Per motivi passionali ferisce gravemente un marocchino
Fermato un 30enne gravinese. Lo straniero è ricoverato in prognosi riservata
martedì 28 dicembre 2010
10.40
Ha atteso che il suo rivale uscisse dalla propria abitazione, situata nel Centro storico, per aggredirlo e ferirlo gravemente ad un fianco con una coltellata. È accaduto domenica alle 23 circa. I Carabinieri della locale Stazione, dopo serrate ricerche terminate all'alba di lunedì, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per tentato omicidio C.F., un 30enne incensurato del luogo.
Vittima dell'aggressione è stato un cittadino marocchino 32enne, residente a Gravina, nonchè suo vicino di casa. Tutto ha avuto inizio quando una telefonata giunta al 112 ha fatto convergere una "gazzella" dell'Arma presso il locale Pronto Soccorso, ove poco prima era stato trasportato lo straniero accoltellato. Le indagini avviate dai militari, basate principalmente sulle dichiarazioni rese da alcuni testimoni, hanno consentito di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, di giungere all'individuazione del responsabile e di stabilire il movente dell'aggressione, verosimilmente riconducibile a motivi passionali.
Le ricerche, sebbene avviate immediatamente, sono terminate il giorno dopo, quando l'aggressore è stato rintracciato e catturato da due giovani carabinieri all'interno di uno scantinato della propria abitazione, nascosto tra una catasta di sacchi di juta. I militari hanno notato una scala che il giorno prima non c'era. Insospettiti, si sono resi conto che diverse aperture immettevano in un locale nascosto, nel cortile della vecchia abitazione. L'arma del delitto, invece, un coltello da cucina con lama lunga undici centimetri, è stata rinvenuto sul terrazzo della stesso stabile.
Tratto in arresto, l'uomo, che tra l'altro ha ammesso le proprie responsabilità, è stato poi associato presso la casa circondariale di Bari.
Lo straniero, invece, si trova attualmente ricoverato in prognosi riservata presso l'ospedale di Altamura, dove è stato trasportato d'urgenza.
Vittima dell'aggressione è stato un cittadino marocchino 32enne, residente a Gravina, nonchè suo vicino di casa. Tutto ha avuto inizio quando una telefonata giunta al 112 ha fatto convergere una "gazzella" dell'Arma presso il locale Pronto Soccorso, ove poco prima era stato trasportato lo straniero accoltellato. Le indagini avviate dai militari, basate principalmente sulle dichiarazioni rese da alcuni testimoni, hanno consentito di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, di giungere all'individuazione del responsabile e di stabilire il movente dell'aggressione, verosimilmente riconducibile a motivi passionali.
Le ricerche, sebbene avviate immediatamente, sono terminate il giorno dopo, quando l'aggressore è stato rintracciato e catturato da due giovani carabinieri all'interno di uno scantinato della propria abitazione, nascosto tra una catasta di sacchi di juta. I militari hanno notato una scala che il giorno prima non c'era. Insospettiti, si sono resi conto che diverse aperture immettevano in un locale nascosto, nel cortile della vecchia abitazione. L'arma del delitto, invece, un coltello da cucina con lama lunga undici centimetri, è stata rinvenuto sul terrazzo della stesso stabile.
Tratto in arresto, l'uomo, che tra l'altro ha ammesso le proprie responsabilità, è stato poi associato presso la casa circondariale di Bari.
Lo straniero, invece, si trova attualmente ricoverato in prognosi riservata presso l'ospedale di Altamura, dove è stato trasportato d'urgenza.