Ospedale Murgia, pronto soccorso in grave difficoltà
Arrivano molti pazienti positivi al coronavirus e altri casi sospetti
giovedì 12 novembre 2020
13.30
La prima linea dell'emergenza è in seria difficoltà all'ospedale della Murgia. Tante telefonate al 118 e un continuo viavai di ambulanze. E pronto soccorso pieno di pazienti con sintomi Covid, soprattutto sindromi respiratorie, mentre l'area Covid si è già saturata. All'ospedale della Murgia la seconda ondata di contagi da Sars Cov2 sta provocando seri problemi.
Una situazione simile a quanto accade negli altri ospedali della provincia di Bari e della Puglia. Al pronto soccorso nel giro di pochi giorni sono arrivate decine di pazienti con problemi respiratori, risultati positivi al tampone e trattati con maschera di ossigeno; o in alcuni casi "sospetti Covid". Si fatica a tenere separati i percorsi Covid e no Covid tanto che è stata richiesta la chiusura temporanea del pronto soccorso. A quanto risulta, sono finite pure le barelle.
Quanto al 118, le richieste sono numerose e i mezzi sono subissati di interventi. Devono poi stazionare al triage in attesa che si liberino dei posti ma questo al pronto soccorso diventa sempre più difficile, con il passare dei giorni.
Non appena si attivano i posti letto nell'area Covid al sesto piano, subito si occupano, tra malattie infettiva, area medica, sub-intensiva e terapia intensiva. Ormai è giunta quasi totalmente alla capienza complessiva (finora 50 attivati su 60). Sta diventando sempre più difficile garantire le urgenze di altra natura considerando che anestesisti e rianimatori sono impegnati in questa emergenza ma comunque alcuni interventi si stanno effettuando.
Una situazione simile a quanto accade negli altri ospedali della provincia di Bari e della Puglia. Al pronto soccorso nel giro di pochi giorni sono arrivate decine di pazienti con problemi respiratori, risultati positivi al tampone e trattati con maschera di ossigeno; o in alcuni casi "sospetti Covid". Si fatica a tenere separati i percorsi Covid e no Covid tanto che è stata richiesta la chiusura temporanea del pronto soccorso. A quanto risulta, sono finite pure le barelle.
Quanto al 118, le richieste sono numerose e i mezzi sono subissati di interventi. Devono poi stazionare al triage in attesa che si liberino dei posti ma questo al pronto soccorso diventa sempre più difficile, con il passare dei giorni.
Non appena si attivano i posti letto nell'area Covid al sesto piano, subito si occupano, tra malattie infettiva, area medica, sub-intensiva e terapia intensiva. Ormai è giunta quasi totalmente alla capienza complessiva (finora 50 attivati su 60). Sta diventando sempre più difficile garantire le urgenze di altra natura considerando che anestesisti e rianimatori sono impegnati in questa emergenza ma comunque alcuni interventi si stanno effettuando.