Padre Mario Marino lascia l’ordine dei francescani
Sarà prete nella diocesi di Cassano allo Jonio
mercoledì 24 luglio 2019
10.14
Un fulmine a ciel sereno per i più. Una ipotesi che si trascinava da tempo per gli amici più stretti. Padre Mario Marino lascia l'ordine del frati francescani per diventare un prete diocesano.
Una decisione sofferta e maturata in questi mesi di sevizio presso la comunità francescana di Bari le cui ragioni sono riassunte in una lunga lettera che l'ex frate ha inviato a Don Vito Cassese. Nella sua missiva Padre Marino spiega le ragioni personali della sua scelta: "In questo periodo durato anni ho toccato con mano il mio limite e la mia fatica per essere coerente ad un sì che non è sufficiente ripetere una volta sola ma che continuo a ripetere in ogni istante, perché sento che il Signore mi ha attirato a se non solo nei momenti luminosi in cui mi è parso di sentire concretamente la sua presenza, ma anche in momenti come questi".
Ricordando l'inizio della sua vocazione e la convinzione con cui ha portato avanti la sua scelta , Padre Mario ribadisce come " le storie e le situazioni vissute in questi anni, che hanno scalfito la mia anima e la mia condizione psico-fisica, non hanno mai intaccato la mia fede, ma mi hanno solo donato la consapevolezza che non posso e non devo accontentarmi di quello che ero ne di quello che faccio. Capivo che dovevo prendere la mia decisione e dare un orientamento nuovo alla mia esistenza.
E' stato un momento molto delicato perché è entrata in gioco non solo la mia vita, ma anche quella delle persone che sono legate alla mia. Ringrazio il Signore per aver messo sulla mia strada persone che posso chiamare amiche, che in silenzio mi hanno ascoltato, confortato e spronato a guardare avanti senza rimorsi né rabbia verso il passato, nella consapevolezza acquisita che il mio non è un fallimento, ma una ulteriore prova a cui il Signore mi sta sottoponendo e a cui non posso più sottrarmi".
Di qui una nuova scelta e l'inizio di un nuovo percorso: "desidero tornare ad essere un sacerdote pieno di gioia, desidero vivere la mia vita nella consapevolezza di aver contribuito, nel mio piccolo, a realizzare la missione per cui sono nato e che mi tiene vivo".
Un progetto da realizzare a Castrovillari, in Calabria, in qualità di sacerdote diocesano accanto al vescovo di Cassano allo Ionio, "mio padre spirituale, che con la sua paternità e il suo affetto mi ha spinto in nome di Dio a riscoprire con maggior vigore la mia vocazione".
Parole, quelle dell'ex parroco di San Francesco di Gravina, che hanno suscitato sgomento tra i tanti fedeli che hanno seguito Padre Mario nei suoi dodici anni di servizio a Gravina. Anni in cui la parrocchia francescana ha vissuto momenti di gloria non solo grazie alla presenza di tantissimi fedeli che quotidianamente hanno affollato la chiesa ma anche grazie alla realizzazione di tanti progetti per la comunità gravinese a partire dall'apertura della mensa dei poveri.
Un legame fortissimo quello tra Padre Mario e la comunità gravinese che ha visto l'ex francescano celebrare messa in molte occasioni anche dopo il suo trasferimento oltre a partecipare a eventi importantissimi per la comunità. Un rapporto speciale che tuttavia in alcune occasioni è stato motivo di tensione con gli altri parroci della comunità gravinese tanto da convincere lo stesso vescovo Ricchiuti a intervenire. Tre anni fa, quando in tanti aspettavano la nomina di Priore regionale, per Padre Mario è arrivato il trasferimento presso la comunità francescana di Bari. Forse, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
(antonella testini)
Una decisione sofferta e maturata in questi mesi di sevizio presso la comunità francescana di Bari le cui ragioni sono riassunte in una lunga lettera che l'ex frate ha inviato a Don Vito Cassese. Nella sua missiva Padre Marino spiega le ragioni personali della sua scelta: "In questo periodo durato anni ho toccato con mano il mio limite e la mia fatica per essere coerente ad un sì che non è sufficiente ripetere una volta sola ma che continuo a ripetere in ogni istante, perché sento che il Signore mi ha attirato a se non solo nei momenti luminosi in cui mi è parso di sentire concretamente la sua presenza, ma anche in momenti come questi".
Ricordando l'inizio della sua vocazione e la convinzione con cui ha portato avanti la sua scelta , Padre Mario ribadisce come " le storie e le situazioni vissute in questi anni, che hanno scalfito la mia anima e la mia condizione psico-fisica, non hanno mai intaccato la mia fede, ma mi hanno solo donato la consapevolezza che non posso e non devo accontentarmi di quello che ero ne di quello che faccio. Capivo che dovevo prendere la mia decisione e dare un orientamento nuovo alla mia esistenza.
E' stato un momento molto delicato perché è entrata in gioco non solo la mia vita, ma anche quella delle persone che sono legate alla mia. Ringrazio il Signore per aver messo sulla mia strada persone che posso chiamare amiche, che in silenzio mi hanno ascoltato, confortato e spronato a guardare avanti senza rimorsi né rabbia verso il passato, nella consapevolezza acquisita che il mio non è un fallimento, ma una ulteriore prova a cui il Signore mi sta sottoponendo e a cui non posso più sottrarmi".
Di qui una nuova scelta e l'inizio di un nuovo percorso: "desidero tornare ad essere un sacerdote pieno di gioia, desidero vivere la mia vita nella consapevolezza di aver contribuito, nel mio piccolo, a realizzare la missione per cui sono nato e che mi tiene vivo".
Un progetto da realizzare a Castrovillari, in Calabria, in qualità di sacerdote diocesano accanto al vescovo di Cassano allo Ionio, "mio padre spirituale, che con la sua paternità e il suo affetto mi ha spinto in nome di Dio a riscoprire con maggior vigore la mia vocazione".
Parole, quelle dell'ex parroco di San Francesco di Gravina, che hanno suscitato sgomento tra i tanti fedeli che hanno seguito Padre Mario nei suoi dodici anni di servizio a Gravina. Anni in cui la parrocchia francescana ha vissuto momenti di gloria non solo grazie alla presenza di tantissimi fedeli che quotidianamente hanno affollato la chiesa ma anche grazie alla realizzazione di tanti progetti per la comunità gravinese a partire dall'apertura della mensa dei poveri.
Un legame fortissimo quello tra Padre Mario e la comunità gravinese che ha visto l'ex francescano celebrare messa in molte occasioni anche dopo il suo trasferimento oltre a partecipare a eventi importantissimi per la comunità. Un rapporto speciale che tuttavia in alcune occasioni è stato motivo di tensione con gli altri parroci della comunità gravinese tanto da convincere lo stesso vescovo Ricchiuti a intervenire. Tre anni fa, quando in tanti aspettavano la nomina di Priore regionale, per Padre Mario è arrivato il trasferimento presso la comunità francescana di Bari. Forse, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
(antonella testini)