Angelo Petrara: "Ritornare nel Pd? Non esiste"

Il consigliere smentisce l'abbraccio con i democratici. E attacca: "La maggioranza preda dei conflitti d'interesse".

sabato 26 gennaio 2013 14.50
A cura di Gianpaolo Iacobini
La politica ai tempi del mondo trasformato in villaggio globale, si sa, viaggia in rete. Ed alla rete Angelo Petrara (nella foto), golden boy dell'opposizione eletto tra le fila d'una lista civica dopo il divorzio dal Pd, affida il suo messaggio. Che suona come indiretta risposta a chi, dietro le quinte della politica, ipotizzava ritorni di fiamma tra la grande madre democratica ed i suoi figlioli prodighi: "Non torno". E non solo Petrara non torna, ma attacca anche il fortino di re Valente I.

Tutto su facebook, con una riflessione che diventa lettera aperta: "Sento dire sempre più insistentemente che si è aperto il dibattito attorno al nostro rientro nel Pd. Naturalmente la voce è priva di ogni fondamento. Tanto per rassicurare qualche signorotto che - pare - vede questa prospettiva come fumo negli occhi. Tranquilli. Nei vostri direttivi continuate a discutere di altro, per il bene della città. Quando avrete tempo, se potete, discutete del perchè non si facciano i bandi di gara per i tantissimi servizi scaduti e del perchè quelli che si fanno risultino sbagliati. Discutete del perchè migliaia di euro all'anno si stiano dando ad una tipografia senza bando, senza preventivi da confrontare. Dentro un conflitto di interesse grande quanto una casa". Ma l'assalto al fortilizio è appena agli inizi: "Chiedete conto - prosegue Petrara, rivolgendosi ai democrats - della ragione per cui la piscina comunale, i cui lavori erano dati per imminenti, molto probabilmente non si farà più e noi pagheremo addirittura una penale. Chiedetelo con le carte alla mano. Chiedete, tra un forum ed una conferenza cittadina, se vi avanza del tempo, come mai nessuno dei punti dei primi cento giorni sia stato realizzato. Come mai abbiate sperperato migliaia di euro per organizzare un Forum sul turismo, senza turisti, buyers del settore (fosse pure di Poggiorsini), con una messa cantata ed ascoltata dalla solita comitiva. Chiedete a quell'assessore se sia stato realizzato almeno un crono-programma non delle iniziative (di altri euro da sperperare) ma degli obiettivi da raggiungere. Così, tanto per dare parvenza di serietà. Tra una risata ed un'altra, cercate di fare meno proclami, come quello dell'imminente riapertura dell'ufficio di collocamento. Date risposte concrete ai cittadini del Caba, per la prima volta dalla loro costituzione, presi in giro da una amministrazione". Ed ancora: "Possibilmente, per un estremo gesto di lealtà verso la comunità, prendete atto che a pochissimi mesi il vostro progetto politico, perseguito a costo di spaccare il partito egemone, è fallito, dentro faide di potere. Affrontate i problemi. Come quello del camposanto, possibilmente senza conflitti di interesse. Come quello del bosco che agonizza, per il quale, nel vivaio, avete previsto altri 4.500 euro per pochi cartelloni da far realizzare, per come recita la determina dirigenziale, "a impresa di fiducia dell'amministrazione". Come quello delle scuole comunali che cadono a pezzi, piuttosto che abbellire la piazzetta antistante una scuola materna con due lampioncini a risparmio energetico". Quindi, le conclusioni: "Se vi avanza un altro minuto, voi che dialogate con la città in ogni dove, che avete fatto un bilancio partecipato, un programma natalizio partecipato, un programma amministrativo partecipato, ecco, in un minuto spiegateci a che punto è l'eolico sul nostro territorio e quali benefici per tutti avete ottenuto. Tranquilli. Non siate preoccupati. Non è una firma dal notaio che vi seppellirà. A farlo sarà una pernacchia".

Cosa risponderanno dal Pd? Alle bacheche di facebook l'ardua sentenza...