Ordinanza di pulizia delle aree libere

Il Comune obbliga i privati alla cura delle aree di proprietà

martedì 12 maggio 2020
Decoro, igiene e sicurezza sono alla base della ordinanza sindacale che obbliga i privati a prendersi cura delle aree libere di proprietà. Nel dispositivo del primo cittadino infatti si impone ai privati di effettuare opere di manutenzione delle aree con attività di Decespugliamento e sfalcio, unitamente alla pulizia da sterpaglie, immondizie e rifiuti in genere.

A spingere il sindaco ad emanare il provvedimento sono state una serie di segnalazioni di privati cittadini che hanno denunciato diverse criticità di natura igienico-sanitari causate dall'incuria e dallo stato di abbandono di alcune aree di proprietà privata che con l'arrivo della bella stagione possono diventare ricettacolo del proliferarsi di insetti ed animali infestanti.

Così – si specifica nel decreto- "è fatto divieto di abbandonare contenitori o raccoglitori di acqua stagnante, avendo cura di igienizzare con prodotti di sicura efficacia larvicida le acque fluite nei tombini o di qualsivoglia contenitore non eliminabile (come fontane e piscine dismesse), assicurandosi di isolarle con apposite zanzariere".

Inoltre, l'ordinanza impone ad i proprietari di aree verdi o che appartengono ad edifici privati di recintare gli spazi così da impedirne l'accesso liberamente al pubblico, in maniera da scongiurarne un uso improprie e limitare lo spiacevole fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. Chi non ottempererà a quanto previsto dall'ordinanza, potrebbe incappare in una sanzione amministrativa di 150 euro.