Piano di rientro sulla sanità: continuano gli incontri

Regione, Upi e Anci Puglia alla ricerca di soluzioni. A fine agosto nuovo tavolo di confronto con gli Enti Locali

martedì 3 agosto 2010
A partire dal 23 agosto sarà attivo un tavolo di confronto fra Regione, Upi e Anci Puglia per una condivisione dei contenuti del Piano di rientro sulla sanità finalizzato ad un confronto dettagliato sugli interventi programmati per ogni singola area territoriale e provinciale. E' quanto è stato concordato al termine dell'incontro di martedì 3 agosto fra il Presidente della Regione, Nichi Vendola, l'Assessore alla Sanità, Tommaso Fiore, il Presidente dell'Upi Puglia, Francesco Schittulli, Davide Bellomo, rappresentante dell'Upi per i rapporti con la Regione e gli Enti Locali, e una delegazione dell'Anci Puglia, composta dal Presidente Luigi Perrone e dai Vice Maria Cristina Rizzo e Francesco Spina.

L'incontro era stato ufficialmente richiesto dalle suddette associazioni degli Enti Locali per una concertazione e condivisione del piano stesso. Il Presidente Vendola e l'Assessore Fiore hanno illustrato la situazione relativa alle trattative in corso con il Governo nazionale per la presentazione del piano di rientro sottolineando la necessità di una riorganizzazione ed un risanamento del sistema sanitario pugliese.

Il Presidente dell'Anci Puglia Perrone ha riportato le richieste emerse nella recente riunione con i Comuni interessati al piano vale a dire "una verifica sul merito e metodo adottati per la stesura e una concertazione istituzionale per aree territoriali sulle scelte di Piano; una conoscenza puntuale degli interventi programmati per ogni singola struttura ospedaliera e certezza dei tempi, dei processi e della relativa dotazione finanziaria degli interventi di riconversione. Infine, la verifica di eventuali soluzioni alternative ai tagli dei posti letto, alle chiusure dei reparti e alle riconversioni".

Il Presidente dell'Upi Puglia Schittulli ha invece sottolineato la "necessità di abbassare i toni e le strumentalizzazioni mediatiche partendo da una consapevolezza delle proprie responsabilità istituzionali, Regione Puglia compresa, senza che siano migliorati i servizi sanitari. È necessario, piuttosto, salvaguardare gli interessi esclusivi della gente della nostra regione. Occorre - ha continuato - una depoliticizzazione e deburocratizzazione del sistema sanitario ed un maggiore impegno per la tutela delle fasce più deboli della società. In questi anni è mancata una concertazione ed un continuo e reale confronto fra la Regione e gli Enti locali che sono di fatto le istituzioni più vicine ai territori e più in grado di poter interpretare le esigenze dei cittadini".