Parco, rinvenuti lacci per strozzare cinghiali
Una pratica brutale e illegale. Operazione del Corpo Forestale dello Stato.
venerdì 26 ottobre 2012
18.17
Sono stati rinvenuti nel Parco nazionale dell'Alta Murgia numerosi lacci usati per la cattura di cinghiali. Si tratta di una pratica illegale quanto crudele. Infatti, i lacci in questione sono fabbricati con cavi d'acciaio di diverso diametro e hanno un cappio che permette di strozzare crudelmente i selvatici in modo silenzioso, ovviando all'uso delle armi, che invece potrebbero allertare gli animali con il rumore dello sparo.
Tali rudimentali congegni sono pericolosi anche per l'uomo e per evitare ulteriori uccisioni di animali, gli agenti della Forestale hanno provveduto alla rimozione e al sequestro del materiale, informando la Procura della Repubblica di Trani. L'episodio ha riguardato nello specifico l'agro di Ruvo di Puglia (in una zona non molto distante dai confini con le compagne gravinesi) che ricade nella zona 1 del Parco dell'Alta Murgia, dove vige il divieto di introduzione di ogni sistema per predare i selvatici di cui (in ogni caso nell'area protetta) è vietato in modo assoluto l'abbattimento.
Tali rudimentali congegni sono pericolosi anche per l'uomo e per evitare ulteriori uccisioni di animali, gli agenti della Forestale hanno provveduto alla rimozione e al sequestro del materiale, informando la Procura della Repubblica di Trani. L'episodio ha riguardato nello specifico l'agro di Ruvo di Puglia (in una zona non molto distante dai confini con le compagne gravinesi) che ricade nella zona 1 del Parco dell'Alta Murgia, dove vige il divieto di introduzione di ogni sistema per predare i selvatici di cui (in ogni caso nell'area protetta) è vietato in modo assoluto l'abbattimento.