Ospedale di Gravina: uno scenario gravido di incognite!

Il dott. Tucci scrive: la struttura rischia la paralisi. Che si ripristino i servizi soppressi

giovedì 2 dicembre 2010 18.14
Sembrava che dopo un incontro chiarificatore con la Direzione strategica aziendale asl BA, avvenuto pochi mesi fa, la questione della chiusura dell'Ospedale di Gravina fosse solo un disturbo del sonno, il brusco risveglio dopo un incubo; anche in ossequio al PAL (piano attuativo locale) sottoscritto dalla D.S. e da tutte le sigle sindacali appariva nitido che il Presidio di Gravina sarebbe rimasto pienamente operativo sino alla apertura del nuovo Ospedale della Murgia, sulla base di espansione demografica, natalità e mortalità, popolazione residente, disuguaglianze sociali, economiche e di genere, indice di vecchiaia, domanda sanitaria, presenza di popolazione straniera 3.3%, incidenza di malattie croniche, diritto alla salute, localizzazione geografica.
Sembrava un incubo, ma era al confine con la realtà!
Il dott. Tucci, segretario aziendale Cisl Medici Asl Ba, ricorda infatti che "in questi ultimi mesi inopinatamente si assiste ad una continua sottrazione di Servizi necessari alla efficienza ospedaliera ed alle richiesta di salute della cittadinanza gravinese. Al contrario delle promesse fatte è stato chiuso l'ambulatorio di neurologia, quello di cardiologia è attivo solo nelle ore antimeridiane per tre giorni la settimana e non sono assicurate le emergenze sia ospedaliere che quelle afferenti al Pronto Soccorso dal territorio, con rischio di ritardo nella cura di emergenze cardiache per la cittadinanza gravinese. Il laboratorio analisi è stato chiuso trasformandolo in centro prelievi. In concomitanza i gabinetti di Analisi accreditati di Gravina hanno smesso di accettare prelievi ematici se non a pagamento, per cui le liste di attesa per la diagnostica di laboratorio presso l'Ospedale di Gravina, si è allungata di oltre quindici giorni; senza parlare della ressa, degli attriti conseguenti e dell'effettivo disagio procurato ai cittadini per non aver allestito ambienti idonei a ricevere un elevato numero di Utenti quotidianamente".
Apparentemente sembrava tutto risolto, ma in concreto a dire del dott. Tucci "la struttura complessa di emergenza urgenza e pronto soccorso dei quattro presidi Ospedalieri del territorio entro il 31.12.2010 rischia la paralisi. In quella data perderà quattro infermieri ed undici medici".

Dubbi sulle richieste non ci sono: "si chiede fermamente di non attuare tagli orizzontali, di soppesare le scelte future prossime circa l'ospedale di Gravina, di ripristinare i servizi soppressi, di non sovvertire il PAL, di conoscere la data certa di aperture del nuovo Ospedale della Murgia e se rinunce debbono essere fatte che siano patite da tutti con giustizia e metodo senza furbizie, e prevaricazioni nel rispetto delle popolazioni residenti (contribuenti), soprattutto dei malati cronici, degli anziani e delle categorie vulnerabili".