Ospedale della Murgia, criticità e prospettive
Assenze eccellenti al dibattito organizzato dalla Fsi
sabato 21 marzo 2015
9.10
Un bel contenitore che attende ancora di essere riempito di contenuti, e una comunità di 140 mila abitanti che attende una sanità all'altezza dei propri diritti.
Questa la fotografia dell'Ospedale della Murgiache emerge dal convegno moderato dal giornalista Antonio Loconte ed organizzato dalla Federazione Sindacati Indipendenti nell'auditorium per fare il punto su criticità e prospettive del "Perinei". Un dibattito a cui, però, è pesata l'assenza dell'assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia e del direttore generale della Asl Bari Vito Montanaro, due interlocutori imprescindibili per ottenere le risposte alle tante domande emerse nell'incontro, oltre che dei candidati alla presidenza regionale.
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"Una struttura che è costata tantissimo ma che presenta criticità – dichiara Michele Schinco, segretario nazionale Fsi - abbiamo perplessità circa l'aumento dei posti letto approvato dalla Regione: nell'utic manca l'emodinamica, per l'ematologia occorre ancora fare viaggi fino al Policlinico". Ancora più netto il giudizio di Francesco Balducci, segretario regionale Cni-Fsi: "Ho raccolto le istanze e le grida di dolore degli operatori di una struttura che ha ancora tanti deficit, possiamo considerarla chiusa per metà, e ci vorranno anni perché i posti letto ulteriori rispetto agli attuali diventino effettivi. Potrebbe essere un polo d'attrazione ma stenta a decollare".
Presenti invece i rappresentanti istituzionali del territorio, che nel caso del sindaco di Altamura, Mario Stacca, e di Poggiorsini, Michele Armienti, hanno aggiunto al dibattito un contributo in qualità di medici: "Non si tratta di accusare qualcuno – afferma il primo – ma di affrontare le problematiche e suggerire soluzioni. Le carenze strutturali dell'ospedale consistono soprattutto nelle professionalità dirottate altrove. Abbiamo chiuso tre strutture cittadine ma ne abbiamo una con criticità maggiori, con il risultato che Santeramo fa capo al Miulli e molti altamurani vanno a Matera". "Le notizie negative fanno più rumore – è invece l'opinione di Armienti - ci sono tanti professionisti che fanno il proprio dovere. Occorre potenziare i medici di base". "Dopo una gestazione così lunga, nemmeno si dovrebbe parlare di criticità", rileva l'assessore gravinese Vito Loglisci, in rappresentanza del sindaco Valente.
Il pronto soccorso ed il 118 sono i due ambiti maggiormente al centro della discussione e tocca rispettivamente a Francesca Mangiatordi e Francesco Pappapicco evidenziare i problemi, le carenze e le difficoltà quotidiane vissute dagli operatori, alle prese con mezzi e risorse insufficienti e spesso bersaglio delle critiche dell'utenza.
E' però la Regione l'istituzione ad essere maggiormente chiamata in causa, e tocca ai consiglieri Ignazio Zullo, Michele Ventricelli e Giacinto Forte esporre ciascuno dal proprio punto di vista, i punti critici dell'Ospedale della Murgia: "Occorre potenziare l'assistenza territoriale e soprattutto accompagnare i posti annunciati con le relative risorse", dichiara l'esponente di Forza Italia, mentre per il consigliere altamurano di Sel "la responsabilità è anche di alcune corporazioni mediche che si oppongono al cambiamento e difendono interessi consolidatisi negli apparati burocratici". Secondo Forte, invece, "occorre capire cosa si vuole fare di questo ospedale, con un progetto esecutivo di messa in sicurezza dell'ingresso i cui lavori sono fermi da mesi. La Regione è sparita subito dopo l'inaugurazione".
Infine l'unica candidata alla presidenza regionale presente Antonella Laricchia, giovane esponente del Movimento 5 stelle, che punta il dito contro "l'illegalità che governa la sanità, che non deve essere un bacino occupazionale ma un diritto dei cittadini. Gli ospedali vengono aperti secondo logiche diverse da quelle previste dalle norme".
