Pd: per aree in zona Pip c'è stato impegno dell'amministrazione
Nella discussione interviene Cardascia
lunedì 15 giugno 2020
17.31
"In merito alla dichiarazione resa sulla vostra testata giornalistica da alcuni consiglieri di centro-destra, circa l'annosa questione delle aree in concessione presso la zona Pip, mi preme chiarire alcuni aspetti che vanno ricollegati a circa sei mesi fa e all'istruttoria messa in atto dall'area urbanistica dell'Ente comunale, un percorso avviato dal dirigente Antonio Vendola, per la risoluzione del problema". Con queste parole il consigliere comunale del Partito Democratico, Domenico Cardascia ha voluto puntualizzare alcuni aspetti che riguardano la vicenda della richiesta di trasformare le aree in concessione in aree di proprietà, nella zona Pip di Gravina.
"Va, inoltre, specificato - aggiunge - che la Corte dei Conti a tal riguardo è stata già interessata con nota del 20 Maggio 2020 - numero di protocollo 11926- firmata dal sindaco Valente e che pertanto al momento si attende che la stessa si esprima in merito. Ciò detto, solo per sottolineare una tempistica utile a comprendere che la questione era già al vaglio dell'amministrazione comunale. Ovviamente ciò non toglie nulla al senso di unità espresso dalla minoranza che ha deciso di schierarsi accanto all'Amministrazione in questa battaglia, pur non votando a favore del punto "Emergenza epidemiologica COVID 19 - "Gravina accelera - Documento per il futuro" .
Il consigliere Dem ha tenuto a sottolineare, a riprova di quanto detto in precedenza, come nel documento inviato alla Corte dei Conti dall'amministrazione comunale più di una ventina di giorni orsono, si chiede precisamente se "nel caso questo Comune volesse consentire la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà dei lotti in zona Pip in riferimento al citato comma 64 della legge 23/12/1996 n 662 sostituito con l'art. 11 della legge 12/12/2003 n.273 con quale modalità va determinato il corrispettivo che spetterebbe al Comune alla luce della particolare situazione delineata dove i titolari dei lotti in diritto di superficie hanno versato al medesima somma di coloro i quali hanno avuto assegnazione il lotto in diritto di proprietà?".
E poi si chiede anche se "nella considerazione disinvolta del pregresso, il corrispettivo dei valori (diritto di superficie e diritto di proprietà) va determinato nella modalità "ora per allora" (al momento della trasformazione) e soprattutto in riferimento ai valori venali o ai valori di mercato?".
Circostanza, quindi, che dimostra- secondo quanto affermato da Cardascia- che l'interessamento dell'amministrazione Valente sulla questione è precedente rispetto alla seduta del consiglio comunale, senza per questo voler far venir meno i meriti di associazioni di categoria e di componenti del consiglio comunale di opposizione che hanno posto nuovamente al centro della pubblica attenzione l'annosa vicenda.
"Va, inoltre, specificato - aggiunge - che la Corte dei Conti a tal riguardo è stata già interessata con nota del 20 Maggio 2020 - numero di protocollo 11926- firmata dal sindaco Valente e che pertanto al momento si attende che la stessa si esprima in merito. Ciò detto, solo per sottolineare una tempistica utile a comprendere che la questione era già al vaglio dell'amministrazione comunale. Ovviamente ciò non toglie nulla al senso di unità espresso dalla minoranza che ha deciso di schierarsi accanto all'Amministrazione in questa battaglia, pur non votando a favore del punto "Emergenza epidemiologica COVID 19 - "Gravina accelera - Documento per il futuro" .
Il consigliere Dem ha tenuto a sottolineare, a riprova di quanto detto in precedenza, come nel documento inviato alla Corte dei Conti dall'amministrazione comunale più di una ventina di giorni orsono, si chiede precisamente se "nel caso questo Comune volesse consentire la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà dei lotti in zona Pip in riferimento al citato comma 64 della legge 23/12/1996 n 662 sostituito con l'art. 11 della legge 12/12/2003 n.273 con quale modalità va determinato il corrispettivo che spetterebbe al Comune alla luce della particolare situazione delineata dove i titolari dei lotti in diritto di superficie hanno versato al medesima somma di coloro i quali hanno avuto assegnazione il lotto in diritto di proprietà?".
E poi si chiede anche se "nella considerazione disinvolta del pregresso, il corrispettivo dei valori (diritto di superficie e diritto di proprietà) va determinato nella modalità "ora per allora" (al momento della trasformazione) e soprattutto in riferimento ai valori venali o ai valori di mercato?".
Circostanza, quindi, che dimostra- secondo quanto affermato da Cardascia- che l'interessamento dell'amministrazione Valente sulla questione è precedente rispetto alla seduta del consiglio comunale, senza per questo voler far venir meno i meriti di associazioni di categoria e di componenti del consiglio comunale di opposizione che hanno posto nuovamente al centro della pubblica attenzione l'annosa vicenda.