"Operazione antivirus", altri sequestri di igienizzanti e mascherine
Anche ad Altamura e Gravina
domenica 15 marzo 2020
12.00
Secondo atto dell'operazione ''Antivirus'' del comando provinciale della Guardia di finanza di Bari. Nelle province di Bari e Barletta Andria Trani sono stati sequestrati oltre 5.300 articoli sanitari, tra mascherine di protezione individuale, detergenti e guanti in lattice, commercializzati in violazione delle disposizioni recate dal codice del consumo e in materia di sicurezza dei prodotti.
Nei giorni scorsi erano già stati sequestrati oltre 30.000 prodotti (mascherine protettive, gel e salviette per le mani), posti in commercio con modalità fraudolente e truffaldine, per un valore di mercato di circa 220.000 euro, a seguito di oltre 30 perquisizioni effettuate in ben 22 Comuni delle province di Bari e Bat. In particolare, le imprese destinatarie dei sequestri avevano messo in vendita gel e salviette igienizzanti per le mani presentandoli, con scritte e simboli ingannevoli sulle confezioni nonché con messaggi pubblicitari, come prodotti con azione disinfettante e, comunque, a prezzi decisamente più alti rispetto a quelli praticati prima dello scoppio dell'emergenza sanitaria in Italia per il Covid-19.
Dopo questa operazione sono state incrementate le analisi di rischio, attraverso le numerose banche dati disponibili in uso al corpo e con attività di riscontro delle segnalazioni pervenute da numerosi cittadini a carico di farmacie, ferramenta e commercianti all'ingrosso e al dettaglio, oppure attraverso note piattaforme di e-commerce, di saponi, detersivi e profumi che vendevano articoli sanitari correlati all'emergenza del coronavirus. In questo modo sono stati effettuati gli ulteriori sequestri. I titolari delle attività economiche sono stati segnalati alle rispettive camere di commercio e ora rischiano una sanzione amministrativa fino a oltre 25.000 euro, la cui misura sarà determinata in ogni singolo caso facendo riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto e al numero delle unità messe in vendita.
I militari della Compagnia di Altamura hanno sottoposto a sequestro amministrativo, presso una ferramenta di Altamura e presso un commerciante di saponi e detersivi di Gravina, oltre 1.000 mascherine di protezione individuale non sicure per la salute dei consumatori, in quanto prive di marcatura CE e di indicazioni in lingua italiana.
Nei giorni scorsi erano già stati sequestrati oltre 30.000 prodotti (mascherine protettive, gel e salviette per le mani), posti in commercio con modalità fraudolente e truffaldine, per un valore di mercato di circa 220.000 euro, a seguito di oltre 30 perquisizioni effettuate in ben 22 Comuni delle province di Bari e Bat. In particolare, le imprese destinatarie dei sequestri avevano messo in vendita gel e salviette igienizzanti per le mani presentandoli, con scritte e simboli ingannevoli sulle confezioni nonché con messaggi pubblicitari, come prodotti con azione disinfettante e, comunque, a prezzi decisamente più alti rispetto a quelli praticati prima dello scoppio dell'emergenza sanitaria in Italia per il Covid-19.
Dopo questa operazione sono state incrementate le analisi di rischio, attraverso le numerose banche dati disponibili in uso al corpo e con attività di riscontro delle segnalazioni pervenute da numerosi cittadini a carico di farmacie, ferramenta e commercianti all'ingrosso e al dettaglio, oppure attraverso note piattaforme di e-commerce, di saponi, detersivi e profumi che vendevano articoli sanitari correlati all'emergenza del coronavirus. In questo modo sono stati effettuati gli ulteriori sequestri. I titolari delle attività economiche sono stati segnalati alle rispettive camere di commercio e ora rischiano una sanzione amministrativa fino a oltre 25.000 euro, la cui misura sarà determinata in ogni singolo caso facendo riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto e al numero delle unità messe in vendita.
I militari della Compagnia di Altamura hanno sottoposto a sequestro amministrativo, presso una ferramenta di Altamura e presso un commerciante di saponi e detersivi di Gravina, oltre 1.000 mascherine di protezione individuale non sicure per la salute dei consumatori, in quanto prive di marcatura CE e di indicazioni in lingua italiana.