Questa la fotografia dell'Ospedale della Murgiache emerge dal convegno moderato dal giornalista Antonio Loconte ed organizzato dalla Federazione Sindacati Indipendenti nell'auditorium per fare il punto su criticità e prospettive del "Perinei". Un dibattito a cui, però, è pesata l'assenza dell'assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia e del direttore generale della Asl Bari Vito Montanaro, due interlocutori imprescindibili per ottenere le risposte alle tante domande emerse nell'incontro, oltre che dei candidati alla presidenza regionale.
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"Una struttura che è costata tantissimo ma che presenta criticità – dichiara Michele Schinco, segretario nazionale Fsi - abbiamo perplessità circa l'aumento dei posti letto approvato dalla Regione: nell'utic manca l'emodinamica, per l'ematologia occorre ancora fare viaggi fino al Policlinico". Ancora più netto il giudizio di Francesco Balducci, segretario regionale Cni-Fsi: "Ho raccolto le istanze e le grida di dolore degli operatori di una struttura che ha ancora tanti deficit, possiamo considerarla chiusa per metà, e ci vorranno anni perché i posti letto ulteriori rispetto agli attuali diventino effettivi. Potrebbe essere un polo d'attrazione ma stenta a decollare".
Presenti invece i rappresentanti istituzionali del territorio, che nel caso del sindaco di Altamura, Mario Stacca, e di Poggiorsini, Michele Armienti, hanno aggiunto al dibattito un contributo in qualità di medici: "Non si tratta di accusare qualcuno – afferma il primo – ma di affrontare le problematiche e suggerire soluzioni. Le carenze strutturali dell'ospedale consistono soprattutto nelle professionalità dirottate altrove. Abbiamo chiuso tre strutture cittadine ma ne abbiamo una con criticità maggiori, con il risultato che Santeramo fa capo al Miulli e molti altamurani vanno a Matera". "Le notizie negative fanno più rumore – è invece l'opinione di Armienti - ci sono tanti professionisti che fanno il proprio dovere. Occorre potenziare i medici di base". "Dopo una gestazione così lunga, nemmeno si dovrebbe parlare di criticità", rileva l'assessore gravinese Vito Loglisci, in rappresentanza del sindaco Valente.
Il pronto soccorso ed il 118 sono i due ambiti maggiormente al centro della discussione e tocca rispettivamente a Francesca Mangiatordi e Francesco Pappapicco evidenziare i problemi, le carenze e le difficoltà quotidiane vissute dagli operatori, alle prese con mezzi e risorse insufficienti e spesso bersaglio delle critiche dell'utenza.
E' però la Regione l'istituzione ad essere maggiormente chiamata in causa, e tocca ai consiglieri Ignazio Zullo, Michele Ventricelli e Giacinto Forte esporre ciascuno dal proprio punto di vista, i punti critici dell'Ospedale della Murgia: "Occorre potenziare l'assistenza territoriale e soprattutto accompagnare i posti annunciati con le relative risorse", dichiara l'esponente di Forza Italia, mentre per il consigliere altamurano di Sel "la responsabilità è anche di alcune corporazioni mediche che si oppongono al cambiamento e difendono interessi consolidatisi negli apparati burocratici". Secondo Forte, invece, "occorre capire cosa si vuole fare di questo ospedale, con un progetto esecutivo di messa in sicurezza dell'ingresso i cui lavori sono fermi da mesi. La Regione è sparita subito dopo l'inaugurazione".
Infine l'unica candidata alla presidenza regionale presente Antonella Laricchia, giovane esponente del Movimento 5 stelle, che punta il dito contro "l'illegalità che governa la sanità, che non deve essere un bacino occupazionale ma un diritto dei cittadini. Gli ospedali vengono aperti secondo logiche diverse da quelle previste dalle norme".