"Pallone di Gravina": esulta il C.O.Agri Murgia

Soddisfazione del gruppo per il riconoscimento ottenuto. Chiesto più impegno agli amministratori locali

mercoledì 11 agosto 2010
Il Consorzio Operatori AgroAlimentare della Murgia ha raggiunto l'obiettivo di certificare il formaggio "pallone di Gravina" come prodotto tradizionale regionale, così come avvenuto nei giorni scorsi. L'organizzazione ha diramato un comunicato stampa, che di seguito si propone in forma integrale, per ripercorrere le tappe di questo importante risultato, presupposto per una futura certificazione europea, ma anche un grido d'accusa verso il mancato sostegno da parte degli amministratori locali.


"L'altro ieri 09.08.2010 è stato pubblicato l'elenco dei Prodotti Tipici Regionali da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali a Roma. Il nostro formaggio caciocavallo, "Il Pallone di Gravina", è stato annoverato in maniera ufficiale tra i prodotti tradizionali regionali.

Artefice dell'iniziativa è stato il C.O.Agri Murgia (Consorzio Operatori Agroalimentari della Murgia) con sede a Gravina in Puglia. Nel comunicato stampa nazionale il presidente di Coldiretti ha citato il nostro formaggio alla conferenza stampa nazionale: "E se il Lazio ha introdotto in elenco il 'caciocavallo di Supino' e i 'canasciunetti' ciociari (pizze rustiche con l'impasto all'uovo e farciti di formaggio e uova), la Puglia ha protetto il 'pallone di Gravina': formaggio semiduro a pasta cruda filata, prodotto con latte bovino intero crudo o pastorizzato e stagionato fino ad 1 anno dalla caratteristica forma a palla.

Il nostro formaggio è saltato di fatto sul palcoscenico nazionale. Le potenzialità del nostro comparto agro-alimentare sono di indiscussa prerogativa universalmente accettata. Ed è per questo che la nostra entità consortile (C.O.Agri Murgia), unico soggetto capace di aggregare le produzioni tipiche del nostro territorio, non ha mai smesso di credere nell'enorme potenziale del settore e continua a lavorare alacremente affinché sia dato il giusto riconoscimento alle nostre produzioni autoctone a tutela della nostra bio-diversità.

Nostro malgrado, mai avvallato dagli amministratori locali e in particolar modo da quelli comunali, che tante volte sono stati informati delle nostre ricerche facendosi trovare sempre impreparati, disattendendo, inoltre in maniera sistematica tutti i proclami fatti in diverse occasioni e durante la campagna elettorale che parlavano di puntare sull'enogastronomia e i prodotti tipici locali.

Spesso le risorse impegnate per sostenere queste iniziative sono state facilmente dirottate in altra direzione per rispondere più a politiche di consenso particolaristico piuttosto che per dedicarsi alla domanda di emersione che il mondo imprenditoriale caseario locale chiede. Il nostro timore è che questo segmento produttivo-imprenditoriale venga usato per giustificare impegni di spesa di bilancio per fantomatiche manifestazioni e fiere ma poi di fatto non ne è mai beneficiaria. Noi auspichiamo che arriverà il tempo in cui la politica capirà quanto è costato continuare a perdere tempo. La sfida che ora abbiamo da affrontare e quella di mantenere questa certificazione che in assenza di ricadute reali sull'economia locale potrà sempre essere cancellata e questo passerà come una BOCCIATURA per l'intera comunità".

Consorzio Operatori Agro alimentare della Murgia