Parliamo “U Dialett Nust”
Evento organizzato dall’Associazione di volontariato “Assieme” in collaborazione con l’EPLI
giovedì 18 gennaio 2024
9.16
Così come le impronte digitali identificano ogni individuo, allo stesso modo il dialetto è ciò che distingue una città dall'altra. "U dialett nust", evento organizzato dall'Associazione di volontariato "Assieme" in collaborazione con l'ente pro-loco italiane, ha proprio lo scopo di esaltare il nostro patrimonio linguistico con il fine di non lasciare che questo venga associato a ignoranza e maleducazione.
I primi ad essere presentati da Ketti Lorusso sono stati Domenico Picciallo Ariani, presidente di "Assieme" e Oronzo Rifino, presidente dell'Epli Puglia, che con i loro ringraziamenti hanno dato il via alla serata. Per esaltare la bellezza e espressività del nostro dialetto sono intervenuti degli autori di poesie scritte in gravinese, composte e recitate da Graziella Versetto, Tommaso Acquafresca, Vito Ciaccia e la prof.ssa Maria Arcangela Cassese. Quest'ultima, in particolare, ha tirato in ballo una grande problematica che ha riscontrato nel suo percorso di insegnamento: molti genitori non apprezzano che una professoressa di italiano parli in dialetto. Eppure lei è riuscita a dimostrare come questo possa essere utile per farsi comprendere dai propri alunni e come sia anche portatore di ilarità che il semplice italiano non può comunicare. Ad animare la serata, tra un autore e l'altro, si sono esibiti alcuni musicisti che hanno allietato i numerosissimi presenti.
È intervenuta anche l'assessore Marienza Schinco di cui cito: "mia nonna mi diceva sempre che esistono due –e-: quella con l'accento rappresenta il senso di appartenenza alla nostra città, mentre la e congiunzione significa essere tutti uniti"- dice collegandosi alla prof.ssa Cassese. Inoltre l'assessore ha annunciato l'intenzione di portare l'università degli antichi mestieri qui a Gravina, per far così rinascere pratiche che stanno ormai andando in disuso o che vengono viste come secondarie rispetto a lavori quali il medico, l'avvocato, l'ingegnere ecc…
In sostanza, l'appello e l'invito alla comunità gravinese è quello di non lasciare che questo prezioso patrimonio venga dimenticato negli anni, rendendolo un punto di forza e caratteristica indelebile della "gravinesità".
I primi ad essere presentati da Ketti Lorusso sono stati Domenico Picciallo Ariani, presidente di "Assieme" e Oronzo Rifino, presidente dell'Epli Puglia, che con i loro ringraziamenti hanno dato il via alla serata. Per esaltare la bellezza e espressività del nostro dialetto sono intervenuti degli autori di poesie scritte in gravinese, composte e recitate da Graziella Versetto, Tommaso Acquafresca, Vito Ciaccia e la prof.ssa Maria Arcangela Cassese. Quest'ultima, in particolare, ha tirato in ballo una grande problematica che ha riscontrato nel suo percorso di insegnamento: molti genitori non apprezzano che una professoressa di italiano parli in dialetto. Eppure lei è riuscita a dimostrare come questo possa essere utile per farsi comprendere dai propri alunni e come sia anche portatore di ilarità che il semplice italiano non può comunicare. Ad animare la serata, tra un autore e l'altro, si sono esibiti alcuni musicisti che hanno allietato i numerosissimi presenti.
È intervenuta anche l'assessore Marienza Schinco di cui cito: "mia nonna mi diceva sempre che esistono due –e-: quella con l'accento rappresenta il senso di appartenenza alla nostra città, mentre la e congiunzione significa essere tutti uniti"- dice collegandosi alla prof.ssa Cassese. Inoltre l'assessore ha annunciato l'intenzione di portare l'università degli antichi mestieri qui a Gravina, per far così rinascere pratiche che stanno ormai andando in disuso o che vengono viste come secondarie rispetto a lavori quali il medico, l'avvocato, l'ingegnere ecc…
In sostanza, l'appello e l'invito alla comunità gravinese è quello di non lasciare che questo prezioso patrimonio venga dimenticato negli anni, rendendolo un punto di forza e caratteristica indelebile della "gravinesità".