di rinunciare al suo potere.
A questo punto, Ella comprende che se Dio è riuscito a dominare gli impulsi violenti, anche l'uomo – creatura creata a sua immagine e somiglianza – un giorno potrà deporre le armi e vivere in armonia con il prossimo.
Per ringraziarla del supporto e di averlo ascoltato, Dio lascia in dono ad Ella una mela rossa, che la psicologa teme di assaggiare, essendo l'emblema del peccato originale. La figlia autistica gliela strappa di mano e ne tira un morso…ed ecco il miracolo: la ragazzina, che non aveva mai proferito una parola, comincia a chiamarla "Ma… ma…". Con lo stupore sul volto e l'infinita gioia nel cuore, la donna abbraccia la sua bambina, lasciandosi sfuggire un sospirato "Oh Dio mio".
Eccellente la performance della Compagnia teatrale C.L.A.E.T. che si è conclusa con la canzone "Halleluja" e con sonori e sinceri applausi.
"Impossibile" è l'unica parola che frulla per la mente di Ella, affermata psicologa e madre single di una ragazzina autistica, fino a quando l'insolito "ospite speciale" non le dà prova del suo potere per convincerla. Intimorita e allo stesso tempo incredula, Ella è costretta ad ascoltarlo per lunghi 50 minuti, cercando di scavare nel suo passato ultramillenario alla ricerca della causa della sua depressione divina.
Nel corso del dialogo, focalizzato sul rapporto eterno tra Dio e l'Uomo, partendo dalla creazione del mondo fino al giorno d'oggi, ciò che emerge è la frustrazione del Signore per aver creato l'uomo, corrotto dal peccato e dalla brama di potere, che – nell'Antico Testamento – ha costantemente messo alla prova fino a Giobbe (causa del suo male), uomo distintosi per fede e devozione anche dopo aver perso tutti i suoi averi, gli affetti e la salute, dopo il quale la figura della Divinità minacciosa e violenta sembra dileguarsi nel nulla. Vessato infatti dai sensi di colpa nei confronti del fedele amico Giobbe, decide di rinunciare al suo potere.
A questo punto, Ella comprende che se Dio è riuscito a dominare gli impulsi violenti, anche l'uomo – creatura creata a sua immagine e somiglianza – un giorno potrà deporre le armi e vivere in armonia con il prossimo.
Per ringraziarla del supporto e di averlo ascoltato, Dio lascia in dono ad Ella una mela rossa, che la psicologa teme di assaggiare, essendo l'emblema del peccato originale. La figlia autistica gliela strappa di mano e ne tira un morso…ed ecco il miracolo: la ragazzina, che non aveva mai proferito una parola, comincia a chiamarla "Ma… ma…". Con lo stupore sul volto e l'infinita gioia nel cuore, la donna abbraccia la sua bambina, lasciandosi sfuggire un sospirato "Oh Dio mio".
Eccellente la performance della Compagnia teatrale C.L.A.E.T. che si è conclusa con la canzone "Halleluja" e con sonori e sinceri applausi.