Pagheremo anche la tassa sulle grate dei marciapiedi?

Per il Comune costituirebbero occupazione di suolo pubblico. Gli uffici minimizzano: "Per il momento, è in corso il censimento".

martedì 5 febbraio 2013 09.10
A cura di Antonella Testini
Nuove tasse in arrivo per i cittadini gravinesi?

In questi giorni si aggirano per la città alcuni ragazzi, muniti di carta e penna, che si avvicinano alle abitazioni, annotano nomi e cognomi dei residenti, i dati sull'insegna (quando è esposta) del passo carrabile e chiedono informazioni ai residenti. No, non vengono per effettuare un sondaggio Istat, ma sono dipendenti della "Andreani tributi", la società di Macerata incaricata dall'amministrazione comunale di eseguire tutti gli accertamenti per scovare gli evasori del canone sull'occupazione del suolo pubblico, meglio conosciuto come Cosap.

Dalle parti di via Vittorio Veneto, dati alla mano, dagli accertamenti Cosap si spera di recuperare circa 200.000 euro, estendendone il pagamento, così come riportato nel regolamento, a tutte "le occupazioni di qualsiasi natura effettuate, anche senza titolo, nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile del Comune, comprese le aree adibite a mercati anche attrezzati, nonché le occupazioni di spazi soprastanti e sottostanti il suolo pubblico, comprese quelle poste in essere con condutture ed impianti di servizi pubblici gestiti in regime di concessione amministrativa".

Semplificando: il Cosap riguarda i passi carrabili, tende parasole, pensiline, fioriere, dehors e occupazioni varie che sono finite sotto la lente degli agenti inviati dalla "Andreani". Ma ciò che non tutti sanno è che gli stessi agenti stanno provvedendo a registrare e misurare anche le grate poste sui marciapiedi attigui soprattutto ai palazzi di vecchia costruzione, quelle che di solito servono per fare arieggiare cantine e garage. "A tutti gli effetti anche quelle grate sono un'occupazione di suolo pubblico", chiariscono dagli uffici comunali, dove ci si spinge a precisare che "al momento, però, stiamo provvedendo solo al censimento di quelle grate".

Infatti, la prudenza è d'obbligo, dato che la materia, almeno per il nostro Comune, è del tutto sconosciuta, come confermano gli impiegati comunali secondo cui "negli anni scorsi non abbiamo mai considerato che quelle grate avrebbero potuto essere tassate": solo in questi giorni gli uffici stanno valutando le modalità di "un eventuale pagamento". In pratica, si tratterà di verificare se le griglie poste sui marciapiedi, in molti casi delle vere e proprie prese d'aria per gli ambienti sottostanti, siano o meno tassabili: "Bisognerà capire cosa c'è sotto, ossia, dato che i marciapiedi sono di proprietà comunale, bisognerà verificare se quelle grate danno luce e aria a degli ambienti sottostanti i marciapiedi oppure no".

Insomma, al momento le idee sono ancora confuse, ma emerge forte e chiara la volontà di capirci qualcosa in più: "In molti comuni italiani quelle grate sono già tassate, del resto anche a Gravina ci sono dei cittadini che hanno già certificato l'occupazione del suolo sottostante i marciapiedi e hanno già provveduto a pagare". E per tutti coloro che non hanno mai pagato cosa succede? Saranno previste delle ammende, chiediamo all'impiegato? Risposta cauta: "Per tutti gli altri, al momento, stiamo solo effettuando un censimento".