Ospedale della Murgia, inaugurata la Cappella
Mons. Ricchiuti: "Sia casa di speranza per gli ammalati"
giovedì 12 febbraio 2015
9.26
"Questo sia il luogo dove la malattia e la sofferenza ricevono la luce della speranza".
La preghiera di Sua Eccellenza Giovanni Ricchiuti è l'auspicio collettivo dei tanti fedeli, giunti per la cerimonia di inaugurazione della Cappella dell'Ospedale "Fabio Perinei", alla presenza dei sindaci murgiani, di esponenti delle istituzioni regionali e sanitarie e delle autorità militari.
"L'ospedale – afferma il presule nella sua omelia – deve essere una casa che accoglie, secondo la migliore tradizione ecclesiale. Ho avuto la gioia e l'onore di benedire l'inaugurazione di questa struttura la scorsa domenica delle Palme, oggi, nella Giornata Mondiale del Malato, dobbiamo farne una casa della speranza, perché la malattia non sia un tunnel senza uscita". Nel corso della celebrazione eucaristica, la cappella è stata dedicata alla Beata Vergine Maria del Rosario per rafforzare il legame storico e spirituale con la Chiesa di San Domenico di Altamura, mentre nell'altare è stata inserita una reliquia di San Giovanni Paolo II.
Dal vescovo il ringraziamento verso l'Arciconfraternita del SS.Rosario di Altamura, accollatasi l'onere di procurare gli arredi della cappella, il saluto al personale sanitario e l'augurio a "collaborare per evitare conflitti e polemiche, mettendo la persona umana al centro di tutto. Qui ammalati, parenti, medici possono fermarsi per trovare il coraggio necessario ad affrontare le situazioni difficili della vita. Impariamo ad essere dei buoni samaritani, soffrendo con chi soffre", conclude mons. Ricchiuti, auspicando che il cappellano don Peppino Chironna sia coadiuvato da numerosi volontari.
Nelle parole del nuovo Commissario Straordinario della Asl, Vito Montanaro e dell'assessore regionale alla Salute Donato Pentassuglia, l'impegno a riempire di contenuti quello che viene definito "un guscio magnifico" che necessita di ulteriori risorse umane e professionali, sbloccando le assunzioni di personale: "Ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità – conclude l'assessore regionale – affinché a nessun ammalato del territorio si dica "vai da un'altra parte".
La preghiera di Sua Eccellenza Giovanni Ricchiuti è l'auspicio collettivo dei tanti fedeli, giunti per la cerimonia di inaugurazione della Cappella dell'Ospedale "Fabio Perinei", alla presenza dei sindaci murgiani, di esponenti delle istituzioni regionali e sanitarie e delle autorità militari.
"L'ospedale – afferma il presule nella sua omelia – deve essere una casa che accoglie, secondo la migliore tradizione ecclesiale. Ho avuto la gioia e l'onore di benedire l'inaugurazione di questa struttura la scorsa domenica delle Palme, oggi, nella Giornata Mondiale del Malato, dobbiamo farne una casa della speranza, perché la malattia non sia un tunnel senza uscita". Nel corso della celebrazione eucaristica, la cappella è stata dedicata alla Beata Vergine Maria del Rosario per rafforzare il legame storico e spirituale con la Chiesa di San Domenico di Altamura, mentre nell'altare è stata inserita una reliquia di San Giovanni Paolo II.
Dal vescovo il ringraziamento verso l'Arciconfraternita del SS.Rosario di Altamura, accollatasi l'onere di procurare gli arredi della cappella, il saluto al personale sanitario e l'augurio a "collaborare per evitare conflitti e polemiche, mettendo la persona umana al centro di tutto. Qui ammalati, parenti, medici possono fermarsi per trovare il coraggio necessario ad affrontare le situazioni difficili della vita. Impariamo ad essere dei buoni samaritani, soffrendo con chi soffre", conclude mons. Ricchiuti, auspicando che il cappellano don Peppino Chironna sia coadiuvato da numerosi volontari.
Nelle parole del nuovo Commissario Straordinario della Asl, Vito Montanaro e dell'assessore regionale alla Salute Donato Pentassuglia, l'impegno a riempire di contenuti quello che viene definito "un guscio magnifico" che necessita di ulteriori risorse umane e professionali, sbloccando le assunzioni di personale: "Ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità – conclude l'assessore regionale – affinché a nessun ammalato del territorio si dica "vai da un'altra parte".