Pensionato in manette: il giudice convalida l'arresto
E' accusato di aver compiuto atti sessuali davanti a minori. Decisiva la testimonianza di un passante.
sabato 25 maggio 2013
00.20
Ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato C. G., il pensionato - incensurato e da tutti definito una persona irreprensibile - arrestato in flagranza di reato dagli agenti del Commissariato di Gravina con l'accusa di corruzione di minore (e non di violenza sessuale, come come era invece trapelato in un primo momento).
L'uomo ieri mattina è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Bari, che ne ha convalidato l'arresto disponendo altresì nei suoi riguardi la misura custodiale domiciliare, in attesa della definizione del processo, il cui prosieguo è stato già fissato per la settimana prossima.
Emergono intanto nuovi particolari sui contorni dell'operazione che ha portato alla sua incriminazione. Tutto si sarebbe verificato in via Meninni: secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, il pensionato arriverebbe in zona con la sua automobile. Si fermerebbe vicino ad alcune bambine, intente a giocare, e senza uscire dall'abitacolo inizierebbe a masturbarsi. Qualcuno, però, darebbe l'allarme. A questo punto l'uomo innesterebbe la marcia, allontanandosi. Ma il piano predisposto dalla Polizia a seguito degli episodi di molestie denunciati nei giorni scorsi non gli lascerebbe scampo. E dopo poco C. G. verrebbe bloccato da una volante proprio nei pressi del Commissariato. "Stava andando a spiegare le sue ragioni, perchè non aveva nulla da nascondere", dice qualcuno. Di diversa opinione, però, gli investigatori. Che forti anche della testimonianza di chi avrebbe assistito alla scena, preferendo la strada della collaborazione con la giustizia a quella dell'omertà, alla fine lo hanno tratto in arresto.
Caso chiuso: adesso la palla passa al Tribunale, per scrivere la verità giudiziaria di una vicenda che ha scosso, e continua a scuotere, Gravina.
L'uomo ieri mattina è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Bari, che ne ha convalidato l'arresto disponendo altresì nei suoi riguardi la misura custodiale domiciliare, in attesa della definizione del processo, il cui prosieguo è stato già fissato per la settimana prossima.
Emergono intanto nuovi particolari sui contorni dell'operazione che ha portato alla sua incriminazione. Tutto si sarebbe verificato in via Meninni: secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, il pensionato arriverebbe in zona con la sua automobile. Si fermerebbe vicino ad alcune bambine, intente a giocare, e senza uscire dall'abitacolo inizierebbe a masturbarsi. Qualcuno, però, darebbe l'allarme. A questo punto l'uomo innesterebbe la marcia, allontanandosi. Ma il piano predisposto dalla Polizia a seguito degli episodi di molestie denunciati nei giorni scorsi non gli lascerebbe scampo. E dopo poco C. G. verrebbe bloccato da una volante proprio nei pressi del Commissariato. "Stava andando a spiegare le sue ragioni, perchè non aveva nulla da nascondere", dice qualcuno. Di diversa opinione, però, gli investigatori. Che forti anche della testimonianza di chi avrebbe assistito alla scena, preferendo la strada della collaborazione con la giustizia a quella dell'omertà, alla fine lo hanno tratto in arresto.
Caso chiuso: adesso la palla passa al Tribunale, per scrivere la verità giudiziaria di una vicenda che ha scosso, e continua a scuotere, Gravina.