Parco dei Templari: sul piede di guerra i “vecchi” fornitori
“E’ assurdo non essere stati più contattati”. Il sig. Corrado denuncia la "prevaricazione" altamurana
giovedì 10 marzo 2011
12.31
Con l'arrivo del maestro Vissani, lo chef dalla grande notorietà culinaria e televisiva, sembrava si potesse parzialmente archiviare il caso Parco dei Templari, ma non è così. Ad essere delusi e preoccupati i dipendenti e fornitori del Parco dei Templari, gestione pre-Vissani.
Una struttura ristorativa quella guidata dalla "vecchia gestione", che manteneva dei posti di lavoro essenzialmente gravinesi. Il tempo verbale imperfetto purtroppo è quanto mai pertinente, perché a quanto pare la situazione presente è diversa.
A denunciare la preoccupante realtà il sig. Luigi Corrado titolare dell'omonimo panificio, da dieci anni fornitore di pane presso la sala ricevimenti Parco dei Templari. È lo stesso sig. Corrado che si fa portavoce di altri fornitori della struttura, anch'essi non contattati dallo chef Vissani: Punto e Pasta, Tecnolav, caseificio Acquaviva, Decaplast, Cleandome. Un elenco destinato sicuramente a crescere: "Dopo una collaborazione decennale, investimenti effettuati, soldi in credito, mi ritrovo all'improvviso a non essere stato contattato per portare avanti la vecchia collaborazione lavorativa. Già il giorno della conferenza stampa, nonostante non fossi stato interpellato, di mia iniziativa mi sono letteralmente piazzato lì per far conoscere i miei prodotti…mi è stato fatto solo un ordine giornaliero, nessuna considerazione, e soprattutto per il prosieguo nulla mi è stato fatto sapere. Se un rapporto decennale con la vecchia gestione non è stato mai interrotto una motivazione ci sarà. E come nel mio campo, la qualità delle merci era garantita da tutti gli altri fornitori", queste le doglianze del sig. Corrado.
"Inspiegabile e quanto mai assurda la scelta di preferire fornitori altamurani": sebbene il sig. Corrado e gli altri fornitori vittime del "rimpasto" Vissani, non ne abbiano la certezza, le voci sono chiare e parlano di presenze lavorative altamurane predilette dalla nuova gestione del Parco dei Templari.
Quello che noi chiediamo, ha precisato il sig. Corrado, è intanto un incontro con il maestro Vissani, ma soprattutto la garanzia di essere presi in considerazione per la prosecuzione di un rapporto di lavoro.
E pensare che proprio il sindaco di Gravina, il dott. Divella, in occasione della conferenza stampa aveva escluso una prevaricazione degli altamurani sui gravinesi, simbolo di un luogo comune forse però non troppo datato: "Al momento non ritengo ci sia un rischio tangibile, perché non voglio aderire all'idea che verranno gli altamurani a far fuori i gravinesi", così si esprimeva il sindaco Divella in quella occasione.
Orbene, sarà un problema di simpatia, non sarà colpa degli altamurani, sarà stata una semplice scelta da parte della nuova gestione, titolare peraltro di un diritto a decidere in tal senso...ma sta di fatto che i gravinesi sono stati letteralmente fatti fuori senza un ma e senza un se.
Una sorta di diritto di prelazione quello a cui si aggrappano i lavoratori gravinesi, i quali assicurano una mobilitazione incisiva, almeno fino a quando non sarà fatta chiarezza.
Una struttura ristorativa quella guidata dalla "vecchia gestione", che manteneva dei posti di lavoro essenzialmente gravinesi. Il tempo verbale imperfetto purtroppo è quanto mai pertinente, perché a quanto pare la situazione presente è diversa.
A denunciare la preoccupante realtà il sig. Luigi Corrado titolare dell'omonimo panificio, da dieci anni fornitore di pane presso la sala ricevimenti Parco dei Templari. È lo stesso sig. Corrado che si fa portavoce di altri fornitori della struttura, anch'essi non contattati dallo chef Vissani: Punto e Pasta, Tecnolav, caseificio Acquaviva, Decaplast, Cleandome. Un elenco destinato sicuramente a crescere: "Dopo una collaborazione decennale, investimenti effettuati, soldi in credito, mi ritrovo all'improvviso a non essere stato contattato per portare avanti la vecchia collaborazione lavorativa. Già il giorno della conferenza stampa, nonostante non fossi stato interpellato, di mia iniziativa mi sono letteralmente piazzato lì per far conoscere i miei prodotti…mi è stato fatto solo un ordine giornaliero, nessuna considerazione, e soprattutto per il prosieguo nulla mi è stato fatto sapere. Se un rapporto decennale con la vecchia gestione non è stato mai interrotto una motivazione ci sarà. E come nel mio campo, la qualità delle merci era garantita da tutti gli altri fornitori", queste le doglianze del sig. Corrado.
"Inspiegabile e quanto mai assurda la scelta di preferire fornitori altamurani": sebbene il sig. Corrado e gli altri fornitori vittime del "rimpasto" Vissani, non ne abbiano la certezza, le voci sono chiare e parlano di presenze lavorative altamurane predilette dalla nuova gestione del Parco dei Templari.
Quello che noi chiediamo, ha precisato il sig. Corrado, è intanto un incontro con il maestro Vissani, ma soprattutto la garanzia di essere presi in considerazione per la prosecuzione di un rapporto di lavoro.
E pensare che proprio il sindaco di Gravina, il dott. Divella, in occasione della conferenza stampa aveva escluso una prevaricazione degli altamurani sui gravinesi, simbolo di un luogo comune forse però non troppo datato: "Al momento non ritengo ci sia un rischio tangibile, perché non voglio aderire all'idea che verranno gli altamurani a far fuori i gravinesi", così si esprimeva il sindaco Divella in quella occasione.
Orbene, sarà un problema di simpatia, non sarà colpa degli altamurani, sarà stata una semplice scelta da parte della nuova gestione, titolare peraltro di un diritto a decidere in tal senso...ma sta di fatto che i gravinesi sono stati letteralmente fatti fuori senza un ma e senza un se.
Una sorta di diritto di prelazione quello a cui si aggrappano i lavoratori gravinesi, i quali assicurano una mobilitazione incisiva, almeno fino a quando non sarà fatta chiarezza.