Per la riqualificazione del quartiere San Sebastiano il comune si affida alla città metropolitana
Il progetto inserito nel bando Agorà sicure
giovedì 18 agosto 2016
Strappare le periferie al degrado e all'abbandono e trasformarle in possibilità di crescita e di sviluppo territoriale.
È questo l'indirizzo dato dal Consiglio dei Ministeri alle città metropolitane italiane a cui è stato chiesto di presentare progetti integrati tra capoluoghi e comuni limitrofi finalizzati al recupero delle periferie prevedendo dotazioni finanziarie distinte: sino ad un massimo di € 18.000.000 per il Comune capoluogo e sino ad un massimo di € 40.000.000 per i Comuni della Città Metropolitana.
La candidatura si basa su una unica idea forza in modo da rendere coerenti tra loro tutti gli interventi delle Amministrazioni Comunali coinvolte e allineati ad un unico tema centrale nell'ambito del Piano Strategico metropolitano.
La città metropolitana di Bari ha chiamato a raccolta sindaci e uffici tecnici chiedendo di presentare progetti già approvati dalle singole amministrazioni al fine di elaborare un unico grande intervento, denominato "Agorà sicure" che sarà composto dalla somma degli interventi presentati dai comuni e ritenuti ammissibili da una specifica commissione.
Nell'ambito della tematica della riqualificazione urbana e della sicurezza delle periferie, la candidatura della Città Metropolitana di Bari è orientata alla promozione di interventi destinati al miglioramento del decoro urbano unitamente al riuso e alla rifunzionalizzazione di aree pubbliche sottoutilizzate o dismesse, al fine di rafforzare la vivibilità, l'accessibilità, la sicurezza e la qualità relazionale dei contesti urbani periferici individuati.
Occasione ghiotta per il Comune di Gravina che ha ricandidato il progetto per la riqualificazione del quartiere San Sebastiano-Zona Ex Mattatoio, un progetto già candidato ai finanziamenti regionali e che mira a ridare lustro e decoro al quartiere San Sebastiano, attraverso il risanamento del patrimonio edilizio dell'ex mattatoio, dell'ex tiro a segno e degli spazi pubblici ad essi connessi, garantendo la tutela, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale nonché la più stretta integrazione fisica e sociale e che prevede la trasformazione del rudere di via Matera in un asilo nido.
Un impegno che in origine prevedeva una spesa complessiva di circa 1.088.736,84 euro di cui 1.048.816,63 per lavori, 39.920,21 per oneri della sicurezza, 315.673,44 per la mano d'opera mentre 58.776,97 euro son destinati alla progettazione definitiva.
Nei prossimi mesi dalla Città Metropolitana arriverà il verdetto finale.
È questo l'indirizzo dato dal Consiglio dei Ministeri alle città metropolitane italiane a cui è stato chiesto di presentare progetti integrati tra capoluoghi e comuni limitrofi finalizzati al recupero delle periferie prevedendo dotazioni finanziarie distinte: sino ad un massimo di € 18.000.000 per il Comune capoluogo e sino ad un massimo di € 40.000.000 per i Comuni della Città Metropolitana.
La candidatura si basa su una unica idea forza in modo da rendere coerenti tra loro tutti gli interventi delle Amministrazioni Comunali coinvolte e allineati ad un unico tema centrale nell'ambito del Piano Strategico metropolitano.
La città metropolitana di Bari ha chiamato a raccolta sindaci e uffici tecnici chiedendo di presentare progetti già approvati dalle singole amministrazioni al fine di elaborare un unico grande intervento, denominato "Agorà sicure" che sarà composto dalla somma degli interventi presentati dai comuni e ritenuti ammissibili da una specifica commissione.
Nell'ambito della tematica della riqualificazione urbana e della sicurezza delle periferie, la candidatura della Città Metropolitana di Bari è orientata alla promozione di interventi destinati al miglioramento del decoro urbano unitamente al riuso e alla rifunzionalizzazione di aree pubbliche sottoutilizzate o dismesse, al fine di rafforzare la vivibilità, l'accessibilità, la sicurezza e la qualità relazionale dei contesti urbani periferici individuati.
Occasione ghiotta per il Comune di Gravina che ha ricandidato il progetto per la riqualificazione del quartiere San Sebastiano-Zona Ex Mattatoio, un progetto già candidato ai finanziamenti regionali e che mira a ridare lustro e decoro al quartiere San Sebastiano, attraverso il risanamento del patrimonio edilizio dell'ex mattatoio, dell'ex tiro a segno e degli spazi pubblici ad essi connessi, garantendo la tutela, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale nonché la più stretta integrazione fisica e sociale e che prevede la trasformazione del rudere di via Matera in un asilo nido.
Un impegno che in origine prevedeva una spesa complessiva di circa 1.088.736,84 euro di cui 1.048.816,63 per lavori, 39.920,21 per oneri della sicurezza, 315.673,44 per la mano d'opera mentre 58.776,97 euro son destinati alla progettazione definitiva.
Nei prossimi mesi dalla Città Metropolitana arriverà il verdetto finale.