Ordinanza di Emiliano, Gravina e Altamura in zona arancione
Governo è d'accordo. La durata è di una settimana
lunedì 7 dicembre 2020
17.09
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato l'ordinanza n. 448 con la quale dispone, con decorrenza dall'8 dicembre sino al 14 dicembre 2020, di configurare come "area arancione" 20 Comuni della Puglia tra cui Altamura e Gravina in Puglia. Gli altri Comuni sono Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola per la provincia BAT; Accadia, Ascoli Satriano, Carapelle, Cerignola, Lucera, Manfredonia, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Torremaggiore, Troia, Zapponeta, Foggia e Monte Sant'Angelo della provincia di Foggia.
"Nei Comuni segnalati dal Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia - dichiara il presidente Michele Emiliano - permangono situazioni di rischio epidemiologico che intendiamo controllare allungando di una settimana il regime della cosiddetta 'area arancione', nella speranza di vedere calare i contagi. Se tale circostanza si verificherà, si passerà anche nei suddetti Comuni in area gialla a partire dal 14 dicembre. L'ordinanza è stata preventivamente concordata con il Governo".
L'ordinanza dispone che, nei suddetti venti Comuni, si applicano le seguenti misure di contenimento del rischio di diffusione del virus:
Il Dipartimento salute ritiene che nei 20 comuni i dati di monitoraggio hanno rilevato un rischio elevato, sia con riferimento alla probabilità di diffusione del contagio che alla valutazione degli impatti sul sistema sanitario regionale, tale da imporre l'adozione di misure supplementari idonee a (ri)collocare in aree "arancioni" infraregionali i predetti territori, applicando ad essi le misure di cui all'articolo 2 del citato Dpcm 3 dicembre 2020.
La Regione Puglia, inoltre, nei limiti dello stanziamento disposto dal Governo con il decreto 'ristori quater' farà fronte ai ristori per le categorie interessate soggette a restrizione.
"Nei Comuni segnalati dal Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia - dichiara il presidente Michele Emiliano - permangono situazioni di rischio epidemiologico che intendiamo controllare allungando di una settimana il regime della cosiddetta 'area arancione', nella speranza di vedere calare i contagi. Se tale circostanza si verificherà, si passerà anche nei suddetti Comuni in area gialla a partire dal 14 dicembre. L'ordinanza è stata preventivamente concordata con il Governo".
L'ordinanza dispone che, nei suddetti venti Comuni, si applicano le seguenti misure di contenimento del rischio di diffusione del virus:
- È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune;
- Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Il Dipartimento salute ritiene che nei 20 comuni i dati di monitoraggio hanno rilevato un rischio elevato, sia con riferimento alla probabilità di diffusione del contagio che alla valutazione degli impatti sul sistema sanitario regionale, tale da imporre l'adozione di misure supplementari idonee a (ri)collocare in aree "arancioni" infraregionali i predetti territori, applicando ad essi le misure di cui all'articolo 2 del citato Dpcm 3 dicembre 2020.
La Regione Puglia, inoltre, nei limiti dello stanziamento disposto dal Governo con il decreto 'ristori quater' farà fronte ai ristori per le categorie interessate soggette a restrizione.